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Sodalizio dall'unione di OP Abiomed e Op Opisicula

Nasce la prima AOP siciliana: aggrega 500 produttori

La concentrazione dell'offerta ortofrutticola è una delle azioni strategiche che il comparto deve perseguire per migliorare il potere contrattuale all'interno della filiera. Per questo motivo l'OP Abiomed e l'OP Opisicula hanno unito le loro forze per costituire una AOP (Associazione di Organizzazione di Produttori), la prima in Sicilia, con una superficie coltivata di 3000 ettari e 500 produttori aggregati.

Luciano Caruso

"La AOP Val di Noto, riconosciuta dalla Regione Siciliana soltanto nei giorni scorsi - dice Luciano Caruso, presidente del nuovo sodalizio - annovera adesso un VPC (Valore Produzione Commercializzata) di oltre 170 milioni di euro di fatturato. L'esigenza di un passo così importante nasce dalla necessità di fare aggregazione per presentarci con una forza commerciale e produttiva più importante nel confronto con la distribuzione organizzata. Nel settennio (2025-2031 n.d.r.) inoltre si attiveranno circa 115 milioni di euro nella programmazione a valere sui fondi comunitari, di cui 3 milioni di euro per le attività di R&D (ricerca e sviluppo)".

"Un momento significativo di crescita, quindi, non solo quantitativa ma anche qualitativa – continua Caruso – perché avremo l'accesso diretto alla ricerca scientifica, che sarà praticamente in-house. L'associazione ci darà anche la possibilità di estendere i servizi ai produttori aderenti con funzione di supervisione sulle gestioni aziendali, come ad esempio con l'aiuto nella compilazione dei quaderni di campagna, l'assistenza tecnica e il controllo qualità. In prospettiva, nei prossimi sette anni vogliamo raggiungere un fatturato complessivo di 1 miliardo di euro, attraverso una produzione ortofrutticola sempre più qualificata e adeguata ai migliori standard richiesti dagli operatori della GDO e dei mercati all'ingrosso internazionali".

"Altro obiettivo assolto da questa fusione è l'ampliamento della gamma degli articoli – spiega il manager – Basti pensare che l'offerta produttiva delle due OP, presa separatamente, non riusciva a soddisfare le articolate richieste dei partner commerciali, né per specie, né per qualità merceologica: un gap al quale adesso abbiamo posto rimedio, compensando assieme i vuoti precedenti".

"Si tratta di un traguardo che prima ancora vuol essere un punto di partenza – chiarisce l'esperto – perché da una breve analisi di questa stagione orticola emergono criticità che, se affrontate da un'azienda piccola da sola, non possono che essere devastanti. L'annata agraria purtroppo non è andata bene, specialmente per le orticole, e in particolar modo per il pomodoro, con quotazioni alla produzione abbondantemente al di sotto dei prezzi di produzione. È una questione amara che parte da lontano e deriva da una crisi strutturale del comparto che si acutizza nei momenti di crollo verticale dei prezzi. La frutta vede un calo produttivo in Italia del 20% e per il pomodoro si registra una diminuzione di circa 290 mila ton rispetto al periodo pre-covid, mentre i costi sono lievitati del 15-20% ".

"Tutto questo mentre i consumi nell'ultimo anno sono scesi dell'8% - conclude Luciano Caruso - Certo, l'aggregazione non risolve del tutto i problemi che presenta la filiera, ma può e deve lenirne i disagi. Le azioni che avvieremo con maggiore forza sono quelle legate alla promozione dei nostri prodotti a marchio, cercando di migliorare i consumi di frutta e verdura. Bisogna incentivare gli stili di vita più sani, cominciando proprio dall'assunzione di cibo sano e fresco, facendo leva anche sulla sensibilità degli operatori commerciali con adeguate promozioni affinché il consumatore possa ritrovare quella percezione verso l'ortofrutta che nel periodo pandemico spingeva verso acquisti più consapevoli. Non nascondiamo, infine, una certa preoccupazione per la siccità. La situazione è drammatica. Senza misure adeguate, l'agricoltura nel suo complesso rischia davvero il declino".

Per maggiori informazioni:
AOP Val di Noto
Via SP. 25 Km 8,5
C.da Serramontone
97100 Ragusa
+39 348 13 18 745
[email protected]