Visto l'esito positivo di quest'annata, per il prossimo anno verrà incrementerà la produzione di peperone. Tutto sommato la campagna degli ortaggi estivi di Agrieuropa sta procedendo bene; diverso è il discorso per l'andamento commerciale di angurie e mini angurie. Inoltre, da settembre l'azienda inizierà a commercializzare anche la zucchina chiara con fiore, molto richiesta dal mercato italiano.
"Il peperone rappresenta una nuova esperienza produttiva e commerciale per la nostra azienda. La raccolta è cominciata a giugno e proseguirà fino a ottobre. Siamo davvero soddisfatti per l'andamento di questa referenza: prezzi discreti e richiesta elevata, per cui per il prossimo anno punteremo ad aumentare i quantitativi prodotti". Queste le parole di Alberto Nocera, presidente di Agrieuropa, con sede a Terracina (Latina).
"Siamo in raccolta da giugno anche con il peperone cornetto verde, una referenza introdotta in assortimento da quest'anno. In questo caso non abbiamo lo stesso entusiasmo che abbiamo con il peperone - dice Nocera - Quello che è certo è che l'80% delle vendite del peperone cornetto sono destinate al mercato francese, mentre solo per il 20% viene venduto in Italia. Purtroppo la Francia, pur essendo il mercato principale per questo prodotto, preferisce acquistare merce marocchina a prezzi più bassi. Attualmente la competizione marocchina si sta facendo sentire, e le vendite non decollano; contrariamente, in Italia il mercato non assorbe grossi quantitativi di questo prodotto, ma ci sono vendite continue".
"Per la zucchina scura siamo riusciti a perseguire l'obiettivo che c'eravamo posti in questi anni: ovvero produrre tale referenza per 12 mesi. Anche se devo dire che in estate incontriamo qualche difficoltà con le produzioni di pieno campo, più suscettibili alle virosi, e dove riusciamo a raccogliere quantitativi inferiori a quelli primaverili, e i prezzi non sono entusiasmanti, ma riusciamo a mantenere il lavoro e il servizio ai clienti. Inoltre, per quanto riguarda la campagna del cetriolo di quest'anno abbiamo raddoppiato i trapianti, soltanto che non siamo molto soddisfatti per questa referenza perché, anche se le vendite sono continue, i prezzi non sono quelli attesi".
Alberto in conclusione commenta l'andamento della campagna delle angurie, che per Agrieuropa è il core business della campagna estiva. "Per quanto riguarda i volumi venduti ci riteniamo quasi soddisfatti, in quanto il nostro pacchetto clienti ci ha permesso di vendere tutto il nostro prodotto in momenti in cui il consumatore finale non preferiva l'anguria, a causa delle temperature basse verificatesi nella maggior parte d'Europa. Non era così semplice pensare di vendere tutto il prodotto di cui disponevamo, in periodi come giugno e luglio, in cui il nostro pensiero principale erano le quantità movimentate. Da fine giugno però le zone di produzione in Europa si sono moltiplicate e la vendita non è stata quello che doveva essere, ci hanno penalizzato molto i prezzi, che sono scesi di settimana in settimana. Invece con le quotazioni attuali e la resa che stiamo avendo, difficilmente riusciamo a coprire i costi produttivi. E anche se una gran parte della nostra torta di produzione è stata venduta come non avremmo voluto, siamo fiduciosi che da questa settimana la richiesta aumenterà e avremo un riscontro da tutti i nostri clienti, anche in termini di prezzo".
"Per quanto riguarda la mini anguria, di recente introduzione nel nostro assortimento, non siamo mai riusciti a entrare in gioco; è una stagione da dimenticare sia per i prezzi conseguiti sia per la domanda, che non è stata mai pari alla nostra produzione; le cause principali sono in primis il maltempo e in secondo luogo una forte concorrenza da parte dei nostri colleghi spagnoli, che ci hanno sempre preceduti con prezzi bassi".
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