"Stiamo iniziando a pagare in questi giorni il clima anomalo degli ultimi mesi. Per alcune referenze si rischia davvero di incorrere in rotture di stock, perché la richiesta è superiore alla offerta e nel breve periodo non sembra ci siano produzioni in aumento". Lo afferma Massimiliano Ceccarini, general manager di Sipo, scattando un'istantanea della situazione verdure.
"Nell'area del Fucino, una delle principali zone di approvvigionamento durante l'estate, le temperature e la siccità hanno causato la perdita di molto prodotto. Per alcune referenze si parla del 50% e oltre. Le raccolte di insalate, prezzemolo, sedano, sono state anticipate e ora non c'è quasi più nulla. Ecco perché parlo del rischio concreto di mancanze a livello generale. Fortunatamente, per quanto riguarda Sipo, abbiamo diversificato di parecchio le aree di coltivazione, per cui riusciamo a rispettare i programmi. Anzi, in generale stiamo aumentando i volumi del venduto grazie a una programmazione precisa e diversificata in tutta Italia".
Ceccarini dice che fra le referenze che non hanno subito troppi danni dal meteo vanno ricordati i porri: "Peccato - aggiunge - che molte catene preferiscano risparmiare qualche centesimo e comprare porri dall'estero. E il 'made in Italy' resta soltanto una bella frase vuota di contenuti, per qualcuno..."
Anche nella zona di Rimini e Forlì-Cesena le campagne presentano poche verdure. "Pur potendo irrigare, non dimentichiamo che le alte temperature di luglio e agosto, praticamente continuative, hanno causato una raccolta anticipata e accorciato tutti i cicli e ora ci si trova scoperti".
Sul fronte prezzi, "fino alla scorsa settimana noi, ma anche tanti altri colleghi della produzione, abbiamo cercato di non aumentare o crescere di poco. Ora però la situazione è diventata insostenibile, i costi sono i medesimi distribuiti su volumi bassissimi, perciò siamo costretti ad aumentare i prezzi di vendita".
Nei giorni scorsi, Sipo ha iniziato la vendita di due referenze primizie, vale a dire il cavolo nero e il sedano rapa. "Non esistono verdure invernali o estive, dipende da come le si preparano e consumano. Ad esempio, in questo periodo il cavolo nero va consumato in insalata. La produzione di quest'ultimo è attualmente in Romagna, mentre il sedano rapa viene dal Veneto", conclude Caccarini.
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