Mercoledì 7 e giovedì 8 agosto, si è svolta la conferenza annuale dell'IFPA-International Fresh Produce Association a San Paolo, in Brasile. All'evento ha partecipato nuovamente una delegazione belga composta da Belgian Fruit Valley, Foodcareplus e VLAM, con l'obiettivo di promuovere in particolare le pere Conference belghe. "La tempistica dell'evento ha coinciso perfettamente con l'inizio della nostra nuova stagione, e si è subito notato un forte interesse", spiega Marc Evrard della Belgian Fruit Valley.
"Normalmente l'IFPA si svolge nell'ultima settimana di agosto in Brasile", continua Marc. "Quest'anno è stata anticipata, quindi la raccolta delle nostre pere da lungo stoccaggio non era ancora iniziata. È stata avviata in questi giorni, ma quello era già un buon momento per fare networking e impostare le linee per la nuova stagione. Abbiamo notato un grande interesse non solo da parte dei nostri clienti abituali, ma anche da parte di operatori provenienti da altre regioni".
Concorrenza da parte di Portogallo e Argentina
Marc sottolinea che il Brasile potrebbe potenzialmente rappresentare un grande mercato per la Conference. "È ovviamente un grande Paese con un interesse per le pere. Storicamente, in questo periodo affrontiamo la concorrenza del Portogallo. Inoltre, a causa della sua vicinanza geografica, anche l'Argentina rimane un fornitore importante a partire da febbraio. Tuttavia, credo che, in quanto principale produttore di pere in Europa, possiamo essere ambiziosi. È ormai evidente che, a livello globale, l'importanza del Belgio come produttore di pere sta aumentando. Anche se in questa stagione il raccolto è più ridotto, abbiamo buone opportunità sul mercato latinoamericano".
Marc è ottimista sulla prossima stagione. "Nelle ultime settimane, abbiamo registrato bel tempo. C'è stata abbastanza pioggia, con un po' di sole, il che richiederà un adeguamento al rialzo nelle stime dei calibri. Pertanto, ritengo che la situazione non sia così negativa come inizialmente previsto, e questo sarà vantaggioso per noi. Inoltre, osserviamo che nel Nord Europa la produzione di pere è strutturalmente più costante rispetto a Paesi come Italia, Spagna o Portogallo. E questo ci consente di avere maggiori opportunità".
Investimenti
Dall'altra parte, secondo Marc, ci sono anche delle sfide. "Vediamo che i nostri sforzi stanno dando i loro frutti, ma è ovviamente un processo a lungo termine. Ad esempio, il Real brasiliano ha un tasso di cambio meno favorevole per gli importatori, rispetto a un Euro forte. Inoltre, il Brasile rimane un mercato sensibile al prezzo, e questo rende anche difficile ottenere risultati immediati. Per quanto le persone possano apprezzare i nostri prodotti, alla fine sono i consumatori che devono essere disposti a pagarne il prezzo".
Questo significa che c'è ancora molta strada da fare. "Inizialmente ci sarà spazio solo per le pere, perché queste vendite sono consentite, ma in futuro forse anche per mele e ciliegie. È importante trovare il giusto equilibrio tra redditività e lavoro extra che i nostri coltivatori devono fare per preparare la frutta a queste esportazioni, garantendo al contempo un prezzo accettabile per il consumatore brasiliano. Inoltre, dobbiamo essere onesti e ammettere che le pere non sono il primo prodotto nella lista della spesa delle persone. Ciò significa che è importante continuare a dare a questi frutti la necessaria attenzione a livello commerciale. Durante la pandemia, tutto si è fermato per un po', perché non si potevano organizzare degustazioni, che sono cruciali per un nuovo prodotto in un nuovo mercato. Ora tutto è ripartito, e in vista della prossima stagione faremo nuovamente il possibile per far conoscere al pubblico la qualità dei nostri frutti. L'IFPA è stato un ottimo punto di partenza in tal senso".
Per maggiori informazioni:
Marc Evrard
Belgian Fruit Valley
[email protected]
www.belgianfruitvalley.be