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In Grecia si prevede un raccolto inferiore alla media per le castagne

In Grecia si prevedono circa 22.000 tonnellate per il nuovo raccolto di castagne, che rappresentano una flessione del 30% rispetto alla media degli ultimi otto anni, secondo le stime annunciate venerdì 13 settembre a EuroCastanea 2024. Quest'anno l'evento si è svolto ad Agia-Melivia, in Grecia, ospitato dalla Cooperativa agricola di Melivia. Le stime sono state presentate da Stephanos Diamandis, direttore della ricerca del Greek Forest Research Institute e membro della Hellenic Agricultural Association (HAA).

La stima si basa sui dati raccolti fino alla fine di agosto ma, come ha commentato Diamandis lunedì 16 settembre, è possibile osservare un calo leggermente più marcato nel Peloponneso e in Tessaglia, a causa delle piogge tardive, le cui ripercussioni non sono ancora state valutate.


Foto fornita da choraagia.gr

Diamandis ha affermato: "Quest'anno il meteo sembra essere un fattore limitante più forte di qualsiasi malattia e infestazione di insetti. L'ondata di caldo a giugno, con temperature che sono salite fino a 37-40 °C, ha avuto un impatto negativo sugli alberi, almeno alle basse latitudini. Inoltre, la successiva siccità estrema, che ha colpito quasi tutta la Grecia, porterà probabilmente a una minore produzione di castagne".

La stima del raccolto per regione
Secondo i dati presentati a EuroCastanea 2024, il nuovo raccolto previsto è suddiviso per regione come segue:

  • Creta: 875 t. (-30%)
  • Peloponneso: 4.760 t. (-30%) *Stima prima delle piogge tardive.
  • Grecia centrale: 3.150 t. (-30%)
  • Epiro: 1.800 t. (-40%)
  • Tessaglia: 3.600 t. (-40%) *Stima prima delle piogge tardive.
  • Macedonia occidentale: 1.750 t. (-30%)
  • Macedonia centrale: 4.000 t. (-20%)
  • Macedonia orientale e Tracia: 2.086 t. (-30%)

Prospettive di mercato
Diamandis ha stimato che "la prevista riduzione della produzione di quest'anno farà aumentare i prezzi all'ingrosso e al dettaglio. Questo non rappresenta uno sviluppo positivo per la Grecia, poiché uno degli obiettivi della nostra politica agricola è aumentare il consumo pro capite di castagne. Negli ultimi 5-8 anni, il prezzo del frutto è già fortemente aumentato, mantenendo basso il consumo interno". Per quanto riguarda la qualità del prodotto, Diamandis ha sottolineato che "dipenderà dalle condizioni climatiche fino alla raccolta. In genere, le piogge di settembre, dopo una lunga estate secca, sono una causa importante della spaccatura della frutta a guscio".

Le sfide affrontate dal settore greco delle castagne
Diamandis ha anche fornito un'analisi dettagliata del settore greco delle castagne. Secondo quanto ha dichiarato, "le principali debolezze della coltivazione delle castagne in Grecia sono i frutteti abbandonati e troppo vecchi, oltre alla scarsa trasformazione della frutta a guscio. La Grecia ha bisogno di un piano nazionale e di finanziamenti per la sostituzione, nei prossimi 10 anni, degli alberi a bassa produttività. Questo potrebbe portare a un aumento della produzione nazionale di almeno il 40%. Inoltre, per avviare la trasformazione delle castagne su larga scala, settore necessiterà di nuove varietà adatte a questo processo".

Ci sono anche nuovi problemi che si aggiungono alla lista, che portano i coltivatori greci di castagne a chiedersi se continuare a coltivare castagne o fermarsi. Diamandis ha annoverato tra queste ragioni: "la crisi climatica, il mal dell'inchiostro, la vespa del castagno e il marciume bruno nella frutta a guscio, che preoccupano sia i coltivatori che gli scienziati, che cercano di trovare delle soluzioni".

Per quanto riguarda la lotta contro il cosiddetto mal dell'inchiostro, Diamandis ha dichiarato che si riscontrano risultati positivi derivanti dall'uso del fosfito di potassio, che riduce la perdita di alberi.

C'è anche ottimismo sul rilascio massiccio del Torymus sinensis, un insetto che agisce come agente di controllo biologico della vespa del castagno. "In molte aree si nota un evidente declino della popolazione della vespa, il che non solo aumenta la resa, ma anche il morale dei produttori", ha osservato Diamandis, sottolineando che "sebbene la popolazione di vespe sia in calo, ha comunque un impatto sulla resa nazionale. Il fatto che la popolazione di vespe sia in diminuzione fa sperare che anche l'incidenza del marciume diminuirà di anno in anno".

C'è anche la lotta contro il marciume bruno. "Come in altri Paesi partecipanti a EuroCastanea, l'anno scorso in Grecia il marciume bruno è stato devastante. Quest'anno, a maggio e giugno, i produttori hanno utilizzato fungicidi contenenti il principio attivo Tebuconazolo, secondo il protocollo inviato da un team di esperti basato su Vannini et al. 2021. Siamo ansiosi di analizzare i risultati questo autunno, dopo la raccolta", ha concluso Diamandis.

Per maggiori informazioni
Stephanos Diamandis
Greek Forest Research Institute
+30 69325 84607
[email protected]

Data di pubblicazione: