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Rinova

Progetto "Smile": reti multifunzionali monoblocco per una gestione più sostenibile del ciliegio

La coltivazione del ciliegio in Emilia-Romagna, e in particolare nell'area di Vignola (Modena), è rinomata per l'alta qualità del prodotto e per l'uso di tecniche avanzate di gestione agronomica. In questo contesto, si è avviato un progetto biennale (2023-2024) per esplorare nuove soluzioni sostenibili in grado di migliorare la qualità e la quantità della produzione cerasicola, proteggendo le colture dalle avversità biotiche (come la Drosophila suzukii) e abiotiche (come il cracking dei frutti).

Media del grado zuccherino di "sweet Lorenz" alla raccolta

Il progetto, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il "progetto Smile" (Verifica tecnica/fitosanitaria, agronomica ed economica di nuovi sistemi di difesa multifunzione per la coltivazione del ciliegio) coordinato da Rinova, è stato condotto in collaborazione tra il Consorzio della Ciliegia di Vignola, il Consorzio Fitosanitario di Modena ed il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Università di Bologna. Le prove in campo sono state effettuate presso i campi sperimentali del Comune di Vignola, un'area ad alta specializzazione nella coltivazione dei ceraseti.

Obiettivi del Progetto
L'obiettivo principale del progetto è stato quello di analizzare l'efficacia delle reti multifunzionali monoblocco come metodo di protezione fisica. Queste strutture sono composte da una copertura antipioggia integrata con una rete antinsetto lungo il perimetro. A differenza dei sistemi multifunzionali monofila - che sono stati già sperimentati ma non particolarmente diffusi in Emilia-Romagna - il sistema monoblocco potrebbe rappresentare un'alternativa più adatta per le aziende cerasicole della regione, in quanto capace di coprire l'intera superficie del frutteto, adattandosi a diversi sistemi di allevamento, come quelli volumetrici tradizionali o a parete (2D).

Particolare della copertura monoblocco

Risultati delle Sperimentazioni
I risultati delle sperimentazioni sul campo hanno dimostrato che una riduzione del 40% dell'irrigazione nelle piante coperte da reti (con un ombreggiamento di circa il 40%) non ha avuto effetti significativi sulle risposte fisiologiche degli alberi.

Questo risultato incoraggiante potrebbe essere stato influenzato dalle abbondanti precipitazioni delle stagioni passate; pertanto sarà opportuno ripetere la sperimentazione e, se necessario, ridurre ulteriormente la quantità di acqua. In questo modo, si potranno valutare eventuali effetti significativi sulla fisiologia degli alberi e migliorare l'efficienza dell'uso dell'acqua senza compromettere la produzione e la qualità dei frutti.

Un ulteriore aspetto rilevante emerso dallo studio riguarda l'impatto delle reti sull'attività fotosintetica delle piante. In alcuni casi, la presenza delle reti ha avuto un effetto negativo sulla fotosintesi, influenzando alcune caratteristiche qualitative dei frutti, come il contenuto di solidi solubili, il colore e la durezza.

Misura degli scambi gassosi (fotosintesi, traspirazione e conduttanza stomatica)

I frutti prodotti dal trattamento non coperto, rispetto a quelli sotto monoblocco, hanno evidenziato un contenuto maggiore di solidi solubili, ma un minor livello di colore e durezza. Tuttavia, i parametri qualitativi della produzione sotto copertura monoblocco hanno superato ampiamente gli standard richiesti dal mercato, superando i 18 °Brix in termini di solidi solubili.

Conclusioni e Prospettive Future
I risultati delle sperimentazioni delle annate 2023-2024 suggeriscono che, in contesti come quello di Vignola, le reti multifunzionali monoblocco potrebbero essere una soluzione promettente per proteggere i ciliegi da diverse avversità, migliorando la sostenibilità della produzione.

Tuttavia, è necessario proseguire con ulteriori studi per confermare (o smentire) i potenziali effetti negativi delle reti sull'attività fotosintetica e sulla qualità dei frutti. Questi studi futuri permetteranno di ottimizzare l'uso delle reti, bilanciando la protezione fisica e le esigenze fisiologiche degli alberi per ottenere una produzione di alta qualità, con un impiego più efficiente delle risorse naturali.