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Il "Cavolfiore della Piana del Sele" ottiene l'IGP

Un altro importante traguardo per l'agroalimentare italiano di qualità: l'Italia può vantare un ulteriore riconoscimento di Indicazioni Geografiche Protette. La Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea serie L di ieri, 9 luglio 2024 (vedi), il riconoscimento della IGP per il "Cavolfiore della Piana del Sele". A renderlo noto il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf).

Salgono così a 327 le DOP, IGP e STG italiane riconosciute a livello europeo a conferma della leadership della nostra Nazione nel campo delle indicazioni geografiche dell'agroalimentare. Il Cavolfiore della Piana del Sele è un prodotto tipico, legato in modo inscindibile al proprio territorio, il cui riconoscimento consentirà di salvaguardarne il prestigio e la qualità sui mercati nazionali ed europei.

Nella nota del Masaf si sottolinea ciò che ha suscitato un apprezzamento diffuso dei corimbi di "Cavolfiore della Piana del Sele", testimoniato dall'incremento continuo della produzione registrato negli anni: "Il clima della Piana del Sele - caratterizzato dall'azione termoregolatrice esercitata congiuntamente dal Mar Tirreno e dalla catena montuosa degli Alburni, che protegge il territorio dai venti freddi provenienti dai Balcani - interagisce positivamente con le peculiarità pedologiche dei terreni che sono costituiti da uno spesso strato superficiale di suolo, di natura vulcanico-alluvionale, formatosi in conseguenza delle diverse eruzioni del Vesuvio nonché dell'attività alluvionale del fiume Sele".

"Ciò ha generato suoli molto ricchi di macro e microelementi, in particolare potassio, calcio, magnesio e ferro, che sono coinvolti nei processi metabolici e conferiscono al prodotto le sue esclusive caratteristiche di resistenza alla cottura e quindi croccantezza. Il cospicuo valore di magnesio, stimolando una maggiore attività fotosintetica, contribuisce sia ad aumentare la dolcezza, sia a fissare un più attraente colore verde delle foglie".

Fonte: politicheagricole.it

Data di pubblicazione: