Il clima greco è una benedizione per il settore turistico, ma lo stesso non si può dire per la coltivazione dell'uva da tavola, secondo George Saliaris-Fasseas, fondatore della Greek Grape Company. "Ricordo una vecchia pubblicità di grande successo per il turismo greco che diceva: 'Grecia: scelta dagli dei!' Penso che sia giunto il momento di rilanciare quella campagna, ma questa volta promossa dal Ministero greco dell'agricoltura. Gli dei quest'anno hanno scelto condizioni meteo molto anomale per il loro amato Paese. Durante l'inverno ci sono state delle catastrofiche inondazioni nella Grecia centrale, proprio come in Italia, e nei mesi estivi le notti sono state calde, circa 28-30 °C rispetto ai 20 °C a cui siamo abituati, portando a una stagione dell'uva da tavola decisamente precoce".
Le condizioni meteo hanno portato a un inizio anticipato della stagione dell'uva da tavola, spiega Saliaris-Fasseas. "Ad Agios Pavlos, nella penisola di Halkidiki, una famosa destinazione turistica, ma anche una tradizionale area di coltivazione dell'uva da tavola dove si trovano le nostre aziende agricole, è stata la stagione di raccolta più precoce di sempre. Per le nostre uve, tutte varietà IFG/Bloom Fresh di fine stagione, abbiamo raccolto un mese prima del solito. Non potevamo crederci! Gli dei avranno scelto un clima ottimo per il turismo, ma non per i nostri clienti dei supermercati che a novembre vogliono uva da tavola fresca europea sugli scaffali".
Fortunatamente, l'impatto sulla Greek Grape Company è stato limitato, grazie all'abbondanza di uva da tavola disponibile. Afferma Saliaris-Fasseas: "Qui ad Agios Pavlos, in Halkidiki, siamo estremamente fortunati perché nella Grecia settentrionale non dobbiamo affrontare ondate di caldo e abbiamo acqua in abbondanza, a differenza di Murcia e della Grecia meridionale. Questo ci permette di avere piante molto sane e un abbondante raccolto croccante e di ottima qualità. L'anno scorso ci siamo classificati al primo posto per qualità, in un importante supermercato del Regno Unito. Ciò che ci ha penalizzato quest'anno è stata il periodo di raccolta, che ha coinciso con un'ondata di fornitura spagnola. Inoltre, sarà necessario coprire le nostre uve con teli antipioggia in plastica. Attualmente, tutte le nostre aziende agricole sono protette da reti antigrandine, ma dobbiamo considerare un importante investimento per garantire anche la protezione dalla pioggia".
"Grazie al clima più mite, quest'anno non abbiamo avuto residui su due varietà. Siamo sempre oltre 70 volte al di sotto dei limiti consentiti dall'Unione europea per i residui poiché utilizziamo prodotti biologici per i trattamenti, appena prima della raccolta. Pertanto, le nuove e imprevedibili condizioni meteo potrebbero avere un impatto positivo".
Secondo Saliaris-Fasseas, sia la domanda che i prezzi sono alti al momento, dopo una settimana di valori nettamente più bassi. "La domanda di uva da tavola è eccellente e i prezzi sono alti a partire da questa settimana. Fino alla scorsa settimana, i prezzi erano bassi, a causa di un eccesso di offerta sul mercato e della necessità di smaltire rapidamente la frutta spagnola, ormai prossima alla scadenza della sua shelf life. L'uva da tavola è sempre scarsa a ottobre, ma quest'anno la carenza è iniziata nella prima settimana di settembre. Quest'anno sarà molto interessante vedere come andranno le promozioni di ottobre e quelle legate al ritorno a scuola".
"I prezzi sono stati soddisfacenti, grazie alla forte domanda in Grecia da parte dei turisti, mentre le aree meridionali di Corinto e Creta hanno avuto raccolti più limitati e delle difficoltà con il meteo. Di conseguenza, la domanda è stata buona per la frutta della Grecia settentrionale. Attualmente le quotazioni sono ottime e aumenteranno decisamente a ottobre, perché immagino che molta frutta sudamericana, nonostante gli ostacoli logistici, inizierà a movimentare il mercato europeo".
I supermercati cercano di garantire una certa continuità nella disponibilità di uva da tavola durante tutto l'anno, ma Saliaris-Fasseas evidenzia alcuni rischi nell'offrire troppe varietà: "Coltiviamo solo varietà brevettate tardive, quindi la nostra uva da tavola è molto richiesta. Notiamo un cambiamento verso confezioni speciali e marchi che cercano di cercano di garantire una disponibilità costante sugli scaffali, per dodici mesi. Credo molto in questa scelta e penso che la categoria delle uve da tavola bianche senza semi possa trarre vantaggio da una riduzione delle varietà. Gli acquirenti sono sotto pressione per quanto riguarda i margini, ma posizionare frutta poco croccante sugli scaffali compromette le vendite nelle settimane successive, anche se potrebbe migliorare i margini di guadagno nel breve termine grazie a un prezzo di acquisto più basso".
Quest'anno, la Greek Grape Company è concentrata sul mercato tedesco. "Abbiamo iniziato a collaborare con gli esportatori della regione di Kavala, piuttosto che esportare direttamente, e la nostra frutta è andata sia al mercato locale sia a diversi supermercati tedeschi. La qualità si è dimostrata eccellente all'arrivo e questo approccio commerciale era piuttosto nuovo per noi, poiché finora eravamo focalizzati principalmente sul Regno Unito e avevamo solo un singolo supermercato tedesco come cliente", conclude Saliaris-Fasseas.
Per maggiori informazioni:
George Saliaris-Fasseas
Greek Grape Company
[email protected]
www.ggc.gr