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Andrew Pollock – The Compostable Company

"Bioplastiche sudafricane avvantaggiate in termini di costi rispetto a quelle di altri Paesi"

Secondo Andrew Pollock, imprenditore e fondatore di The Compostable Company, il Sudafrica è nella posizione perfetta per conquistare il mercato delle alternative alla grande quantità di plastica utilizzata in agricoltura, ai milioni di clip, agli ettari di teli di copertura e ai chilometri di spaghi e corde.

Nel 2019, The Compostable Company ha importato diverse resine bioplastiche a base vegetale della gamma Mater-Bi creata da Novamont, un'azienda italiana di bioplastiche che possiede oltre mille brevetti. Hanno importato resine "morbide" per produrre nastri agricoli, e resine "dure" per quella che è la prima clip biodegradabile al mondo per legare piante, rami e viti. Le clip compostabili, il film pacciamante e i nastri sono stati utilizzati per cinque anni nell'azienda vinicola Alexanderfontein, nel distretto di Darling, e ora l'azienda ha vigneti plastic-free, come riferisce Pollock.

"L'ultima aggiunta alla gamma di The Compostable Company - dice Pollock - è un spago agricolo creato da SICOR e Novamont Bayer in Portogallo, che verrà testato in Sudafrica e Zimbabwe".


La Mouldex di Città del Capo ha prodotto le prime clip compostabili (a sinistra) e il tee da golf (al centro) per The Compostable Company.

L'AGOA favorisce un allineamento degli interessi USA-Africa nel settore delle bioplastiche
È solo l'inizio dell'ambizioso progetto di Pollock di un settore manifatturiero di bioplastiche compostabili, con sede nell'Africa meridionale, reso possibile dall'AGOA, l'African Growth and Opportunity Act, un accordo voluto dall'amministrazione Clinton. Pollock sottolinea che l'AGOA offre ai produttori africani un accesso preferenziale sul mercato statunitense, dando loro un vantaggio incalcolabile: le aziende africane possono far sbarcare i loro prodotti a un costo vantaggioso che nessun altro Paese del Primo Mondo ha negli Stati Uniti.

L'Office of Environmental Farming & Innovation (OEFI) della California concorda con Pollock sul fatto che un uso ridotto della plastica in agricoltura si tradurrebbe in un beneficio netto per l'ambiente e, in vista della seconda proroga dell'AGOA oltre novembre 2025, Pollock inviterà una delegazione di trasformatori di plastica a presentare i loro prodotti realizzati in Sudafrica all'OEFI in California. L'obiettivo è supportare il progetto di un polo manifatturiero di bioplastiche situato nel Capo Occidentale che fornisca agli Stati Uniti tutto il materiale biodegradabile necessario come pacciamature, clip, nastri e spaghi.

Inoltre, è in vigore un accordo tra la California Food and Agriculture Directorate e il dipartimento dell'agricoltura del Capo Occidentale, che si sovrappone all'accordo AGOA. "Se si guarda il quadro generale, la Cina non è più un partner commerciale privilegiato degli Stati Uniti, sebbene la maggior parte della plastica che entra negli Stati Uniti arrivi dalla Cina. Vogliamo presentarci come fornitore alternativo di materiale plastic-free che nel tempo si biodegradi e trasformi in compost".

La denuncia di genocidio contro Israele da parte del Sudafrica presso la Corte internazionale di giustizia ha sconvolto diversi senatori statunitensi e messo in dubbio la futura inclusione del Sudafrica tra le nazioni beneficiarie dall'AGOA. Tuttavia, Pollock ha piena fiducia nel governo di unità nazionale appena formato, perché porti a termine con successo la proroga dell'AGOA del Sudafrica. Secondo Pollock, questo rappresenta perfettamente il tipo di "situazione vantaggiosa per entrambe le parti" che gli Stati Uniti si aspettano dall'accordo.

Da un punto di vista agricolo, secondo Pollock, si tratta di un punto di svolta. "Qui nel Capo Occidentale abbiamo le strutture, e le fabbriche che beneficeranno dell'AGOA dovranno aumentare la loro capacità produttiva o subappaltare, creando maggiori opportunità lungo tutta la filiera. Inoltre, ci sono molte strutture inutilizzate a causa dello stato della nostra economia. Non potete immaginare quanto sia importante l'AGOA per il Sudafrica".

Pollock spiega il concept di bioplastica al nuovo Ministro dell'agricoltura John Steenhuisen, incoraggiato da Dion George che "è un eccellente ministro dell'ambiente, foreste e pesca per il Paese".


La pacciamatura biodegradabile della Compostable Company

La Banca Mondiale sottolinea le opportunità per le esportazioni sudafricane in termini di competitività sul carbonio
Tuttavia, la questione non riguarda solo gli Stati Uniti. "Sempre più frequentemente," osserva Pollock, "gli esportatori sudafricani di frutta in Europa devono pagare le tasse sulla plastica utilizzata per il confezionamento della loro frutta".

Ne ha preso atto anche la Banca Mondiale che, di recente, ha pubblicato un rapporto in cui sottolinea come il cambiamento climatico e gli accordi globali correlati rappresentino una sfida significativa per i decisori politici del Sudafrica. Il rapporto evidenzia che le esportazioni di merci del Sudafrica rimangono concentrate in prodotti ad alta intensità di carbonio, in misura significativamente superiore rispetto a quelli esportati dai Paesi concorrenti.

Il rapporto della Banca Mondiale riconosce il sostegno agli esportatori competitivi in termini di emissioni di carbonio, come un'iniziativa valida, evidenziando anche "le opportunità commerciali derivanti dalla valorizzazione del potenziale di esportazione di alcuni prodotti sostenibili".

A destra: nastro compostabile in bioplastica Mater-Bi.

Nel frattempo, diversi Paesi africani come Kenya, Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Mauritius (Rodrigues) hanno già vietato le buste di plastica monouso, creando importanti opportunità per i trasformatori di plastica per passare a materie prime biodegradabili. I benefici ambientali e sociali saranno enormi.

Considerato il contesto operativo, considerare le alternative plastic-free è diventato un imperativo, dal momento che gli esportatori si stanno adattando alla sempre più rigorosa legislazione europea sulla plastica.

"Penso che questo rapporto della Banca Mondiale sia particolarmente importante per noi perché afferma che i prodotti cosiddetti 'green' sono quelli che dovremmo esportare e il mercato americano è estremamente interessante per noi, soprattutto con il supporto del Premier del Capo Occidentale, Alan Winde", afferma Pollock.

Ricordando il mondo prima della plastica
Per Pollock, la questione è anche personale. Ricorda il mondo prima della plastica, ma per lui la svolta è arrivata quando ha trovato microplastiche nell'acqua del suo pozzo nel sobborgo di Constantia a Città del Capo, che lo ha portato a impegnarsi nella ricerca di alternative all'inquinamento causato dalle coperture in plastica degradata utilizzate nei vigneti.

Sebbene non sia un golfista, l'idea di un tee da golf compostabile fatto con la stessa resina Mater-Bi gli è venuta spontanea. Il nuovissimo prototipo di The Compostable Company per un tee da golf biodegradabile ha già catturato l'interesse della comunità di golfisti in Arabia Saudita, il che rappresenterebbe, secondo Pollock, una dichiarazione importante sull'importanza di affrontare la diffusione della plastica.

Per maggiori informazioni:
Andrew Pollock
The Compostable Company
+27 82 491 0345
[email protected]
www.thecompostableco.com

Data di pubblicazione: