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Bando regionale per acquisto con il 70 per cento di contributo

Una macchina antibrina per salvare la frutta dalle gelate

Una macchina operatrice antibrina per tutelare la frutta dalle brinate notturne che, anche quest'anno ha salvato diversi frutteti e soprattutto nel cuneese. È quella che costruisce la Mingozzi Group e che ha già distribuito in giro per l'Italia e l'Europa.

Fra questi, Maurizio Quaglia di Barge (Cuneo), titolare dell'azienda agricola "I ciapè Cit" afferma: "Sono molto soddisfatto dell'utilizzo della macchina antibrina. Ho passato con la macchina due notti, a fine aprile 2024, nei frutteti di pesche e albicocche. La temperatura è scesa parecchio – fino 2,5° sotto zero. Sono passato tre volte a distanza di un'ora facendo file alternate alla velocità di 6 km/ora. Il risultato è stato ottimo. Nelle aziende limitrofe dove non sono stati effettuati trattamenti antibrina alcune varietà hanno avuto danni fino al 70%".

"Per gli agricoltori è un'opportunità importante - precisa l'inventore Marco Mingozzi - ma per quelli dell'Emilia Romagna il vantaggio è maggiore, in quanto vi è un contributo a fondo perduto pari al 70% del costo ammissibile dell'investimento. Le domande devono essere presentate entro le ore 13:00 del 6 settembre e poiché la procedura per l'ammissione è complessa i tempi a disposizione per fornire la documentazione sono ristretti".

"L'attrezzo con funzione antibrina - spiega Mingozzi - è trainato dalla trattrice e funziona con gas GPL contenuto in bidoni commerciali. La larghezza di lavoro utile massima continua è 4,0 metri. L'attrezzatura in condizioni di lavoro può anche essere solo trainata dalla trattrice poiché la medesima è dotata di ruote anteriori diametro 400 mm, registrabili in posizione e altezza".

Il principio con cui si risolve il problema dell'inversione termica che porta alla presenza di brina negli impianti è quello del riscaldamento dell'aria per convezione. "L'innalzamento in quota dell'aria più fredda che si trova a terra è indotta per convezione, riscaldando in maniera e volume adeguati l'aria che si trova nelle vicinanze del terreno", aggiunge Mingozzi. La massa d'aria a terra riscaldandosi si espande, divenendo meno densa e iniziando quindi a salire. Le due masse d'aria, una fredda e una calda, convergono e salgono; questo processo è innescato dal forte riscaldamento dell'aria prodotto dalla macchina al suolo.

Successivamente, l'aria in salita si raffredderà più velocemente di quella circostante e a una certa quota (superiore ai 4 metri) entrambe raggiungeranno la stessa temperatura e quindi il loro moto ascensionale si fermerà.

Per maggiori informazioni:
Officine Mingozzi
Via Val d'Albero 25/B
Ferrara
[email protected]
www.pirodiserbo.it