La nuova stagione delle pomacee si avvicina rapidamente. Mentre molti commercianti sono ancora impegnati con gli ultimi scambi della stagione in corso, l'attenzione dei coltivatori è già rivolta al prossimo mese. Anche alla Vanlangenaker Fruit. "Il fatto che ci saranno meno volumi non dovrebbe più essere una sorpresa, ma credo che avremo comunque un buon raccolto in termini di qualità. Inoltre, le mele saranno più grandi. Questo non è uno svantaggio, ma è un aspetto in cui il commerciante e il gestore del negozio possono svolgere un ruolo importante nel far capire ai consumatori che i frutti grandi sono gustosi quanto i più piccoli", riferisce Marijke Vanlangenaker dell'omonima azienda a conduzione familiare.
L'azienda coltiva mele e pere a Velm, nelle Fiandre, dal 1974. Oggi la Vanlangenaker Fruit si estende su circa 200 ettari coltivati principalmente a pere Conference e mele Vivista. La Vivista è un mutante naturale, scoperto nei frutteti di famiglia. "Ma in realtà preferiamo chiamarla la nostra mela Vanlangenaker. Questo perché la sua qualità dipende molto dal luogo di coltivazione. Per questo motivo, le mele Vivista coltivate in altre parti del Paese non sono le stesse che coltiviamo qui", continua Marijke. "All'interno dei nostri areali, si possono già notare molte differenze. Per esempio, la maggior parte dei nostri appezzamenti si trova a Velm, dove c'è un tipo di terreno ideale per la coltivazione di mele e pere".
Vanlangenaker gestisce tutto internamente: dalla coltivazione alla selezione e al confezionamento. "In questo modo forniamo la nostra frutta a commercianti e aste qui in Belgio, per poi commercializzarla in tutta Europa e anche oltre. L'intero raccolto è venduto con il nostro marchio Vanlangenaker+ e si tratta sempre e solo di frutta di nostra produzione. Non acquistiamo nulla. Questo perché vogliamo vendere solo frutta che sosteniamo pienamente e di nostra produzione, in modo da avere il pieno controllo sulla qualità e sul gusto. Mia madre ha ideato il marchio Vanlangenaker+ all'epoca e funziona a doppio senso: il consumatore riconosce il prodotto e torna per il sapore e la durezza della mela o della pera. Bisogna però sempre assicurarsi che sia anche di prima qualità, altrimenti si ritorce contro".
Mele di calibro maggiore
Per la prossima stagione, nonostante le sfide, l'imprenditore guarda al futuro con un sentiment positivo. "È stato ovviamente un anno di coltivazione molto particolare. All'inizio tutto sembrava fantastico, ma a causa delle numerose grandinate gli alberi hanno subito un forte stress nelle settimane successive, causando la cascola di molti frutti. Ci sono frutticoltori che sono stati incredibilmente sfortunati e non possono raccogliere molto, ma altri non se la passano male. Anche all'interno della nostra superficie, si notano grandi differenze".
"L'anno scorso qui, così come nei Paesi Bassi, abbiamo avuto numerosi casi di ticchiolatura delle mele dovuti alle forti piogge e al caldo. Quest'anno non ne soffriamo. Tutto è sotto controllo", dice Marijke. "Anche la qualità è eccellente. Solo il calibro sarà un po' più grosso rispetto agli altri anni, perché gli alberi sono un po' meno carichi. Non credo che questo sia uno svantaggio, perché non toglie assolutamente nulla al gusto".
"Inoltre, i calibri grandi sono un po' più economici, il che non è certo un lusso di questi tempi. Penso che si possa fare una bella vendita. Solo che non è sempre e solo per il consumatore, ma tutti devono essere coinvolti. Il commerciante e il dettagliante devono presentarla e, cosa molto importante, spiegare i vantaggi di una mela di dimensioni maggiori".
Il mercato delle pere è stagnante
Per le pere, in particolare, Marijke vede un finale di stagione difficile. "Le vendite sono calate un po' negli ultimi mesi, anche se la qualità era ancora ottima. È un peccato che finisca così, ma rimaniamo positivi nei confronti del nuovo raccolto. Questo dimostra che nel nostro settore non si sa mai esattamente come andranno le cose. Non è possibile pensare: 'Oh, l'anno scorso è andata così, quindi questa stagione sarà probabilmente simile'. Nessun anno è uguale all'altro e il prossimo può essere di nuovo tutto diverso. Per il nuovo raccolto, i volumi sembrano molto più bassi rispetto agli altri anni, ma gran parte dell'Europa ne risente. Bisognerà aspettare e vedere come andranno le cose. Spero che si agisca con saggezza".
Un buon nome
Guardando al futuro, Vanlangenaker Fruit vuole continuare il suo percorso ascendente. "La stagione 2021/22 è stata difficile per noi. Con l'inizio del conflitto in Ucraina, ci siamo trovati in difficoltà, in quanto le mele provenienti dall'Europa dell'Est hanno invaso i nostri mercati. È stato un colpo durissimo per noi. Anche perché si è trattato di un anno eccellente in termini di qualità e volumi. Non è più come una volta, ma voglio comunque guardare positivamente al futuro e sperare che i consumatori tornino alla qualità".
Inoltre, l'azienda ha recentemente avviato la trasformazione della frutta in succhi. "È nato tutto mentre eravamo a una fiera. Non volevamo essere presenti solo con la frutta fresca, ma poi abbiamo deciso di vedere se potevamo presentare un succo di frutta. Tuttavia, la cosa è andata così bene che abbiamo continuato a farlo. Non abbiamo intenzione di farlo su larga scala, ma è bello vedere che la gente lo apprezza. Per esempio, ora abbiamo provato a fare il sidro con le nostre mele. Mio nonno lo faceva. Quando siamo riusciti ad assaggiare la prima bottiglia, tutti sono tornati per un attimo al passato. Sono cose divertenti da aggiungere e vedremo come andrà a finire", conclude Marijke.
Per maggiori informazioni:
Marijke Vanlangenaker
Vanlangenaker Fruit
Planterijstraat 25
3803 Gorsem - Belgio
+32 (0)11694058
[email protected]
www.vanlangenaker-fruit.be