La Serbia ha mantenuto il suo ruolo di principale esportatore di ciliegie in Europa, con ricavi che lo scorso anno hanno raggiunto quasi 59 milioni di euro dall'esportazione di 42.600 tonnellate di ciliegie, come riportato dall'Ufficio statistico della Serbia (RZS). La maggior parte di queste esportazioni era diretta verso le nazioni dell'Ue, in particolare Austria, Italia, Ungheria, Germania e Croazia, oltre ad altri mercati come quelli di Bosnia-Erzegovina e Russia.
Secondo agroberichtenbuitenland, le dinamiche delle esportazioni mostrano una distinzione significativa tra ciliegie fresche e surgelate, con 3.321 ton di ciliegie fresche che hanno generato 7,6 milioni di euro, mentre 32.543 ton di ciliegie surgelate hanno rappresentato un fatturato di 45,1 milioni di euro. Al contrario, le importazioni di ciliegie si sono attestate a 2.017 ton, per un valore di 2,9 milioni di euro, e sono arrivate soprattutto da Germania, Macedonia del Nord, Romania e Federazione Russa.
In continuità con questa tendenza, nel primo trimestre del 2024, la Serbia ha esportato 11.504 ton di ciliegie, per un valore di 17,8 milioni di euro, contro le importazioni che hanno raggiunto 273 ton per un valore di 402mila euro. I principali importatori di ciliegie surgelate sono stati in questo periodo Russia, Germania e Francia. In particolare, tutte le 40 ton di ciliegie fresche esportate in questo periodo sono state destinate alla Germania. La produzione annuale di ciliegie della Serbia è stimata in 90.000 ton su un'area di 17.000 ettari, con la regione di Toplica che contribuisce in modo significativo alla produzione.
Tuttavia, il settore agricolo, compresa la produzione di ciliegie, è sempre più colpito dai cambiamenti climatici, con la Serbia che dall'inizio del secolo ha affrontato periodi difficili, fra siccità e precipitazioni estreme. Queste sfide climatiche hanno portato a perdite economiche superiori a 6 miliardi di euro, colpendo l'agricoltura, le risorse idriche e la salute pubblica e riducendo i raccolti, aumentando i rischi di incendi e causando carenza idrica e degrado del territorio.