Situazione complicata per le cipolle in questo periodo. Matteo Freddi, operatore del nord d'Italia in provincia di Reggio Emilia, afferma che "il meteo ha causato danni a macchia di leopardo nel territorio del nord. Vi sono zone con produzioni di buona qualità e ottime rese, e altre zone con bassissime rese e problemi di conservazione".
Non si può parlare, quindi, di un'annata normale. "In generale, i prezzi in questa prima fase della stagione sono in leggero calo su quasi tutte le tipologie. Questo è dovuto al fatto che il 2023 è stata un'annata dai prezzi molto elevati e nel 2024 sembra ci sia un allineamento a cifre più basse, anche perchè in Europa non sembrano esserci cali produttivi particolari. La tipologia Borettana registra un calo produttivo importante ma, al momento, i prezzi sono stabili".
Entrando nel dettaglio, Freddi afferma che "le cipolle stanno registrando prezzi leggermente inferiori al 2023, ma non va dimenticato che abbiamo vissuto un'annata, quella passata, con prezzi molto elevati. Fra l'altro, in un recente convegno è stato affermato che la Polonia ha piantato 5000 ettari in più di cipolla dorata, quindi ci si aspetta dell'export anche da quella zona".
"Anche le cipolle bianca e rossa hanno prezzi inferiori al 2023, ma sempre superiori a quelli del 2021. Il problema è che molti agricoltori hanno rese basse per via del meteo. Ci sono stati giorni con temperature dell'aria a 37°C e a terra di 40°C e questo ha danneggiato il prodotto. Altri agricoltori, invece, hanno avuto ottime rese e per questi il reddito sarà buono".
E aggiunge: "Per la cipolla Borettana, le rese sono le più basse dal 2010 in avanti. Per contro, i prezzi al momento non sono elevati come ci si potrebbe aspettare".
Conclude Freddi: "Insomma, si prospetta un'annata strana, e ancora tutto appare nebuloso e dai contorni indefiniti".
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