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Laurent De Smedt, BelOrta:

"Volumi inferiori di pomacee comportano responsabilità extra per una corretta commercializzazione"

Con la stima di Prognosfruit, possiamo confermare che la nuova stagione europea delle pomacee è in pieno svolgimento. In Belgio si prevedono volumi inferiori sia per le pere che per le mele il che, per un'adeguata commercializzazione, comporta ulteriori responsabilità per i produttori. A sostenerelo è Laurent De Smedt di BelOrta, che continua: "Attualmente nei frutteti ci sono buoni frutti. C'è un grande potenziale", spiega il responsabile della divisione pomacee della cooperativa. "Dobbiamo puntare a un aumento del consumo di mele e pere".

Per BelOrta e i suoi coltivatori, la nuova raccolta di Conference adatte alla lunga conservazione è iniziata nei giorni scorsi. "Siamo in anticipo di una settimana rispetto all'anno scorso, ma in realtà le pere sembrano migliori rispetto alla scorsa stagione", continua Laurent. "Naturalmente, quest'anno abbiamo registrato maggiori danni da grandine, ma questo non dovrebbe essere un problema per le Conference. In generale, non possiamo lamentarci della qualità della buccia, e anche i calibri sono leggermente migliori rispetto a quelli dell'anno scorso, quindi prevediamo un prodotto di ottima qualità".

Pertanto lo specialista non considera un problema il fatto che in Belgio si preveda un raccolto di pere inferiore rispetto a quello della scorsa annata. Anzi, a livello europeo, si registra un leggero aumento. "In Europa, infatti, c'è un incremento del 5%, ma in tonnellate questo non può ancora essere definito un grande raccolto. È il terzo raccolto più scarso degli ultimi 10 anni, quindi penso che non avremo sicuramente un surplus di offerta. Se guardiamo alla distribuzione delle varietà estive e invernali, vediamo che ci sono più pere estive, il che potrebbe ancora esercitare una certa pressione a settembre/ottobre. Tuttavia, la Conference è una pera da esportazione, e solitamente inizia a dominare il mercato, in termini di volume, da fine ottobre/novembre. A quel punto, quindi, il mercato dovrebbe stabilizzarsi".

Laurent non è molto preoccupato neanche per i rapporti precedenti riguardanti le scorte rimanenti delle vecchie coltivazioni. "Ne ho sentito parlare, e forse ci sono ancora delle pere qua e là, ma abbiamo avuto una solida stagione di vendite, e stiamo riuscendo a collocare i volumi pianificati a maggio. Non prevedo che il nuovo raccolto sarà ostacolato da eventuali scorte nella seconda metà di settembre". Tuttavia, la cooperativa, come altri operatori del settore delle pere, è sempre alla ricerca di nuovi mercati. "Considerati i volumi, la Conference è una pera che ha anche bisogno di nuovi mercati. Sono passati 10 anni dall'embargo russo sulle nostre Conference e continuiamo a cercare delle alternative. Vediamo che la domanda dai Paesi terzi continua ad aumentare ogni anno, e anche quest'anno guarderemo di nuovo a mercati come l'Asia o il Sud America".

Aumento dei prezzi delle mele
Nonostante volumi nettamente inferiori, Laurent pensa ci sia il potenziale per una positiva stagione belga delle mele. "In Belgio, abbiamo il 34% in meno di mele rispetto all'anno scorso. Questo è il risultato di una riduzione significativa della superficie coltivata negli ultimi anni e di un raccolto leggermente inferiore di Jonagold e altre varietà standard per la prossima stagione. Anche in tutta Europa si prevede circa l'11% in meno di mele, ma rileviamo comunque del potenziale, considerati i prezzi in aumento rispetto agli altri anni. Inoltre, anche il mercato della frutta destinata alla trasformazione sta mostrando segnali di crescita, quindi ci aspettiamo un solido posizionamento sul mercato. Sebbene ci siano meno volumi, nel complesso abbiamo un prodotto in grado di conquistare il consumatore".

La riduzione della superficie coltivata a mele è il risultato dell'equilibrio tra domanda e offerta. "Ci auguriamo di aver raggiunto il livello più basso in tal senso. Negli ultimi anni abbiamo visto piantare un numero maggiore di varietà club. Queste vengono immesse sul mercato in modo strutturato, rendendole meno soggette alle fluttuazioni, rispetto ad esempio a una Jonagold. Quest'anno ci aspettiamo anche una campagna migliore dei prezzi ai produttori di Jonagold. C'è meno pressione dall'estero, in particolare dalla Polonia, e anche la Germania ha una produzione inferiore di Red Prince. Pertanto, abbiamo delle opportunità. Nel complesso, nella prossima stagione, ci sarà molto spazio sia per le nostre pere che per le nostre mele".

Per maggiori informazioni:
Laurent De Smedt
BelOrta
Mechelsesteenweg 120
2860 Sint-Katelijne-Waver, Belgio
+32(0)12 670 260
[email protected]
www.belorta.be

Data di pubblicazione: