Per 18 mesi le Banche Centrali hanno condotto una politica monetaria molto restrittiva, attuando misure e strategie volte a frenare l'inflazione e dunque a calmierare l'impennata dei prezzi.
La situazione monetaria e finanziaria europea da qualche mese risulta più solida, con un quadro inflattivo in netto miglioramento tanto che, dopo il primo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base avvenuto a giugno, ora la Bce ha deciso una nuova riduzione dei tassi di un altro 0,25.
Gli impatti positivi ricadono sia sulle famiglie sia sulle imprese. Un ulteriore abbassamento dà speranza al mercato e influenza positivamente il costo dei mutui a tasso variabile e dei prestiti, condizionando le decisioni di investimento delle aziende.
"I consumatori europei (ma non solo), per tutelarsi dalle conseguenze dell'aumento del costo del denaro si sono mostrati meno disposti a spendere. Sommata alla precedente, questa nuova sforbiciata dei tassi è una buona notizia anche per il comparto dell'ortofrutta, che sta affrontando da tempo una crescente riduzione della domanda. Ci auguriamo che il nuovo taglio voluto dalla Bce possa essere di buon auspicio anche per l'imminente avvio delle stagioni agrarie autunno-vernine, come verdure e agrumi. Iniziare infatti l'annata con ottimismo genera effetti benefici per tutta la filiera. La Germania, considerata da sempre il nostro maggiore cliente, è in grande difficoltà economica, pertanto tali decisioni monetarie risultano una spinta per far aumentare i consumi in tutta Europa e migliorare le condizioni finanziarie dei cittadini. L'Italia è il Paese con il maggior numero di riconoscimenti (IGP, DOP STG) in tutto il continente", commenta Giacomo Suglia, presidente di Apeo (Associazione Produttori Esportatori Ortofrutticoli) e vicepresidente di Fruitimprese.
E aggiunge: "L'aumento dei tassi per frenare l'inflazione ha ad esempio ostacolato le compravendita delle nuove abitazioni o fatto aumentare le rate dei mutui, limitando così il budget disponibile per altre spese, compresa quella alimentare. Diminuendo i tassi d'interesse, le rate dei mutui a tasso variabile risulteranno meno care. Un prossimo taglio della Bce di altri 25 punti base è atteso per dicembre. Speriamo bene".
Anche la FED si dice pronta ad abbassare i tassi di interessi dall'inizio della pandemia. L'annuncio di un primo taglio è fissato per domani mercoledì 18 settembre 2024, e potrebbe arrivare fino a 50 punti base.