Lo scorso anno l'Egitto ha registrato una carenza di cipolle, così come molte altre parti del mondo. I prezzi hanno raggiunto livelli senza precedenti sul mercato locale (fino al 300% della quotazione media rispetto alla stagione precedente). I prezzi all'esportazione sono passati da 400 dollari EXW per tonnellata all'inizio della campagna a 600 dollari poco prima del divieto.
Quello che è successo dopo è prevedibile: molti coltivatori sono passati alle cipolle quest'anno. L'aumento dei volumi è stato spinto dai programmi agricoli pubblici, per evitare lo stesso scenario dell'anno scorso. Di conseguenza, i volumi di cipolle sono aumentati drasticamente, raggiungendo oltre 3 milioni di tonnellate, un milione di tonnellate in più rispetto all'anno scorso, secondo le fonti del settore.
Mohamed Anwar, amministratore delegato di Mudga, un esportatore di cipolle egiziano, commenta: "I prezzi sono diminuiti in questa campagna a causa della grande offerta, ed è normale. Ciò che sorprende è che la domanda semplicemente non ci sia".
L'aumento dei volumi di cipolle si è verificato anche in altri Paesi, riducendo la domanda globale di prodotto egiziano. Anwar afferma: "Siamo in concorrenza diretta con Spagna e Paesi Bassi. I prezzi delle cipolle egiziane hanno subito una flessione del 50% rispetto alla scorsa stagione e siamo scesi a 300 dollari EXW per tonnellata".
Il calo dei prezzi ha tuttavia stimolato nuovi mercati per le cipolle egiziane, aggiunge Anwar: "Attualmente la maggior parte della domanda proviene dall'Africa occidentale e centrale, come Senegal, Costa d'Avorio e Guinea, e riguarda le cipolle gialle".
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