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Sostegno d'emergenza per le perdite economiche causate da gelo e grandine

Commissione europea, 77 milioni di euro per sostenere i produttori di Austria, Repubblica Ceca e Polonia

Il 9 luglio, la Commissione europea ha proposto di mobilitare 77 milioni di euro della riserva agricola per sostenere gli agricoltori del settore ortofrutticolo di Austria, Repubblica Ceca e Polonia che hanno recentemente subito eventi climatici avversi di entità senza precedenti. Lo dichiara un comunicato stampa della Commissione europea. Anche i produttori vitivinicoli portoghesi riceveranno parte di questi aiuti, poiché "si trovano ad affrontare gravi turbative del mercato".

Le proposte della Commissione, accolte dagli Stati membri, assegnano 10 milioni di euro all'Austria, 15 milioni di euro alla Repubblica Ceca, 37 milioni di euro alla Polonia e 15 milioni di euro al Portogallo. Questi Paesi, in accordo con la Commissione, possono integrare tale sostegno fino al 200% con fondi nazionali. / © Dreamstime.

"Gelate senza precedenti"
Nella primavera di quest'anno la Repubblica Ceca, alcune parti dell'Austria e alcune parti della Polonia sono state colpite da gelate senza precedenti che, dopo temperature insolitamente miti in marzo, hanno avuto un forte impatto sui frutteti e sui vigneti. La grandine ha causato ulteriori danni in Polonia. Le zone e la quota di produzione interessate sono significative e compromettono la redditività economica delle aziende agricole colpite. Le autorità nazionali distribuiranno gli aiuti direttamente agli agricoltori per compensare le perdite economiche subite. L'Austria, la Repubblica Ceca e la Polonia dovranno comunicare alla Commissione le modalità di attuazione delle misure, vale a dire i criteri utilizzati per calcolare l'aiuto individuale, l'impatto previsto della misura, la sua valutazione e le azioni intraprese per evitare distorsioni della concorrenza e sovracompensazione.

I pagamenti agli agricoltori per il sostegno finanziario di emergenza a Repubblica Ceca, Austria e Polonia devono essere effettuati entro il 31 gennaio 2025.

Fonte: commission.europa.eu

Data di pubblicazione: