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Matteo Pirotta, Dole Sourcing Fruit Director

Quello ortofrutticolo è un mercato vivo che richiede costante capacità di adattamento

Ananas e agrumi, due segmenti protagonisti nelle attuali attività di approvvigionamento di Dole Italia. Ne abbiamo parlato con Matteo Pirotta, Dole Sourcing Fruit Director.

"Per quanto riguarda l'ananas - dice – in una stagione con volumi in contrazione, soprattutto a causa della carenza di calibri medio-grossi (6 o 7), abbiamo registrato prezzi di vendita soddisfacenti e che ci trasmettono buone prospettive sui prossimi mesi e in previsione del Natale. Più che sulle novità varietali, abbiamo puntato su una segmentazione dell'offerta, tra prodotto biologico e convenzionale, fino all'ananas maturato in pianta. Quest'ultimo viene proposto negli imballi standard e premium verticale".

Maturato in pianta, giallo e gustoso
Un tempo lo si poteva acquistare soltanto presso il fruttivendolo di fiducia; oggi l'ananas maturato in pianta sta riscuotendo crescente successo e consolidate richieste anche presso le catene della Gdo che hanno bisogno di un prodotto in continuativo 52 settimane l'anno.

Matteo Pirotta racconta: "La colorazione di questo frutto, di varietà MD2, è di un bel giallo dorato e garantisce un'esperienza gustativa di elevata soddisfazione. Dolce, perché maturato più a lungo sulla pianta, viene selezionato con cura in campo e sottoposto a un trattamento speciale, con una lavorazione ancor più delicata (rispetto al prodotto standard) in ogni singola fase. È un prodotto che arriva in Italia via mare e presenta una shelf-life molto buona e un prezzo inferiore rispetto all'ananas spedito per via aerea, fattore che ne determina l'elevato apprezzamento".

Limoni meno disponibili delle arance
In merito alla campagna import degli agrumi, l'esperto riferisce: "Per quanto riguarda i limoni, il mercato in generale è stato caratterizzato da minori volumi, considerando sia una contrazione del Sudafrica per via del black spot, sia la riduzione dell'Argentina a causa delle gelate. Nonostante tale situazione, Dole Italia è riuscita a garantire una continuità e stabilità delle forniture a tutti i clienti".

"Con riferimento alle arance, la parte del leone la fa il Sudafrica, ma anche in tale caso si è avuta minore disponibilità di volumi, sia a causa del Citrus Black Spot, sia per la necessità di sottoporre i frutti al Cold Treatment, necessario per adeguarsi ai requisiti fitosanitari richiesti dal mercato europeo. A oggi le vendite sono in linea con lo scorso anno e tipiche del periodo estivo. Proseguiremo la campagna con le ultime varietà di Navel Late per tutti i clienti che desiderano proseguire con un'arancia bionda, mentre la parte principale del lavoro sarà coperta dal Valencia e dalle varietà di arance senza semi. Alta è la richiesta di calibri medio piccoli, che al momento tuttavia scarseggiano".

"Lo scorso anno - prosegue Matteo Pirotta - l'Egitto ha avuto prezzi molto diversificati a seconda dei calibri (grandi o piccoli) delle arance. Anche quest'anno si prevedono buoni volumi in arrivo di agrumi egiziani, anche se forse con spedizioni leggermente inferiori verso l'Europa, dovuti a nuovi sbocchi commerciali intrapresi da parte del paese africano".

Un mercato in continuo movimento
"Oltre all'import da paesi terzi, noi facciamo anche esportazione e abbiamo visto un notevole anticipo, quest'anno, per diverse produzioni, come ad esempio per l'uva da tavola. Difficile al momento dire se anche gli agrumi mostreranno un andamento simile".

"Per quanto riguarda le banane, evidenziamo una contrazione dei volumi dall'Ecuador, dovuta a esigenze di rispetto dei requisiti fitosanitari europei e a fattori climatici. A ciò si aggiunge il fatto che il mercato asiatico si sta aprendo alle banane dell'Ecuador, con la conseguenza che nuovi forti attori interverranno a influenzare l'equilibrio tra domanda e offerta. Ma come Dole confermiamo la garanzia delle forniture per tutti i nostri clienti - conclude Matteo Pirotta – L'ortofrutta è un settore vivo, dove vince chi comprende e si adatta al meglio alle mutevoli condizioni del business grazie alla lunga expertise, che gli consente di conoscere il lavoro in tutte le sfaccettature, di recepire le informazioni importanti e di poter affrontare le diverse situazioni. Insomma, non conta essere forti ma più esperti, flessibili e in grado di mantenere standard qualitativi di eccellenza".