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Viene finanziato il 50% del costo dei trattamenti contro le cavallette

In Emilia Romagna la Regione interviene a sostegno degli agricoltori

Nelle colline romagnole è tornato il problema delle cavallette. Quest'anno la Regione ha cercato di intervenire in anticipo con una serie di trattamenti mirati finanziando il 50% del costo. Hanno aderito i seguenti comuni della provincia di Forlì e Cesena: Meldola, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Forlì, Predappio, Sarsina, Cesena, Montiano, Civitella di Romagna, Mercato Saraceno, Sogliano al Rubicone.

"Lo scopo - spiega Massimo Bariselli del servizio fitosanitario regionale - è stato quello di contenere il proliferare della specie. Per gestire i focolai di cavallette e ridurre il danno alle coltivazioni è necessario eseguire dei trattamenti insetticidi localizzati e tempestivi sulle "grillare".

Massimo Bariselli, Servizio fitosanitario Emilia Romagna

Per fare questa opera di contenimento è necessaria la collaborazione di più soggetti, pubblici e privati allo scopo di individuare le grillare e fare il trattamento insetticida quando gli insetti sono in fase giovanile".

I primi interventi sono stati fatti nei mesi di maggio e giugno, ma per avere risultati significativi occorre una lotta costante negli anni.

Nei giorni scorsi la CIA è intervenuta per denunciare il problema in alcune zone collinari dove vi è una significativa presenza di frutteti. "È una corsa ormai impari per gli agricoltori che si trovano ad affrontare una crisi dopo l'altra in molti casi senza essersi ripresi dalle precedenti – dice Danilo Misirocchi, presidente della Confederazione romagnola - e sono costretti raccogliere prima che le cavallette si portino via tutto. Inoltre l'abbandono delle aree montane e collinari, quindi non più coltivate, aumenta la proliferazione delle cavallette che, peraltro, non trovano antagonisti naturali, spesso rappresentati da animali da cortile ormai inesistenti".

"Il numero elevato e la voracità di questi insetti è tale che ormai aggrediscono tutte le colture, dopo i medicai anche i frutteti, pesche e albicocche, e vigneti – afferma Stefano Francia, presidente di Cia Emilia Romagna – e se il fenomeno di proliferazione continua di questo passo nel giro di pochi giorni arriveranno anche in pianura con prevedibili ulteriori danni".

La Regione Emilia Romagna ha stanziato 17mila euro per due anni. Il Comune aderente all'Accordo (che ha durata biennale) rimborserà a chi ha eseguito il
trattamento fino al 50% del costo standard dell'intervento. Il restante costo è a carico di chi ha eseguito il trattamento.