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Focus sul mercato mondiale delle banane

Il clima gioca un ruolo importante nella catena di fornitura delle banane, con un clima più caldo e molte piogge che incidono sui volumi soprattutto nei Paesi produttori del Sud America. L'Ecuador ha registrato un calo delle esportazioni dell'1,6% fino a luglio 2024. Ciò è dovuto principalmente a fattori climatici che hanno portato a rese inferiori.

In Nord America l'offerta di banane provenienti dall'America Latina è più bassa. Le tempeste in Messico e Guatemala hanno causato danni, mentre le piogge e le alte temperature hanno avuto un impatto sui banani. La domanda è stata generalmente bassa, soprattutto a causa delle vacanze estive. In Cina le esportazioni di banane filippine sono crollate. Infatti, le condizioni climatiche sfavorevoli nelle Filippine hanno portato a una riduzione dei volumi di banane e ad un aumento dei prezzi. Il Vietnam potrebbe approfittarne per colmare il vuoto in Cina. Dopo l'aumento della domanda nelle ultime due stagioni, anche la Cambogia e il Laos hanno ampliato la coltivazione di banane per competere con le Filippine, che stanno rapidamente perdendo il favore della Cina.

La domanda di banane è stata generalmente più bassa in molti Paesi europei a causa del periodo di vacanze estive e del clima più caldo. Le isole Canarie, in Spagna, hanno un problema opposto a quello di altre nazioni produttrici, ovvero il fatto che le alte temperature e i cambiamenti climatici stanno contribuendo a una sovrapproduzione sulle isole. Questo ha portato a una crisi dei prezzi delle banane delle Canarie che si trascina da luglio, con gravi conseguenze per gli agricoltori dell'isola. L'Italia ha registrato un mercato stabile, con consumi invariati rispetto allo scorso anno. La Germania ha avuto una domanda limitata a causa delle vacanze. I rivenditori hanno dovuto ridurre l'offerta per evitare eccedenze. Nei Paesi Bassi i prezzi delle banane sono mediamente più alti rispetto all'anno scorso, visto che le vacanze estive, il caldo e le banane non vanno d'accordo e causano una flessione commerciale. In Sudafrica le inondazioni e il freddo invernale hanno avuto un impatto sull'offerta. Nel Mozambico meridionale, dove viene coltivata gran parte delle banane sudafricane, le temperature sono scese a soli 2 o 3 °C, e ciò ha causato scottature sul fogliame.

Ecuador: il clima fa diminuire i volumi delle esportazioni
Le esportazioni di banane dall'Ecuador, il più grande Paese esportatore di questo frutto al mondo, da gennaio a luglio 2024 si sono attestate a 216,51 milioni di casse, l'1,66% in meno rispetto alle esportazioni dello stesso periodo del 2023. Si tratta di un calo di 4,09 milioni di casse in termini assoluti.

Le associazioni dei coltivatori e degli esportatori di banane dell'Ecuador riferiscono che "a causa di diversi effetti climatici, come gli scambi termici tra la notte e la mattina presto e l'aumento della esposizione solare durante il giorno, così come l'eccesso di precipitazioni in diverse zone di produzione di banane, che ha fatto sì che le piantagioni non avessero il loro normale sviluppo fisiologico, la resa a casco di banane è inferiore a quella storica degli anni precedenti. Perciò fino a giugno la produzione è stata ridotta approssimativamente del 2% rispetto al 2023".

Un coltivatore ed esportatore ha osservato che l'attuale stagione 2024 è più calda, con temperature più elevate, il che è positivo per la produzione di banane, ma comporta altre sfide. "Quest'anno abbiamo avuto una campagna calda con temperature molto elevate, il che è positivo per la produzione. Ma quando si raggiungono livelli a rischio per molti giorni, le piante si trovano in una situazione di stress che influisce anche sulla qualità. Abbiamo affrontato questa situazione negli ultimi due anni e i risultati sono stati molto duri dal punto di vista economico. In questo momento dell'anno la produzione non ha ancora raggiunto i livelli normali. È ancora bassa".

Nord America: la domanda è in competizione con il consumo interno
Negli Stati Uniti l'offerta di banane provenienti dall'America Latina è bassa. Le tempeste in Messico e Guatemala hanno danneggiato molte piante. Inoltre, le alte temperature, la pioggia e la mancanza di sole rallentano la crescita delle piante e, in ultima analisi, riducono il peso dei caschi in crescita.

Sebbene la qualità delle banane biologiche sia ancora forte, si registra anche una carenza di offerta da parte di alcune regioni produttrici. Per quanto riguarda la domanda, questa è più ridotta e, insieme a una maggiore offerta, spesso porta a un calo dei prezzi. Detto questo, il "ritorno a scuola" fa generalmente aumentare la domanda.

In generale, si prevede che negli Stati Uniti l'offerta di banane continuerà a diminuire, con i costi di produzione ancora in aumento e un Dollaro debole rispetto alle valute dell'America Latina. Nel frattempo i mercati locali stanno diventando più interessanti per le spedizioni di banane convenzionali e biologiche. Questi mercati non sono sufficienti ad assorbire tutta la frutta prodotta da grandi Paesi come Guatemala, Colombia ed Ecuador. Tuttavia, le nazioni circostanti sono mercati non sfruttati.

Cina: crollano le esportazioni di prodotto filippino, stabile l'offerta interna
Le esportazioni di banane filippine in Cina hanno subito un forte calo, con le banane vietnamite che ora dominano il mercato. Questo cambiamento è in gran parte dovuto alle condizioni climatiche sfavorevoli nelle Filippine, che hanno portato a una riduzione della resa di banane e ad un aumento dei prezzi. Nel frattempo la raccolta delle banane del Vietnam è stata ritardata, prolungando il picco delle esportazioni fino ad aprile. Sebbene le banane filippine siano ancora apprezzate per il loro sapore, la loro minore disponibilità e i costi più elevati hanno lasciato spazio alla crescente qualità e convenienza delle banane vietnamite, sempre più preferite dai consumatori cinesi, oltre che alle importazioni dalla Cambogia.

Fonti del settore notano che il robusto mercato delle banane all'inizio del 2022 e del 2023 ha incoraggiato Paesi come il Vietnam, la Cambogia e il Laos a espandere le loro piantagioni di banane, con un ulteriore impatto sulla domanda di banane filippine.

Anche le tensioni geopolitiche hanno contribuito al calo delle esportazioni di banane filippine in Cina. Le controversie in corso nel Mar Cinese Meridionale e i crescenti attriti politici tra Filippine e Cina hanno indotto alcuni consumatori cinesi a non acquistare banane filippine. In risposta, gli importatori hanno ridotto gli ordini, temendo un eccesso di offerta e di scorte invendute.

A livello nazionale, Guangdong e Hainan rimangono le aree principali di produzione delle banane. Nel Guangdong i prezzi delle banane oscillano tra 0,53 e 0,60 euro (4,20 e i 4,80 yuan) al chilogrammo, con un'offerta moderata e un'attività di mercato media, mentre la domanda dei commercianti è diminuita. Ad Hainan i prezzi variano da 0,58 a 0,63 euro (da 4,60 a 5 yuan) al chilogrammo, con un'offerta limitata e una domanda moderata, e i commercianti che si riforniscono solo se necessario.

Spagna: continua la crisi dei prezzi delle isole Canarie a causa della sovrapproduzione
La crisi dei prezzi delle banane delle Canarie si trascina da luglio e sta colpendo seriamente gli agricoltori delle Canarie. "L'offerta di banane delle Canarie continua ad essere molto superiore alla domanda, che di solito è al minimo nei mesi di luglio e agosto, in coincidenza con il periodo delle vacanze estive", spiega un grossista. Le alte temperature e i cambiamenti climatici stanno contribuendo alla sovrapproduzione sulle isole, con un'offerta settimanale superiore alla domanda. "Venivamo da i mesi di aprile, maggio e giugno con una carenza di prodotto e una domanda molto forte, ma a luglio ha iniziato a fare troppo caldo e la produzione ha subito un'accelerazione. Il mercato ha perciò teso al ribasso".

Secondo Asprocan, l'Associazione delle organizzazioni di produttori di banane delle Isole Canarie, nella settimana 34 sono arrivate sul mercato circa 7.500 tonnellate di banane. Tuttavia, il mercato può assorbire solo circa 5.000 tonnellate e a prezzi bassi per gli agricoltori. Questo ha portato alla distruzione di grandi quantità di banane, anche se i prezzi al dettaglio rimangono alti. Si prevede la distruzione di altre 1.000 tonnellate, per un totale di 3.000 ton scartate ad agosto. Il grossista ricorda: "Prima dello scoppio della pandemia, la Grande distribuzione rappresentava il 60% delle vendite di banane nelle Isole Canarie, mentre ora si aggira intorno all'80%. Questo, in parte, causa un certo effetto 'imbuto' nella commercializzazione e i prezzi di vendita al consumatore finale rimangono alti rispetto ai prezzi pagati all'origine".

D'altra parte, secondo il grossista, i prezzi delle banane di altra origine ora sono superiori a quelli del frutto delle Canarie, con una domanda stabile. "La quota delle banane d'oltremare è passata dal 50 a quasi il 60% negli ultimi anni nel Mercabarna, il secondo mercato all'ingrosso più grande della Spagna e il più grande in termini di volume di vendite di ortofrutta in Europa. E sembra che le banane d'oltremare continueranno a guadagnare quote nei prossimi anni". La situazione del mercato delle banane delle Isole Canarie potrebbe migliorare con l'inizio dell'anno scolastico.

Italia: mercato stabile
In Italia, i consumi di banane non hanno subito variazioni importanti rispetto all'anno scorso. Anzi, la curva annuale si è mantenuta stabile. "Di solito, nel periodo estivo, i consumi calano e perciò non appena dall'estero arriva un po' di merce in più, il mercato ne risente. Quest'anno non è successo: nel Paese non sono arrivati dal Centro e Sud America (Costa Rica, Colombia ed Ecuador) volumi tali da far flettere i prezzi", riporta un operatore del centro Italia. "Dopo l'estate, con la ripresa delle scuole, i consumi dovrebbero aumentare nuovamente. Nelle prime settimane di settembre sono previste promozioni nei supermercati e questo dovrebbe aiutare a incrementare gli acquisti. Bisognerà aspettare e vedere se la giusta offerta di prodotto rimarrà tale o se risulterà in crescita. Ma è un po' presto per dirlo. Una cosa è certa: non ci saranno problemi di approvvigionamento o di logistica". Secondo l'operatore, il mercato mondiale della banana è stato regolare quest'anno: una domanda "normale", non eccezionale, ha permesso vendite stabili.

Anche un importante commerciante di banane che ha sede nel nord d'Italia, conferma tale situazione. "Come accade sempre, l'estate è il periodo con minori vendite del prodotto. La banana è comunque una referenza molto richiesta da supermercati e mercati, ma è altrettanto vero che il periodo di crescita della domanda inizia a settembre, con la riapertura delle scuole. Attualmente un cartone di banane ha un prezzo che oscilla da 16 a 26 euro: nel primo caso sono banane comuni, nel secondo si tratta del top di gamma a marchio". L'operatore aggiunge che, secondo alcune ipotesi, nelle prossime settimane la disponibilità di banane da Costa Rica, Colombia e Guatemala non sarà molto elevata. Ma si tratta solo di voci che non hanno ancora riscontro: lo si potrà confermare solo nei mesi autunnali.

Per quanto concerne il platano, al momento si registra carenza di volumi (quasi il 50% in meno) e di qualità, secondo un grossista. "Dopo vendite lente a giugno e luglio, come accaduto per altri articoli, da inizio agosto la domanda di platano si è risvegliata, ma non ci sono le quantità adeguate in Europa. Inoltre, i prezzi all'origine sono molto alti: i platani ecuadoriani sfiorano i 20 dollari in partenza. Nella settimana 34, i nostri prezzi di vendita hanno perciò mostrato un incremento: il platano verde dell'Ecuador si aggira su 28-30 euro con tendenza a salire, e il prodotto maturo colombiano e costaricano è passato da 26-30 euro a 35-40 euro". Da fine agosto-inizi di settembre, si prevede quindi un mercato frizzante per il platano.

Germania: domanda limitata a causa delle vacanze
In Germania le festività hanno determinato una domanda molto limitata su alcuni mercati. Sebbene i rivenditori abbiano reagito riducendo l'offerta, alcuni di loro hanno dovuto diminuire la domanda nel corso della settimana per evitare eccedenze. In alcuni luoghi della Germania l'intera gamma è stata interessata dalle riduzioni, ma in alcuni casi sono diminuiti solo i prezzi dei secondi o terzi marchi.

Paesi Bassi: i prezzi sono in media più alti dell'anno scorso
"Il caldo, le vacanze e le banane non vanno mai d'accordo", dice un importatore olandese. Per questo motivo, il mercato delle banane ha registrato un calo nelle ultime tre settimane. "Ma non ci lamentiamo. I prezzi sono mediamente più alti dell'anno scorso e la scorsa settimana il mercato si è ripreso. Così abbiamo avuto un calo estivo più breve rispetto agli altri anni. Attualmente il prezzo si aggira intorno ai 12 euro, ma veniamo da un valore di 10 euro. Mi aspetto che questa tendenza al rialzo continui. Non inizieremo a vedere prezzi altissimi, ma credo che possano rimanere stabili. Ritengo che il consumo di banane sia più elevato rispetto agli altri anni. Forse perché le banane sono comunque tra i frutti più economici nei supermercati e la restante frutta è stata offerta a quotazioni più alte. Da quando è iniziata la guerra esportiamo più banane in Ucraina. Prima le esportazioni avvenivano via Odessa, mentre ora passano per il Nord Europa. Inoltre, i contratti di vendita al dettaglio continuano comunque. In più, le banane biologiche sono diventate un gruppo di prodotti piuttosto ampio per noi. Vedo che la quota aumenta, non a passi da gigante, ma gradualmente".

Africa meridionale: le inondazioni e il freddo invernale hanno un impatto
Secondo un agente del mercato ortofrutticolo di Gauteng, in questa stagione i caschi di banane sono più piccoli, con più segni e problemi di qualità: le inondazioni hanno giocato un ruolo importante, così come il freddo di sei settimane fa, vale a dire quando le temperature sono scese fino a -8 °C e hanno danneggiato significativamente gli agrumeti nel Limpopo meridionale. Anche nel Mozambico meridionale, dove si coltiva gran parte delle banane sudafricane, le temperature sono scese a soli 2 o 3 °C, scottando le foglie dei bananeti.

"Di conseguenza, il mercato non è inondato di banane, ma l'offerta è migliore rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando le scorte erano molto scarse - continua il commerciante - e costituite da molte varietà di seconda scelta". Secondo l'analista del mercato agricolo AMT, le scorte di banane sono diminuite del 16% nell'ultima settimana e si prevede che ottenere entro ottobre un prezzo delle banane di 10 rand (0,5 euro)/kg non sia così impensabile.

Attualmente, il prezzo medio è di 8,30 rand (0,42 euro) al chilogrammo, ovvero circa 130 rand (6,6 euro) per cartone da 18 kg. Le banane di seconda scelta e di medie dimensioni si aggirano tra 110 e 150 rand (5,58-7,6 euro) per un cartone da 18 kg, mentre i prezzi delle banane di prima scelta sono più alti di circa 20-30 rand (1,5 euro).

Ogni anno il mercato delle banane è caratterizzato da un effetto a cascata, secondo un coltivatore. "Ora ci troviamo in un periodo in cui l'offerta di banane sarà leggermente inferiore per i prossimi due mesi, a causa del rallentamento della crescita invernale. Tra circa due o tre mesi l'offerta aumenterà". Tradizionalmente c'è una carenza temporanea durante i mesi di dicembre e gennaio, che si risolve presto, e questo costituisce l'effetto a cascata dell'offerta di banane nell'Africa meridionale.

La temuta malattia di Panama TR4 rimane contenuta in alcune aziende agricole produttrici di banane nel nord del Mozambico, mentre in Sudafrica il banana bunchy top virus (BBTV) è passato da KwaZulu-Natal a località della provincia di Mpumalanga.

Data di pubblicazione: