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Ortofrutta cara? Ma dai!

Certa che un nuovo modo di comunicare l'ortofrutta è possibile, Anna Parello, consulente di Marketing e Comunicazione per l'ortofrutta, nonché ideatrice del tormentone "#Ortofrutta cara? Ma dai!", prosegue in quella che definisce una provocazione a produttori e distributori e uno stimolo ai consumatori per cambiare punto di osservazione. Con il supporto dell'AI, lancia oggi il logo del format e l'evoluzione dello strumento di comunicazione: da mero post social a locandina per il punto vendita.

"L'impatto delle immagini che ho creato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale - afferma Anna Parello - è stato per me così dirompente e illuminante, che mi sono chiesta se potessi spingermi oltre la mera immagine per corredare i post sui social, se potessi far toccare con mano agli operatori della filiera quanto di più si possa osare per suggerire che mangiare sano può essere una semplice e piacevole routine come prendere un caffè al bar, anche allo stesso costo. Questo il messaggio che cerco di trasmettere dalla nascita del mio format, prima con la foto del prodotto e del suo prezzo e il suggerimento di una ricetta tanto facile quanto gustosa, ora con immagini potenti, frutto della mia intuizione e dell'intelligenza artificiale".

"Le nuove immagini - prosegue Parello - sono una vera e propria esplosione di colore, ispirano felicità, esaltano la bellezza di frutta e verdura e riescono a suggerirne la bontà, giocando appunto con una tazzina di caffè, irrinunciabile rito quotidiano per la stragrande maggioranza degli italiani. Ho cercato di traslare questo piacere dal caffè all'ortofrutta, creando un pay-off declinabile per ogni specie ortofrutticola per aiutare la lettura dell'immagine: Irrinunciabile piacere quotidiano. Come un caffè. Il tutto firmato con il logo di #Ortofrutta cara? Ma dai!, attualmente in fase di registrazione".

Due le versioni del logo, formato circolare (a destra) e rettangolare (qui sotto) con immagini leggermente differenti, scelte tra le innumerevoli ottenute con diversi prompt e diversi AI image generator utilizzati.

Il concetto base è espresso dal leitmotiv del cuore; una sorta di dissolvenza da cuori a frutti e verdure o viceversa, una trasformazione che suggerisce insieme al logo testuale che l'ortofrutta non è cara, ma si ama per la sua bellezza e bontà.

"Non ho la presunzione di credere che le immagini che ho creato con l'AI siano la soluzione e che piacciano a tutti" dichiara Anna Parello, "ma di certo portano una ventata di novità nel trattamento grafico riservato a frutta e verdura, che troppo spesso vede tavoli in legno o altri supporti con sopra prodotti ben allineati e sullo sfondo alberi da frutto o altri paesaggi naturali o prodotto in primo piano con tutto intorno una raggiera con testi recanti info qualificanti. Le persone sono attente a quanto e per cosa spendono, ma le ricerche ci dicono anche che non aspettano altro che essere emozionate e ispirate (i giovani ancora di più). Anche quando fanno la spesa, aggiungo io, anche quando hanno poco tempo per scegliere e magari non sanno cosa mettere in tavola. Solo dopo aver colpito la sfera emotiva, solo dopo aver attratto, si può passare a spiegare, dare informazioni, insomma lavorare sul piano razionale. Chi non sa che consumare frutta e verdura fa bene? Ma vitamine e fibre non sono un motivo sufficiente per acquistarle e decidere di consumarle".

A destra: il piacere di consumare una pesca è grande come quello di bere un caffè: l'interpretazione dell'AI

"Sono convinta sostenitrice - prosegue Parello - che la prima leva su cui agire per spingere i consumi sia quella edonistica, ovvero il piacere di mangiare quel prodotto, la gioia che regala un frutto con la sua bellezza e il suo sapore e la semplicità con cui si può trasformare in un piatto buono, completo, sano e pure economico. Con il mio #Ortofrutta cara? Ma dai! da quasi due anni cerco di spostare l'attenzione dal prezzo al chilo di frutta e verdura al costo dell'ingrediente usato per preparare un piatto, confrontando il basso prezzo del piatto con quello della tazzina di caffè, talvolta delle patatine fritte o del gelato o di altri dessert, alimenti per cui si spende con maggiore facilità, senza guardare al costo al chilo (superiore) e i cui consumi non sono in calo come quelli dell'ortofrutta. Col mio tormentone ho cercato di fare cambiare prospettiva alle persone, ora grazie alle nuove immagini create con l'AI è venuto il momento di non citare affatto il prezzo".

Conclude Parello: "Altri settori da decenni si appropriano dei valori di frutta e verdura, vedi cosmesi, moda, igiene casa, pet food … Cosa aspetta il settore ortofrutticolo a fare altrettanto, appropriandosi dei suoi propri valori e anche di quelli di settori più glamour? Gli esempi che vanno in tale direzione sono ancora davvero pochi ancora (envy™, Citrus®) e così ho deciso di lanciarmi io, giocando la carta del caffè, con cui si può giocare davvero molto (vedi esempio sotto con le arance). Chiudo con una riflessione personale sull'AI: se io con le mie poche conoscenze di prompt e scarse competenze creative sono riuscita a realizzare immagini così impattanti, pensate cosa potrebbe ideare un'agenzia di comunicazione! Bisogna però che il committente cambi i briefing, lasci osare i creativi e compia scelte che rompono gli schemi. Per valorizzare l'ortofrutta e far crescere i consumi, la parola d'ordine è cambiamento".

E certamente oggi il cambiamento può essere facilitato dall'AI, che Vidhya Srinivasan, VP e general manager ads di Google, in occasione del 2024 Cannes Lions International Festival of Creativity, descrive così (intervento ripreso da The Keyword): "Per quanto l'AI possa migliorare, non avrà mai né gusto né ingegno. L'AI può però aprire nuove opportunità per espandere il nostro potenziale. Se l'anno scorso ci chiedevamo 'che cos'è l'AI?', quest'anno ci chiediamo 'come posso usare l'AI?'. Negli ultimi 12 mesi, l'interesse di ricerca per 'come utilizzare l'AI' è cresciuto di 5,5 volte negli USA e di 4,5 volte nell'UE. È una domanda intelligente da porsi. Con il miglioramento delle tecnologie di AI e il loro utilizzo sempre più ampio, la creatività, il pensiero strategico e l'abilità nell'utilizzare questi strumenti saranno il vero fattore distintivo".

Lo stesso articolo su The Keyword riporta che Alex Chen, Director del Google Creative Lab, "ha dimostrato che non è necessaria alcuna competenza speciale per iniziare a sperimentare con l'AI. Adesso è il momento perfetto per chiunque per immergersi e iniziare a esplorare le proprie idee. La curiosità umana è limitata solo dagli strumenti che abbiamo per esplorare. E, con l'AI come strumento, il potenziale per i creativi e la creatività è illimitato".

A destra: un caffè? No, meglio un cavolfiore! By Anna Parello

Esattamente ciò che ha fatto Anna Parello con "#Ortofrutta cara? Ma dai!" e che si augura possa essere replicato in grande stile dai brand della produzione e della distribuzione. Oltre a ricorrere all'aiuto dell'IA, il consiglio agli operatori della filiera è cambiare mindset, avere il coraggio di esplorare e di osare e non tarpare mai le ali della fantasia.

Contatti:
Anna Parello
Consulente di Marketing e comunicazione per l'ortofrutta
[email protected]

Data di pubblicazione: