"Possiamo tracciare un primo bilancio della campagna dell'uva da tavola, ma soltanto provvisorio, perché fa riferimento alla prima parte della campagna 2024. La principale criticità, dal punto di vista climatico, è stata certamente una temperatura elevata che, pur non toccando i picchi dello scorso anno, si è mantenuta ininterrotta dal mese di giugno sino a oggi. Ciò ha contribuito ad acuire tutte le problematiche legate alla siccità, richiedendo continui interventi colturali, di scopertura e ricopertura dei vigneti e razionalizzazione dei turni di irrigazione, con evidenti ricadute sui costi di conduzione". Così dichiara Giuseppe Auteri, direttore commerciale della OP Il Galletto, con sede a Palagonia (Catania).
"A risentire maggiormente del cambiamento climatico purtroppo è una delle varietà tradizionali meglio conosciute e apprezzate, cioè l'uva Italia. Questa varietà, nonostante la presenza di semi, è richiesta su diversi mercati, oltre a quello nazionale, come Francia e Svizzera, Paesi europei che ne apprezzano il colore giallo caratteristico e l'inconfondibile gusto di moscato, che tuttavia è sempre più complicato ottenere".
"Le elevate temperature, infatti, la danneggiano - spiega Giuseppe Auteri - poiché l'acino dell'uva Italia tende a imbrunire, perdendo consistenza, ma soprattutto ne riducono la shelf life. Per un'azienda come la nostra, che vuole soddisfare al meglio tutte le richieste dei consumatori, produrre questa varietà ai livelli qualitativi premium a cui siamo abituati diventerà, nel tempo, sempre più difficile purtroppo".
"Di contro - per quanto riguarda le varietà senza semi, a livello qualitativo la produzione si mantiene su standard eccezionali. Storicamente, agosto è un mese complicato dal punto di vista commerciale, per effetto di un eccesso nell'offerta di prodotto. Quest'anno in particolare, le temperature elevate hanno determinato un anticipo della produzione pugliese, cui si è sovrapposta quella spagnola. Ciò ha generato un surplus di offerta rispetto alla domanda di mercato. In questo contesto, tuttavia, la nostra qualità non teme confronti e - malgrado la concorrenza - le nostre uve non hanno registrato alcuna flessione nei volumi di vendita".
"Un'analisi incrociata del dato tecnico/colturale con il dato commerciale - conclude Giuseppe Auteri - ci consente di 'incoronare' come 'regina' delle uve bianche senza semi - in questo particolare periodo della stagione - la Sweet Globe™️. Elevata dimensione dell'acino, croccantezza eccezionale, dolcezza che supera i 26 gradi brix, sono le sue specifiche qualità, che oggi il consumatore riconosce e ricerca sui banchi dell'ortofrutta. Ci piace inoltre sottolineare che il trend positivo riguarda sia il mercato estero sia quello domestico, che apprezza e valorizza il made in Italy".
La OP Il Galletto è riuscita, negli anni, a mantenere elevati standard di qualità certificata, a un giusto prezzo. A fronte di enormi investimenti, la cooperativa immette sui mercati frutta di alta qualità, cercando di rimanere competitiva. I mercati esteri di riferimento sono, nell'ordine: Francia, Paesi Bassi, Svizzera e Germania.
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Il Galletto OP Soc. Cons. Agricola
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