Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Fabien Joffre, Unione professionale per noci, gherigli e olio di noce del Périgord

Come si prospetta la nuova campagna delle noci francesi?

La situazione si è invertita per il settore delle noci francesi: nel 2022 aveva registrato una sovrapproduzione, mentre quest'anno il raccolto dovrebbe essere inferiore. Fabien Joffre, presidente dell'Unione professionale per noci, gherigli di noce e olio di noce del Périgord, descrive la situazione all'inizio della nuova stagione.


La Francia è il principale produttore di noci dell'Unione europea, con una media di 40.000 tonnellate all'anno. Il settore delle noci francesi ha due zone di produzione: il sud-ovest (noci del Périgord) e il sud-est (noci di Grenoble). Le noci del Périgord sono prodotte in 4 dipartimenti: Dordogna, Lot, Corrèze e Charente.

Produzione di noci del Perigord in calo del 30% quest'anno
Il settore della coltivazione delle noci ha attraversato una 'crisi di mercato senza precedenti' nel 2022. L'eccesso di produzione ha complicato le vendite in un mercato globale già saturo e ha portato a un calo dei prezzi. Nel 2024, i noci hanno sofferto molto gli eventi meteo avversi, quindi il raccolto dovrebbe essere inferiore, soprattutto nel Perigord, con il 30% in meno rispetto al 2023. Il sud-est sta andando molto meglio quest'anno. Per quanto ci riguarda, siamo a un terzo del raccolto del 2022, con grandi differenze tra la valle e l'altopiano". Joffre, presidente dell'Organizzazione per la tutela e la gestione della noce del Perigord, descrive la situazione come 'catastrofica'. "L'eccesso di acqua in inverno e in primavera, oltre all freddo in primavera, potrebbe avere un impatto sui futuri raccolti".

Il mercato globale dovrebbe migliorare
La Francia non è l'unico Paese a dover far fronte a un calo dei volumi, perché i problemi di produzione hanno colpito altri due importanti Paesi produttori. "Il mercato mondiale non può che migliorare, considerato che il Cile segnala una diminuzione dei quantitativi, comprese rese di gherigli inferiori quest'anno, e gli Stati Uniti parlano di un calo di 100mila tonnellate (su 700mila tonnellate prodotte annualmente) in questa stagione, a causa dei problemi legati all'invecchiamento dei frutteti e alle temperature estremamente elevate. Inoltre, sono stati segnalati casi di peronospora".

Priorità alla ristrutturazione dei frutteti
L'anno scorso, l'Unione professionale delle noci del Perigord ha aggiornato le sue strategie di comunicazione per incentivare il consumo, ma quest'anno le priorità sono cambiate. "C'è una partnership con le noci di Grenoble per un'operazione promozionale congiunta, ma la priorità ora è la produzione, dal momento che il raccolto è scarso. Dobbiamo concentrarci sul ripristino e sul rinnovamento dei frutteti, soprattutto considerando che ci vogliono almeno cinque anni prima di poter raccogliere". A tale fine, l'interprofessionale cercherà il sostegno delle autorità pubbliche per poter accedere a finanziamenti. Un'altra strada che si sta considerando è la ricerca di varietà produttive che si adattino meglio al clima e che richiedano meno prodotti fitosanitari rispetto alle varietà americane, che sono "produttive ma fragili".

"Immagazzinare l'acqua è cruciale"
"Come in tutti gli altri settori, fare incetta di risorse idriche è cruciale per la produzione. I periodi di siccità si stanno allungando sempre di più e i produttori si ritrovano nell'impossibilità di produrre in modo adeguato. Dobbiamo essere in grado di costruire più bacini di riserva idrica in collina per immagazzinare l'acqua in eccesso durante la stagione invernale. Come abbiamo visto quest'anno, in inverno gli alberi hanno sofferto per l'eccesso di acqua e la successiva siccità è stata fatale. Con una quantità sufficiente di risorse, la situazione sarebbe stata molto diversa", conclude Fabien Joffre.

Per maggiori informazioni:
Syndicat professionnel de la noix, du cerneau & de l'Huile de noix du Périgord
+33 5 65 32 22 22
[email protected]
www.noixduperigord.com

Data di pubblicazione: