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Le stime sulla prossima stagione, in partenza nei primi di settembre

"Raccoglieremo oltre 1.500 ton di melagrane in più rispetto allo scorso anno"

Per il principale produttore italiano di melagrane, è il momento in cui è possibile fare una prima previsione sul prossimo raccolto, che, per le cultivar più precoci, come Ako, inizierà già nei primi giorni di settembre, per poi procedere tra ottobre e novembre con gli stacchi della più diffusa cultivar Wonderful. A fornire qualche dato a poche settimane dall'avvio della raccolta è Dario De Lisi, responsabile commerciale dell'azienda Masseria Fruttirossi.

Melagrane varietà Ako

Ubicato a Castellaneta Marina, in Puglia, il moderno stabilimento di confezionamento e trasformazione dei succhi a marchio "Lome Super Fruit" - 100% pura spremuta a freddo di melagrana senza zuccheri, conservanti, coloranti o concentrati - è circondato da 400 ettari di frutteti di proprietà, con 200.000 piante.

Fiore allegato - varietà Wonderful

Per il prossimo raccolto, le stime parlano di oltre 5.000 ton di melagrane, circa il 40% in più rispetto alle 3.500 ton dell'anno scorso. "Un risultato importante, che ci permette di programmare uno sviluppo della commercializzazione del frutto fresco, riuscendo così a servire anche i buyer che l'anno scorso avevano mostrato un forte interesse per la nostra produzione. Peraltro, disponiamo di circa settemila metri quadrati di celle frigorifere, di cui oltre la metà sono impianti ad atmosfera controllata, in cui potremo conservare gran parte del raccolto: così da un lato potremo garantire forniture costanti alla clientela, dall'altro eviteremo di arrivare sul mercato nel momento in cui si concentra la maggiore offerta".

L'aumento delle disponibilità è attribuile sia all'entrata in produzione di alcuni impianti più giovani, messi a dimora circa tre anni fa, sia alle migliori condizioni climatiche rispetto all'anno scorso. "Nel 2023 - riprende De Lisi - solo nel mese di giugno si registrarono venti giorni di pioggia incessante, che crearono nei campi un elevato tasso di umidità e dunque la riduzione dell'impollinazione dei fiori e la loro allegagione, favorendo la cascola con effetti negativi sulle rese".

"Quest'anno, giugno e luglio sono risultati, come è tradizione alle nostre latitudini, molto caldi e poco piovosi, cosa che se da un lato ha evitato eccessi di umidità, dall'altro ne sta creando altri, legati invece alla prolungata siccità: gli invasi della Puglia e Basilicata non riescono infatti a garantirci l'acqua di cui abbiamo bisogno, come le falde acquifere che alimentano i nostri pozzi".

Le soluzioni però non mancano, nonostante non siano sufficienti. "Abbiamo installato degli impianti di irrigazione automatizzati, con sonde igroscopiche nel terreno, che ci permettono di fornire alle nostre piante la giusta quantità di acqua nel momento più idoneo della giornata, permettendoci così di ridurre i consumi. La risorsa idrica però non è mai sufficiente, con queste alte temperature. Abbiamo bisogno di più acqua: quella poca che ci arriva risulta persino melmosa, cosa che ci crea anche problemi alle condutture. Restiamo fiduciosi: ci prepariamo a un grande stagione".

Per maggiori informazioni:
Masseria Fruttirossi
C.da Terzo Dieci snc
74011 Castellaneta (Taranto) - Italy
+39 099 9647688
[email protected]
lomesuperfruit.com