Le piante infestanti costituiscono una delle principali cause delle perdite produttive in campo agricolo a livello globale (Oerke, 2006). Il metodo più comune per il controllo delle infestanti è il diserbo, efficace ma ad alto impatto ambientale. Gli erbicidi, infatti, sono tra i pesticidi più dannosi per l'ambiente, per gli effetti diretti su diversi organismi e la pressione selettiva contro le infestanti erbicida-resistenti, con conseguenze negative sulla loro gestione. È quindi necessario individuare nuove tecniche sostenibili. Questi in sintesi gli obiettivi che si pone il progetto di ricerca "WEed KNOWledge, conoscere e intervenire: un nuovo approccio multi-livello per l'ottimizzazione della gestione delle infestanti e di tappeti erbosi funzionali in campo agricolo", di cui è responsabile scientifico il professor Albino Maggio dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Agraria.
"Se conosciamo le malerbe, sappiamo anche come poterle gestire, al di là della chimica. È ben noto che le nuove direttive della politica agricola comunitaria (PAC) vadano verso un approccio dell'agricoltura sempre più green, motivo per il quale molti principi attivi finora utilizzati verranno aboliti. Quindi è necessario capire quali infestanti sono effettivamente concorrenti delle colture e quali no, per poter usare meno chimica e optare per un diserbo selettivo, per una gestione più sostenibile delle colture, a cominciare dal pomodoro da industria, dal quale sia partiti per la nostra ricerca", dichiara il docente.
Ma è Giovanni Quaranta, professore presso l'Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia, ad analizzare la questione anche da un punto di vista economico: "È ben noto che le piante infestanti sottraggono risorse preziose alle colture d'interesse agrario, come acqua, nutrienti e luce, per cui la loro presenza in campo non è sempre un bene per la produzione; anche perché bisogna ricordare che l'agricoltura è un'attività economica, per cui la gestione delle infestanti con diserbo deve essere tenuta al di sotto del danno economico per il produttore. Un tempo i produttori spingevano con i trattamenti in modo da non avere alcuna infestante in campo; oggi questo non è più sostenibile, perché i costi colturali sono sempre più pressanti. Diventa quindi necessario definire quando e come trattare, provando a ridurre i trattamenti, rendendo la gestione delle malerbe sostenibile da un punto di vista economico e ambientale. Per cui la strategia da perseguire è quella di diserbare in modo razionale, senza raggiungere il 100% dell'eliminazione dalle infestanti".
"Premesso che le infestanti sono dei competitor da eliminare per salvaguardare il benessere delle colture d'interesse agrario, è anche necessario tutelare il reddito di chi produce. Nel caso specifico del pomodoro da industria, per ottenere bacche di buona pezzatura e di un buon colore bisogna effettuare il diserbo chimico o meccanico o manuale. Chiediamo quindi aiuto alla ricerca affinché ci dia le risposte giuste per permetterci di produrre in modo consapevole, sostenibile e di qualità". È quanto afferma Francesca Masci, dell'omonima impresa capofila del progetto.
Il progetto WEKNOW (acronimo di WEed KNOWledge) si articola in tre fasi:
i) l'implementazione di nuove tecnologie di analisi di immagine e di machine learning per il monitoraggio dei livelli di infestazione specie-specifica in colture erbacee e arboree;
ii) l'individuazione di specifiche comunità infestanti potenzialmente neutrali per le produzioni stesse;
iii) l'approfondimento delle cause morfo-fisiologiche della competizione con le infestanti nelle diverse colture considerate.
I risultati del progetto consentiranno di ottenere delle mappe di infestazione nei diversi campi oggetto di studio, che permetteranno di effettuare correlazioni tra la presenza di specifiche comunità di infestanti e la resa in termini quantitativi e qualitativi. Le mappe di infestazione e l'eventuale identificazione di comunità neutrali rispetto a specifiche coltivazioni, consentiranno di definire nuovi modelli di gestione delle infestanti a ridotto impatto ambientale, in quanto l'impiego di erbicidi sarà limitato alle sole zone infestate, o addirittura alle sole zone che presentano comunità infestanti correlate con perdite produttive.
Partner del Progetto: Impresa individuale Masci Francesca, capofila; Alburni Natura Società Agricola srls, Società Agricola Donnachiara S.R.L., Ditta individuale Politano Saverio, Università degli Studi di Napoli Federico II-Dipartimento di Agraria, Università degli Studi della Basilicata –Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE).