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Sistema economico sviluppato da TerraPrima:

"Un sensore ogni 2,5 ettari non è sufficiente"

Con informazioni su temperatura, umidità e luce multispettrale, un coltivatore riesce a ottenere molti dati su quello che succede nella sua struttura. "Ma spesso vediamo che i costi per installare i sensori nella struttura sono elevati", afferma Gabriel De Franco di TerraPrima. "Abbiamo sentito dai coltivatori che hanno un sensore ogni 2,5 ettari. Non è sufficiente per una struttura di coltivazione". Il loro sistema di sensori Ladybird, che integra tutti e tre i dispositivi di misurazione, offre una soluzione duratura ed economica, accessibile anche ai coltivatori in tunnel.

Gabriel sottolinea l'accessibilità e la durata dei sensori Ladybird. "È una soluzione che ha una bassa barriera all'ingresso ed è accessibile ai coltivatori di tutto il mondo. L'investimento iniziale è basso, ma il sistema può durare a lungo e fornisce i punti di acquisizione dei dati necessari per poter gestire con successo una struttura".

Informazioni sulla luce
I sensori Ladybird catturano non solo temperatura e umidità, ma anche informazioni sulla luce multispettrale, consentendo ai coltivatori di ottimizzare i loro sistemi di illuminazione. Ben Gillingham di TerraPrima spiega: "Molte soluzioni di sensori catturano la temperatura e l'umidità, ma noi catturiamo anche la luce, a livello multispettrale. In questo modo, si può vedere non solo la quantità di luce totale che riceve il tuo raccolto, ma anche quale combinazione di luce, e questo può fare un'enorme differenza nel modo in cui la pianta risponde". Questa funzionalità è particolarmente utile per i coltivatori che utilizzano i LED, poiché consente loro di ottimizzare le condizioni di luce per le loro colture.

Tuttavia, le informazioni sulla luce nella serra non sono importanti solo per i coltivatori high-tech. "Lavoriamo con molti coltivatori che coltivano sotto plastica, un materiale che si degrada. Ciò consente loro di vedere lo stato e la qualità dei teli delle loro serre". Monitorando le condizioni delle coperture, i coltivatori possono prendere decisioni informate sulla manutenzione e sulle sostituzioni, proteggendo così le loro colture e i loro investimenti.

"Sappiamo, dopo aver parlato con i produttori di polytunnel, che è stato rilevato un significativo degrado. Il sensore di luce multispettrale Ladybird consentirà loro di capire veramente cosa sta succedendo", afferma Ben. Questo feedback iniziale è stato fondamentale per dimostrare il valore dei sensori in condizioni reali.

Capacità di integrarsi
Una delle caratteristiche distintive del sistema Ladybird è la sua capacità di integrarsi, che consente agli utenti di ampliare il sensore 3 in uno per luce, umidità e temperatura. "Utilizzando la stessa scatola, è possibile integrare altri dispositivi come anemometro, pluviometro, sensore di umidità delle foglie e del terreno", afferma Gabriel. Questa flessibilità consente ai coltivatori di creare un sistema di monitoraggio completo adattato alle loro specifiche esigenze.

Il sistema supporta anche un sistema di allarme configurabile, che invia notifiche SMS ed e-mail se le condizioni superano le soglie stabilite. Questa funzionalità garantisce ai coltivatori la tranquillità di sapere che, se necessario, saranno avvisati in tempo per intervenire.

Tuttavia, i dati sono solo dati finché non sai come utilizzarli, motivo per cui, insieme ai sensori Ladybirds, viene fornito un dashboard di analisi che rappresenta i dati in modo grafico e intuitivo per aiutare i coltivatori a capire cosa servirebbe all'azienda, in grafici e valori. "Svolge parte del lavoro di un coltivatore, analizzando i dati in tempo reale".

Prezzo
"Sappiamo di non essere l'unico fornitore di sensori nel settore, ma ciò che vediamo è che il prezzo è spesso elevato, con il risultato che il numero di sensori installati è limitato", continua Gabriel. "Un sensore per lotto non è sufficiente a garantire una produzione agricola stabile". Dato che alla Terraprima stanno attualmente lavorando su una regola pratica, per ora raccomandano quattro sensori per lotto. "Posizionandoli a diversi livelli di luce ti consente di capire le diverse illuminazioni delle colture e da dove iniziare per regolare le strategie ad esse legate".

Ecco perché si è lavorato molto sull'economicità del sistema. "Progettiamo e produciamo i nostri sensori, possedendo la proprietà intellettuale dall'inizio alla fine. Ciò ci consente di creare una soluzione a basso costo ma con un alto livello di precisione, necessario alle esigenze agricole". Ad esempio, il design robusto dei sensori garantisce una lunga durata della batteria, con unità in grado di funzionare per 2 o 3 anni con un singolo set di batterie, caricando i dati ogni pochi minuti. "Ciò riduce al minimo la necessità di manutenzione frequente, riducendo il costo complessivo di proprietà", afferma Gabriel. "E se, per un qualsiasi motivo, un sensore smette di segnalare, il coltivatore viene avvisato".

Piccoli frutti, vigneti ed espansione
Attualmente, TerraPrima sta lavorando con vari coltivatori nel Regno Unito, concentrandosi su piccoli frutti e vigneti. "Abbiamo lavorato con diversi coltivatori nel Regno Unito. Il nostro obiettivo principale: piccoli frutti e vigneti. Siamo coinvolti in un importante progetto con uno dei principali coltivatori del Regno Unito", rivela Ben. La flessibilità del sistema Ladybird si dimostra promettente anche in altri settori agricoli, come le piantagioni di agrumi in Marocco e diverse applicazioni agroforestali.

Mentre TerraPrima progetta una sua soluzione, è fortemente impegnata a supportare i coltivatori con lo sviluppo continuo del prodotto. "Cerchiamo continuamente di innovare, con una particolare attenzione all'orticoltura. Gli strumenti che produciamo vengono adattati alle esigenze dei coltivatori sotto copertura", afferma Ben. I continui feedback dai coltivatori consentono al sistema Ladybird di evolversi continuamente e soddisfare le esigenze del dinamico settore orticolo.

Per maggiori informazioni:
Gabriel De Franco
TerraPrima
[email protected]
www.terraprimagroup.co.uk

Data di pubblicazione: