La domanda di melagrane spagnole si è mantenuta elevata fin dall'inizio della stagione, che è avvenuta quasi due settimane prima del solito, a causa di un vuoto di produzione nei mercati europei dovuto alla fine prematura della campagna d'oltremare.
"Abbiamo iniziato nella settimana 32 con la varietà Smith, mentre di solito iniziamo nella 34. Le ondate di caldo di quest'estate hanno fatto sì che le melagrane maturassero più rapidamente e abbiamo iniziato a raccogliere tra i 10 e i 12 giorni prima del solito", afferma Francisco Mas, direttore commerciale di Frutas y Hortalizas Mas Serrano, un produttore ed esportatore di melagrane con sede a Elche, Alicante.
"La stagione delle melagrane Wonderful peruviane è terminata in anticipo e i mercati erano vuoti, quindi la produzione spagnola è stata accolta con grande entusiasmo. La domanda si mantiene molto elevata", afferma Francisco Mas.
"Da tre settimane stiamo caricando melagrane senza sosta, perché per il momento i frutti spagnoli non hanno praticamente concorrenza. Tra circa un mese le vendite potrebbero rallentare a causa dell'arrivo di melagrane da altri Paesi, in particolare dalla Turchia e dall'Egitto".
Al momento l'azienda sta lavorando con le varietà precoci Smith, Acco ed Emek, con volumi inferiori del 10-15% rispetto all'anno scorso. "Come di solito accade con le varietà extra-precoci, i frutti sono di medie dimensioni. Dovremo aspettare il raccolto della Mollar e della Wonderful per iniziare a ottenere qualche pezzatura più grande".
Secondo il coltivatore e commerciante, una delle principali sfide in vista della raccolta della melagrana Mollar, la varietà autoctona di Elche e la più rappresentativa in termini di volume a livello nazionale, è la presenza del tripide sudafricano Scirtothrips aurantii nella regione di Valencia. All'inizio di luglio il Consiglio regionale dell'agricoltura ha segnalato ufficialmente la presenza di questo parassita da quarantena.
"Non sappiamo ancora in che misura questo tripide sia presente sui melograni, ma ci aspettiamo che la sua presenza sia significativa nella provincia, il che significherà una minore produzione di frutta di qualità commerciale. D'ora in poi dovremo imparare a convivere con questo parassita e ciò comporterà un aumento dei costi di produzione", conclude Francisco Mas.
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Francisco Mas
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