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Disagi anche per le piantumazioni delle orticole autunno vernine

"Le conseguenze della siccità sui raccolti risultano sempre più evidenti"

Anche in Basilicata, una regione del Sud Italia da sempre nota per la sua ricca rete idrografica e la complessa orografia, l'emergenza idrica continua a destare preoccupazione tra gli agricoltori.

Marco Vitelli, imprenditore agricolo e presidente della sezione della Coldiretti di Marconia (Matera), commenta: "Dopo una recente e breve parentesi di pioggia, è ritornato protagonista il caldo torrido. Le conseguenze sui raccolti risultano sempre più evidenti, complice il protrarsi delle criticità. Nei miei agrumeti, ad esempio, la siccità ha peggiorato il fenomeno fisiologico della cascola, con percentuali di perdite cresciute, a oggi, del +25-30% rispetto a un anno fa, specie sulle arance. Mi auguro che la scarsità produttiva non aumenti nelle prossime settimane. Sono 30 gli ettari dedicati a diverse varietà di clementine e arance. In sofferenza non sono soltanto gli agrumi, ma anche angurie, kiwi e impianti di uva da tavola, che mostrano grappoli appassiti. Ci risulta davvero difficile, per noi agricoltori, tenere costanti i livelli di umidità del terreno, quando la fornitura d'acqua non è scontata e le temperature sono alte fin dalle prime ore del mattino". (Nelle foto in basso, vigneti compromessi dalla mancanza di acqua).

E riprende: "Non se la passa meglio chi invece deve programmare le orticole per la stagione autunno-invernale. Pensiamo ad esempio ai carciofi. L'ente di fornitura, nei giorni precedenti, ha comunicato agli agricoltori l'impossibilità di presentare domande irrigue. Una comunicazione che, a oggi, è rimasta priva di aggiornamenti, nonostante ci sia chi ha da tempo prenotato il materiale vegetale per la piantumazione, complici anche le soddisfazioni economiche e il conferimento del prodotto garantito a note industrie di trasformazione locali. L'agricoltura viaggia a velocità più sostenuta rispetto alla capacità decisionale e di calcolo di alcune autorità competenti".

A peggiorare le cose sono poi le diverse rotture alle condotte denunciate nei diversi Comuni e altre criticità strutturali, che generano perdite importanti e interruzioni in fase di riempimento delle vasche.

"Rispetto ad altre zone del Meridione - riprende l'agricoltore Vitelli - dove la siccità ha compromesso la sopravvivenza delle piante, da noi per ora i danni si limitano al prossimo raccolto, ma non escludiamo problematiche maggiori se questa situazione dovesse continuare anche per solo una parte dell'estate. Le turnazioni irrigue vanno avanti già da tempo, con orari e frequenze irregolari e non prevedibili. Le produzioni ortofrutticole sono stressate, poiché non ricevono continuità nell'irrigazione e dunque una normale idratazione, in presenza di temperature che sfiorano i 40°C. La mancanza di pioggia non è attribuibile a nessuno, ma sulla efficiente gestione delle risorse credo invece che le responsabilità non manchino".