"I consumi delle uve da tavola siciliane procedono bene, con richieste di mercato in linea con la campagna 2023. I prezzi sono leggermente superiori rispetto alla stagione precedente, grazie alla qualità dei frutti che confermano esperienza in campo e ottima natura dei terreni. Lavoriamo volumi ragguardevoli di uva Victoria che si attestano globalmente intorno a 40 mila ton. Anche le uve senza semi ci ripagano degli investimenti sostenuti negli ultimi anni considerato che le richieste dei consumatori sono straordinarie. Stiamo lavorando uve ARRA Sugar Drop™ (ARRA 30) e Sweet Globe caratterizzata delle grandi dimensioni della bacca, croccantezza e gusto dolce e persistente". Così dichiarano Sammy Fisicaro e Mimmo Fisicaro, titolari della siciliana Colleroni, realtà operante in provincia di Siracusa.
In foto, Ambra Fisicaro, Ettore Fisicaro, Sammy Fisicaro, Militto Sebastiano, Aurora Fisicaro, Mimmo Fisicaro e Giuseppe Brancato presso lo stand aziendale a Macfrut 2024.
Fondata all'inizio degli anni novanta, l'azienda Colleroni offre oggi un ampio paniere di prodotti ortofrutticoli: agrumi, melograno, angurie, uva da tavola di Mazzarrone, Limoni IGP di Siracusa. Oltre alla cura delle produzioni, dal seme alla scelta dei terreni più idonei, ai metodi di coltivazione, anche la raccolta, l'imballaggio e la spedizione sono processi monitorati costantemente. Per soddisfare continuità nelle forniture e velocità nei processi, i frutti vengono lavorati in linee di ultima generazione.
"La Sicilia è estremamente interessante per tutto il settore della viticoltura da tavola, arrivando sul mercato molto precocemente. Seguita dalla produzione pugliese, la varietà ARRA30 è presente sul mercato da fine maggio a fine settembre. Se in passato la viticoltura da tavola italiana ha potuto godere di un mercato ricettivo, che premiava le nostre produzioni, oggi i viticoltori devono fare i conti con un consumatore che sta mutando i propri gusti, che cerca qualità e innovazione.
Oggi, gli areali specializzati nella produzione di uve, come quello siciliano di Mazzarrone, sono orientati verso le varietà precoci senza semi. Il mercato certamente le richiede anche per le caratteristiche di gusto apprezzabili. Sul piano più specificamente produttivo, si tratta di varietà resistenti alle fitopatie e agli stress climatici sempre più frequenti, e che pertanto non necessitano di particolari interventi agronomici nelle delicate fasi produttive".
"Sebbene abbiamo fatto grossi investimenti per favorire la produzione di uve senza semi super precoci, vorrei sfatare l'idea che ci sia la tendenza a non voler proporre l'uva con i semi dai banchi dell'ortofrutta. Perlomeno in Italia, a differenza di parecchi paesi del nord Europa, il consumatore le acquista facilmente. Per fare un esempio, l'uva Victoria soprattutto se già pesata in confezioni da 1/2 kg è molto richiesta. Nel nord Europa, al contrario, è un dato di fatto che si consuma solo uva senza semi e la tendenza per il futuro credo rimarrà questa. Al contrario in alcuni paesi europei come Italia, Francia e Germania ci sono molti consumatori che gradiscono anche l'uva con i semi. Da non sottovalutare in tal senso che il 50% dell'export delle uve da tavola italiane si concentra in particolare su Francia e Germania, con Polonia, Regno Unito e Svizzera che seguono a ruota".
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Colleroni
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