La produzione complessiva delle mele portoghesi dovrebbe eguagliare, o risultare leggermente superiore rispetto a quella dell'anno scorso. Ad affermarlo è Joao Juma, responsabile alle esportazioni per l'azienda portoghese d'esportazione di mele United Growers. "Considerando le poche ore di freddo e le variazioni di temperatura che abbiamo avuto durante la fioritura, siamo soddisfatti di avere una produzione con volumi simili o addirittura leggermente superiori rispetto alla scorsa stagione. Non abbiamo ancora raggiunto il nostro potenziale produttivo ma, nel complesso, abbiamo un raccolto che ci consentirà di esportare una buona percentuale, soddisfacendo la domanda del mercato interno".
La raccolta delle mele è iniziata, ma non in tutte le regioni, sottolinea Juma. "Abbiamo appena avviato la raccolta nella regione del West-Oeste e prevediamo di iniziare a raccogliere nel nord del Paese tra circa due settimane. Finora sembra che la produzione nella zona occidentale sia simile a quella dell'anno scorso mentre nel nord c'è un leggero aumento di Gala. Per quanto riguarda le Granny Smith e Fuji, prevediamo una produzione simile a quella dell'anno scorso, ma abbiamo ancora alcune settimane davanti".
Si prevede che il principale mercato d'esportazione della United Growers sarà al di fuori dell'Europa, poiché un Paese sudamericano in particolare sembra abbia una produzione di mele insufficiente. Afferma Juma: "Dal momento che la produzione domestica è eccezionalmente bassa, sembra che il Brasile continuerà a rappresentare un mercato importante per le mele portoghesi. Ci aspettiamo anche di consegnare il nostro prodotto e il nostro marchio a diversi altri Paesi sudamericani, come Uruguay, Colombia, Panama, Messico ed Ecuador, tra gli altri. Per quanto riguarda i mercati dell'Estremo Oriente, la situazione nel Mar Rosso pone sfide continue, poiché i costi sono più elevati e i tempi di transito più lunghi, riducendo la nostra competitività rispetto ai prezzi offerti da altri mercati. Tuttavia, continueremo a consegnare il nostro marchio in Medio ed Estremo Oriente, cercando di mantenere buoni rapporti con i nostri distributori esclusivi e di garantire la presenza del marchio sul mercato".
Secondo le stime di WAPA pubblicate di recente, è emerso un quadro più chiaro di cosa i coltivatori e gli esportatori europei possono aspettarsi dal mercato. Juma afferma che è importante guardare alle varietà che vengono coltivate meno, poiché ciò può rivelare le lacune in determinati mercati.
"Se guardiamo alle statistiche, sebbene la resa complessiva in Europa sia inferiore di circa il 10%, a causa del calo della produzione in Polonia e Germania, per valutare la situazione è importante capire quali varietà abbiano subito questa flessione. A quanto pare, il calo maggiore della produzione si è registrato per le Red Jonaprince, Jonagold, Jonagored, Shampion e solo in parte per le Golden Delicious e Gala. Di solito, la maggior parte di queste varietà e cloni non competono direttamente con i mercati in cui vengono esportate le mele portoghesi, poiché il nostro prodotto ha un pubblico specifico che apprezza le caratteristiche del nostro prodotto. Tuttavia, questa situazione potrebbe contribuire a stabilizzare il prezzo della Golden Delicious dal Portogallo quest'anno, poiché l'anno scorso abbiamo osservato una generale sovrapproduzione in Europa, che ha colpito tutti".
Juma prevede un vantaggio in termini di qualità quest'anno e si aspetta di poterlo sfruttare nella seconda parte della stagione: "Le alte temperature registrate nei Paesi dell'Est Europa nelle ultime settimane influenzeranno notevolmente il mercato, causando una diminuzione della qualità dovuta a screpolature, pressione, tempi di stoccaggio e colorazione. Fortunatamente, noi non abbiamo avuto questi problemi quest'anno, e questo ci permetterà di capitalizzare il nostro prodotto, poiché il mercato registrerà una forte domanda di mele di alta qualità. Prevediamo una carenza di mele di qualità nella seconda parte della stagione".
Juma prevede che le varie sfide globali porteranno a un aumento dei prezzi per le mele in questa stagione. "Crediamo che i prezzi saranno più alti che abbiamo mai avuto. Troppi fattori stanno spingendo le quotazioni in questa direzione, dai costi di produzione come energia e fertilizzanti, alle rese più basse nell'emisfero australe e in Polonia, alle alte temperature nell'Europa orientale, alla situazione del Mar Rosso, alla guerra in Ucraina, alla situazione politica instabile in Medio Oriente e nel Regno Unito. Inoltre, vedremo come le elezioni americane influenzeranno l'equilibrio politico e, di conseguenza, i mercati".
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Joao Juma
United Growers
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