In generale, i volumi sembrano essere più bassi all'inizio della stagione europea delle mele. La raccolta delle pomacee è in pieno svolgimento nei Paesi Bassi. La domanda di Conference ed Elstar è favorevole e i consumatori ripetono gli acquisti. La frutta si trova anche nei negozi a un discreto prezzo. Il Belgio, ad esempio, vede volumi nettamente inferiori quest'anno, ma questo potrebbe dare più spazio al mercato. In Germania, la maggior parte delle aree di coltivazione prevede un raccolto inferiore a quello dell'anno scorso. L'unica eccezione è la regione del Bodensee, dove le ultime stime prevedono un aumento del volume del 13% rispetto all'anno scorso. Le alte temperature hanno avuto un impatto significativo sulla produzione di mele in Grecia. Gli alberi non hanno ricevuto le ore di freddo necessarie, perché l'inverno è stato caldo. A luglio si è verificata anche un'ondata di caldo prolungata, con oltre 42 °C per diversi giorni. Questo ha avuto un impatto negativo sui calibri dei frutti, ma fortunatamente non sulla qualità. Gli esportatori polacchi di mele si aspettano una stagione piuttosto instabile. Anche i prezzi sono più alti rispetto all'inizio della campagna. Per la Polonia, in particolare, si prevede che il Paese avrà una produzione inferiore di circa il 20% rispetto al 2023.
In Italia, la produzione totale per la stagione 2024/25 è stimata in 2.162.495 tonnellate, l'1% in meno rispetto allo scorso anno. Eppure i segnali sono positivi, le sfide sono molte e ci sono alcuni fattori ancora imprevedibili, come le crisi geopolitiche e i volumi di produzione extraeuropei. Si prevede di partire da una posizione favorevole, per cui sarà importante mantenere la promessa di qualità. In Spagna si attende di vedere come si comporteranno le importazioni con le minori produzioni europee, con prezzi che saranno sicuramente più alti, e come questo influenzerà la domanda e le quotazioni delle mele nazionali Nonostante non abbia realizzato il suo pieno potenziale, il raccolto in Francia sembra stabile. Le prospettive per la stagione sono favorevoli, poiché le mele francesi beneficeranno di un raccolto insufficiente a livello europeo. In Austria la domanda interna dovrebbe essere coperta. Tuttavia, le esportazioni di mele saranno decimate quest'anno, come hanno già indicato i principali esportatori.
Le prime mele sudafricane vengono raccolte a gennaio. La stagione 2024/25 è in ritardo a causa dell'inverno tardivo e i meleti sudafricani del Capo Occidentale sono ancora dormienti. Dopo il raccolto record della campagna 2023/24, la stima sulla produzione di mele negli Stati Uniti per l'annata 2024/25 parla di una flessione del 10,1% rispetto all'anno scorso. In Cina il mercato delle importazioni è complessivamente stabile, con una leggera diminuzione dei volumi quest'anno. Attualmente, la pressione sulle scorte dei commercianti di mele rimane relativamente bassa. Sebbene il mercato rimanga stabile, la differenziazione dei prezzi è più pronunciata che in passato.
Paesi Bassi: Prezzi favorevoli per il nuovo raccolto
La raccolta delle pomacee è in pieno svolgimento nei Paesi Bassi. "Anche il raccolto di Elstar è un po' più basso. Penso che la qualità di questa mela quest'anno sia davvero incredibilmente buona. Il gusto c'è, la consistenza è giusta e anche il calibro è adeguato. In questo senso, le preferenze dei consumatori si sono un po' spostate negli ultimi anni, sono comunque scese di circa 5 mm. Nessuno vuole più una mela anni '80. La mela rimane uno snack e le mele grandi non si mangiano facilmente. E anche il prezzo della frutta giocherà un ruolo in questo senso. Ma per fortuna ora le mele sono della pezzatura perfetta", racconta un olandese, soddisfatto della domanda del mercato.
"Dato che possiamo consegnare subito frutta gustosa, la domanda sia di Conference che di Elstar è favorevole e si può vedere che i consumatori fanno acquisti ripetuti e questo è ciò su cui dobbiamo fare affidamento. Penso che la frutta sia anche nei negozi a un prezzo conveniente. Qualche anno fa, a volte si vedevano offerte a 0,70 euro per il nuovo raccolto. Non è più necessario. Capitava spesso che un supermercato tenesse le mele in cella troppo a lungo e che una settimana ci si facesse in quattro per consegnare tutto e la settimana successiva non ci fosse quasi nessuna richiesta. Un prezzo equo che mantiene le vendite costanti è molto meglio per tutti".
"Quest'anno è stata venduta parecchia frutta sull'albero e a prezzi favorevoli. Le Elstar e le Conference sono state vendute a prezzi compresi tra 0,65 e 0,72 euro, mentre il prezzo delle mele Jonagold è stato leggermente inferiore. Ma continuo a sottolineare che i coltivatori hanno bisogno di tali quotazioni anche per fare investimenti. La raccolta rimane ancora un lavoro prevalentemente manuale, che è diventato molto più costoso".
Belgio: potenziale nonostante i volumi più bassi
Un commerciante belga vede il potenziale per una buona stagione delle mele belghe, nonostante i volumi nettamente inferiori. "In Belgio abbiamo il 34% di mele in meno rispetto all'anno scorso. Ciò è dovuto alla forte riduzione delle superfici coltivate negli ultimi anni e a un raccolto leggermente inferiore di Jonagold e di altre varietà standard per la prossima stagione. Anche l'intera Europa avrà circa l'11% di mele in meno. C'è meno pressione dall'estero, come la Polonia, e anche la Germania ha una produzione minore di Red Prince, quindi le opportunità ci sono. Vediamo ancora un certo potenziale con prezzi più alti rispetto agli altri anni. Inoltre, anche l'industria ha una buona richiesta, quindi ci aspettiamo un fondo solido del mercato".
Germania: Bodensee, l'unica regione di coltivazione con un aumento dei volumi
In tutte le regioni di coltivazione tedesche, il raccolto è ora in pieno svolgimento: nonostante le stime deludenti, il volume totale del raccolto di circa 734mila tonnellate dovrebbe essere sufficiente a soddisfare la domanda interna. Le principali aree di coltivazione sono la regione del Bodensee (circa 12.000 ettari) e l'Alte Land vicino ad Amburgo (circa 8.500 ettari). Quasi tutte le aree di coltivazione prevedono un raccolto inferiore a quello dell'anno scorso. L'unica eccezione è la regione del Bodensee, dove le ultime stime prevedono un aumento del volume del 13% rispetto all'anno scorso.
Grecia: le alte temperature incidono sulle dimensioni, ma non sulla qualità
La raccolta delle mele di quest'anno è iniziata due settimane prima rispetto all'anno precedente. Le prime mele raccolte sono le varietà di mela Gala, la cui produzione è leggermente diminuita. Le alte temperature hanno avuto un impatto significativo sulla produzione di mele greche. Gli alberi non hanno ricevuto le ore di freddo necessarie, perché l'inverno è stato caldo. A luglio, inoltre, si è verificata un'ondata di caldo prolungata con oltre 42 °C per diversi giorni. Questo ha avuto un impatto negativo sui calibri dei frutti, ma fortunatamente non sulla loro qualità. Gli incendi in Grecia hanno avuto un impatto devastante, soprattutto nelle aree residenziali e forestali. Ciò significa che la maggior parte dei meleti non ne è stata colpita.
Polonia: prevista una stagione instabile
Il clima in Polonia è altalenante. Ci sono state molte settimane di siccità e temperature elevate, e di recente sono state registrate forti piogge. Queste ultime hanno allagato alcune città della Polonia centrale e meridionale. Gli esportatori di mele prevedono una stagione piuttosto instabile. Anche i prezzi sono più alti rispetto all'inizio della campagna. Per la Polonia, in particolare, si prevede una produzione inferiore di circa il 20% rispetto al 2023.
Italia: produzione totale in leggero calo
In Italia, per la stagione 2024/25 si stima una produzione totale di 2.162.495 tonnellate, -1% rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda le singole regioni, sono previste in diminuzione le produzioni in Alto Adige (-9%) e in Trentino (-7%) per effetto di gelate primaverili mentre le produzioni di tutte le altre regioni sono in ripresa, in particolare quelle del Veneto (+33%), Emilia-Romagna (+15%) e del Piemonte (+8%). La produzione biologica italiana diminuisce del 6% rispetto al 2023, costituendo - con le 158.150 tonnellate - circa il 7% dell'offerta totale.
A livello varietale, cala del 10% la Golden Delicious a quota 631.714 tonnellate. In ripresa invece del 5% rispetto al 2023 la produzione di Red Delicious a quota 183.265 tonnellate. Un calo è previsto per la Gala (-8%) con una produzione di 164.453 tonnellate, mentre la Granny aumenta la produzione del 18% sul 2023. Questa varietà, insieme alla Morgenduft, che con 55.662 tonnellate previste segna un record produttivo rispetto agli anni precedenti, ha un'importante quota destinata all'industria per i programmi "baby food" in Veneto. La Fuji rimane in linea (+1%) con una produzione di 159.422 tonnellate e la Cripps Pink cala del 2% rispetto allo scorso anno, ma rimane al di sopra della media degli ultimi quattro anni, con un +24%. Le nuove varietà Club fanno segnare un nuovo record produttivo, superando le 265mila tonnellate con un aumento percentuale previsto di +5% rispetto allo scorso anno.
Nelle valli trentine, si è partiti con la raccolta delle varietà più precoci, come SweeTango e Gala, e si proseguirà con le grandi "classiche" di settembre come Renetta, Dolcevita e ovviamente Golden. A ottobre, infine, spazio alle varietà tardive Morgana e Fuji. Alta, secondo le prime rilevazioni, la qualità dei frutti.
Dalle prime settimane di agosto, l'Alto Adige-Südtirol è al lavoro sul nuovo raccolto. "I segnali sono positivi, le sfide sono tante e ci sono diversi fattori ancora imprevedibili, come le crisi geopolitiche e i volumi di produzione extra-europei. Sicuramente partiamo da una buona posizione, dalla quale sarà importante mantenere la nostra promessa di qualità", dichiara un responsabile vendite di un importante Consorzio.
Francia: possibili vantaggi dalla flessione del raccolto europeo
La nuova stagione delle mele in Francia è appena iniziata. Il raccolto è quasi stabile rispetto al 2023, ma è ancora al di sotto del pieno potenziale. Le varietà internazionali sono in calo del 10% rispetto al 2023, mentre le varietà Club e Terroir sono in aumento. Il calo è più marcato per le Granny Smith, in diminuzione del 26,3% rispetto al 2023, mentre il raccolto di Golden rimane stabile e Gala è in moderata diminuzione. La produzione delle varietà Club è stabile. Pink Lady è in calo del 5%, mentre Jazz continua a crescere (+16%). Anche le prospettive per la stagione sono favorevoli, poiché le mele francesi beneficeranno della carenza di raccolto in Europa (le condizioni climatiche hanno colpito l'Europa dell'Est, in particolare la Polonia).
Una campagna promettente anche oltre i confini francesi, con vendite all'esportazione più dinamiche (+25.000 tonnellate rispetto all'anno scorso). La Francia ha recuperato quote di mercato nell'Ue, in particolare nel Regno Unito, ma ha perso terreno in Estremo e Medio Oriente. Il Sud America, invece, sembra essere "uno sbocco favorevole", con volumi in aumento.
Spagna: prezzi in aumento; il settore spinge molto sui frutti locali
La previsione per il raccolto di mele nella più grande regione produttrice della Spagna, la Catalogna, per il 2024 è di 268.770 tonnellate, secondo i dati di Afrucat, recuperando così il calo dell'ultima campagna. Questa cifra rappresenta un aumento del 3% rispetto alla media degli ultimi 5 anni e del 13% rispetto al 2023, trainato dall'aumento del raccolto previsto a Lleida (+15%), che con un raccolto previsto di 171.580 ton concentrerà il 64% della produzione catalana di mele, e a Girona (+12%) che con 96.290 ton rappresenterà il 36%. È da notare che tutte le varietà sono in aumento rispetto allo scorso anno, con incrementi notevoli per Fuji (+6%), Granny Smith (+14%) e Gala (+11%).
La raccolta della varietà Royal Gala è terminata e quella della mela Golden inizierà tra circa una settimana. "Al momento i prezzi offerti sul mercato sono gli stessi della scorsa stagione per le mele fresche, ma sono aumentati per le mele da industria, che stanno andando bene", afferma un operatore del settore. "Quest'anno la produzione europea è più bassa, quindi dovremo vedere come si comporteranno le importazioni in Spagna, con prezzi sicuramente più alti, e come questo influirà sulla domanda e sui prezzi delle mele nazionali".
"I produttori e i commercianti si aspettano una campagna con prezzi più stabili e meno fluttuazioni. Tuttavia, le quotazioni sono già a livelli elevati e, se dovessero aumentare ulteriormente, potrebbero incidere sui consumi, già sensibili in un contesto di inflazione".
Austria: esportazioni decimate
Nella regione austriaca della Stiria, la raccolta delle mele è iniziata particolarmente presto quest'anno, ma i volumi sono stati estremamente deludenti. Con un quantitativo stimato di circa 59.000 tonnellate, il raccolto sarà quasi dimezzato rispetto all'anno scorso. Nella regione di coltivazione della Bassa Austria, invece, i danni da gelo sono gestibili e si prevede un raccolto normale. Per il momento si prevede di coprire la domanda interna con un volume totale di 120mila tonnellate. Tuttavia, le esportazioni di mele saranno decimate quest'anno, come hanno già indicato i principali esportatori. Secondo le stime attuali, rimarrebbero solo 10.000 tonnellate da esportare.
Il settore delle pomacee in Stiria deve affrontare sfide enormi. "Tuttavia, l'irrigazione per gelo ci dà un po' di incoraggiamento", riferisce l'organizzazione agricola LKÖ. I dati evidenziano l'importanza della coltivazione protetta. Su circa 400 ettari con protezione antigelo in Stiria (solo l'8% della superficie totale), è stato raccolto il 42% del volume totale del raccolto. Sulla restante superficie non protetta (92%), è stato raccolto solo il 58% del volume totale.
Svizzera: previsto un leggero aumento
Il raccolto di mele in Svizzera quest'anno dovrebbe essere superiore a quello dell'anno scorso. Secondo le ultime stime del raccolto, quest'anno si prevede un volume totale di 103.589 tonnellate, con un aumento del 3% rispetto all'anno scorso.
Sudafrica: l'inverno tardivo fa cominciare la stagione in ritardo
La stagione delle mele 2024/25 è iniziata in ritardo a causa dell'inverno tardivo e i meleti sudafricani del Capo Occidentale sono ancora dormienti. Un inverno freddo, con neve favorevole sulle montagne del Capo, ha prodotto ore di freddo adeguate, mentre le forti piogge invernali hanno riempito le dighe provinciali e delle aziende agricole.
Nel Stato Libero, dove crescono le prime mele sudafricane, l'inverno non è stato così freddo e le ore di freddo sono diminuite. Per la settimana 37 è previsto che le gemme comincino a crescere e un po' di freddo, ma in seguito il clima più caldo dovrebbe portare a un rapido inizio della fioritura delle mele. Le prime mele sudafricane vengono raccolte a gennaio.
Il Sudafrica è autosufficiente per quanto riguarda le mele durante tutto l'anno e il prezzo medio è di 11 rand (0,55 euro) al chilogrammo per i frutti conservati in atmosfera controllata. Si tratta di una quotazione più alta del 9% rispetto all'anno scorso e a novembre, quando si prevede che ci saranno ulteriori rincari, potrebbe superare i 13 rand/kg.
Nord America: raccolto nella media
Dopo il raccolto record del 2023/24, la stima della produzione di mele negli Stati Uniti per l'annata 2024/25 è di 259.517.252 bushel, con una diminuzione del 10,1% rispetto all'anno scorso.
Costa orientale - Il raccolto di mele del Michigan, simile a quello dell'anno scorso, sta iniziando con due settimane di anticipo in questa stagione e con una pezzatura più grande. I prezzi sono costanti. La frutta nella regione New York occidentale ha una pezzatura superiore di 1-1,5 calibri rispetto all'anno scorso. Ci sarà circa il 30% in più di Honeycrisp. Si prevede che i prezzi saranno difficili all'inizio. Il raccolto di mele della Pennsylvania sembra simile a quello dell'anno scorso.
Costa occidentale - Washington prevede 124 milioni di cassette da 40 libbre di mele fresche. Mentre il raccolto complessivo è in calo del 9%, le Honeycrisp registreranno un calo a due cifre, pari al 26%, rispetto allo scorso anno. La Cosmic Crisp aumenterà del 40%. Per quanto riguarda i prezzi, il volume del 2023 sta esercitando pressioni sulle quotazioni. L'Oregon prevede 150 milioni di libbre di mele, con un calo del 5% rispetto al 2023.
Canada - L'Ontario prevede un raccolto di mele più abbondante per la campagna 2024/25. Nel frattempo, la Columbia Britannica è alle prese con l'improvvisa chiusura di una cooperativa chiave che rappresenta oltre 300 coltivatori nell'Okanagan.
Cina: mercato d'importazione stabile, con una maggiore differenziazione dei prezzi
Il mercato delle importazioni è complessivamente stabile, con un leggero calo dei volumi quest'anno. Attualmente, la pressione sulle scorte dei commercianti di mele rimane relativamente bassa. Il volume complessivo degli arrivi di mele neozelandesi è inferiore a quello degli anni precedenti. Alcune spedizioni non hanno superato la quarantena doganale, con conseguente riduzione della disponibilità sul mercato cinese, che ha contribuito alla stabilità del mercato.
Sebbene il commercio rimanga stabile, la differenziazione dei prezzi è più pronunciata che in passato. Quest'anno, le mele Gala neozelandesi hanno superato le altre, con un alto riconoscimento di mercato, prezzi stabili e forti rendimenti. Nonostante il prezzo delle mele Rose fosse basso fino a qualche mese fa, di recente è aumentato a causa di un calo dell'offerta. Per contro, i prezzi delle mele Fuji sudafricane, soprattutto quelle di prima scelta, sono rimasti bassi e le mele Ambrosia cilene non hanno ottenuto i risultati attesi. La qualità delle mele Fuji prodotte localmente in Cina è elevata, con prezzi competitivi, il che lascia poco vantaggio alle importazioni sudafricane. Inoltre, sebbene le mele Ambrosia cilene abbiano un sapore favorevole, il colore più chiaro della buccia e alcuni difetti le hanno rese meno attraenti per i consumatori cinesi, facendo scendere i prezzi.
Per quanto riguarda la produzione nazionale, la stagione 2024 mostra un aumento della produzione e della qualità. Soprattutto nel Gansu, che è una delle maggiori aree di coltivazione, quest'anno sarà particolarmente produttivo rispetto agli ultimi, con un aumento di oltre il 70-80%. Con l'arrivo della nuova stagione delle mele nazionali, le scorte di mercato continuano a essere posizionate. Per via dell'offerta abbondante di mele e della concorrenza con altre categorie di frutta, il prezzo delle mele nazionali è basso.