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In corso a Roma l'incontro internazionale

Le nanotecnologie si fanno largo anche in agricoltura

In medicina e in industria le nanotecnologie sono già affermate, in agricoltura, invece, i risvolti pratici sono in via di sviluppo da meno tempo, sulla base di una ricerca che necessita di essere ampliata. Le prospettive però sono notevoli, al pari di una vera e propria rivoluzione. Sono alcuni dei concetti emersi lunedì 9 settembre 2024 all'Università la Sapienza, facoltà di ingegneria, durante la prima giornata del Nano-Innovation Congress 2024, in svolgimento a Roma fino al 13 settembre. Il congresso è internazionale e registra la partecipazione, in presenza o da remoto, di ricercatori da tutto il mondo.

La sede della Facoltà di ingegneria dell'Università La Sapienza a Roma

Nel pomeriggio di lunedì si è tenuta una tavola rotonda, organizzata da Luca Marchiol, docente di Agronomia all'Università di Udine e referente del progetto Prin2022Cleopatra, alla quale hanno partecipato alcuni esperti: Giuseppe Ciuffreda, responsabile ricerca e sviluppo di Fcp Cerea, Stefania Boi, responsabile ricerca e sviluppo di Nanomnia, Silver Giorgini, direttore qualità e innovazione Gruppo Orogel, Manuel Isceri, direttore di Federchimica Assofertilizzanti.

I docenti Marco Rossi (organizzatore di NanoInnovation) e Luca Marchiol (coordinatore del workshop "Nano-enabled Agriculture")

"Da circa 10 anni - ha esordito Marchiol - la ricerca sta sviluppando conoscenze sulla Nano-Enabled Agriculture che promuove l'impiego di materiali nanostrutturati per diverse applicazioni nel settore agricolo. Le nanotecnologie potranno implementare l'orizzonte dell'agricoltura di precisione, contribuendo in modo significativo al futuro assetto del settore primario".

I partecipanti al confronto: Cristiano Riciputi, giornalista di Freshplaza e moderatore, Giuseppe Ciuffreda, Manuel Isceri, Silver Giorgini, Stefania Boi, Luca Marchiol

Dal punto di vista pratico, cosa possono permettere le nanotecnologie? Al momento, le applicazioni con migliori performance riguardano la nutrizione, con possibilità di applicazioni anche nella difesa.

"Come azienda già produciamo nano-ferro e nano-fosforo - ha spiegato Ciuffreda - che permettono di migliorare le performance produttive abbattendo le dosi di impiego del 60% e oltre. In altre parole, si risparmia prodotto perché viene assorbito dalle piante con perdite limitatissime, e si va a diminuire la dispersione".

L'evento ha anche un momento espositivo, nello storico chiostro dell'Università, con la presenza di aziende del settore delle nanotecnologie

"Sono tutti argomenti molto interessanti per un Gruppo cooperativo come il nostro - ha detto Giorgini di Orogel - ed è molto importante continuare con la ricerca. Di certo non è facile, di fronte a novità di questo calibro, allineare le esigenze di tutti gli attori della filiera, ma le nano tecnologie possono creare cambiamenti epocali. È un argomento che seguo da alcuni anni e sono certo che ci saranno sviluppi molto interessanti e Orogel è sempre all'avanguardia di fronte alle innovazioni".

Durante la 5 giorni si susseguono convegni e presentazioni di ricerche

Manuel Isceri, direttore di Assofertilizzanti, ha posto l'accento su due fronti: il primo è quello delle regole, perché in alcuni casi appaiono ancora frammentate. "Occorre fare pressioni nei confronti del mondo politico perché ci sia un allineamento e una regolamentazione chiara ed efficace". Il secondo fronte è quello della comunicazione, molto delicato e che deve essere affrontato con dati scientifici e non con spirito pubblicitario. "Il ruolo di Assofertilizzanti è quello di fare sintesi delle esigenze e proposte delle aziende e portarle al cospetto di chi ha potere decisionale".

Stefania Boi ha sottolineato che "sono diverse le aziende, anche del campo agricolo, che hanno chiesto il nostro intervento nella ricerca per riformulare principi attivi e sistemi di rilascio efficaci. Con la ricerca, grazie alle nanotecnologie si potrà arrivare a una difesa precisa, con riduzione delle dosi dei fitofarmaci perché andranno a colpire solo ed esclusivamente il bersaglio".

"All'estero, nazioni come l'India - ha concluso Marchiol - da anni stanno facendo notevoli investimenti su questo fronte in ambito agricolo. E' necessario che anche l'Europa, e l'Italia in primis, stia al passo con le innovazioni a livello mondiale".

Per maggiori informazioni
www.nanoinnovation2024.eu