Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Pioggia ininterrotta da due giorni

Emilia Romagna, campi di nuovo allagati e tanti danni

Il maltempo che sta colpendo in queste ore l'Emilia Romagna e nord delle Marche, così come altre regioni adriatiche, sta creando danni anche ai campi coltivati, oltre che alle abitazioni. Modigliana è uno dei comuni collinari più colpiti, in una zona con intense coltivazioni di kiwi. Ma tutta la fascia collinare e pianeggiante, da Modena a Cattolica (Rimini) sta subendo danni, con l'incubo di una nuova alluvione come quella del maggio 2023.

Marco Lisi è un orticoltore di Gambettola, comune confinante con Cesena (FC). Mercoledì 18 ha scattato queste fotografie e ha commentato: "Alcuni dei miei appezzamenti coltivati sono completamente allagati. Quello delle insalate sembra una risaia, vediamo se riusciamo a fare un'insalata di riso", scherza da buon romagnolo anche di fronte a una brutta situazione.

"Anche la serra dei peperoni si è allagata. Siamo stati colpiti al 50%. In una serra stiamo effettuando prove varietali per una ditta sementiera. Anche le melanzane sono sott'acqua, così come i cetrioli".

"È un lago, è un disastro. Anche quest'anno stiamo pagando un conto salato. Vediamo cosa arriverà nelle prossime ore. Se finisse di piovere nel giro di poche ore, l'acqua drenerebbe senza problemi in quanto la situazione non è grave come lo scorso anno. Però le previsioni sono pessime fino a venerdì" conclude Lisi.

Confagricoltura

A partire da ieri mattina, tutti i tecnici di Confagricoltura Bologna sono in contatto con gli agricoltori associati per analizzare la situazione delle coltivazioni colpite dall'ondata di maltempo che ha investito l'intero territorio. "La situazione è in continua evoluzione, ma l'allerta rossa emessa dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Protezione Civile, valida fino alla mezzanotte del 20 settembre, non ci lascia tranquilli" dichiara il presidente Davide Venturi.

"Oltre ai campi sommersi, che rimarranno allagati per giorni anche dopo la fine del maltempo, c'è il rischio di frane e smottamenti nelle zone collinari e montuose. Ancora una volta, il cambiamento climatico arreca danni significativi all'agricoltura. Ora non possiamo che sperare in una tregua dalla pioggia, almeno in termini di intensità, nelle prossime ore".

Numerose sono le produzioni che hanno subito danni e che continueranno a soffrire a causa delle intense piogge sull'area metropolitana bolognese.

Per quanto riguarda la frutta, "ci saranno probabilmente danni alla susina tardiva di varietà Angeleno - afferma Piergiorgio Lenzarini, presidente della Sezione Ortofrutta di Confagricoltura Bologna - che nei prossimi giorni potrebbe sviluppare muffe a causa dell'eccessiva umidità. Una situazione simile potrebbe verificarsi anche per le pesche tardive ancora da raccogliere, mentre non ci sono particolari problemi per le pere Abate, in gran parte già raccolte, e per i kiwi".

"È ormai chiaro che al territorio servirebbe una manutenzione diversa: capiamo che certi progetti possano richiedere tempo, ma almeno gli interventi ordinari nel frattempo devono essere eseguiti – puntualizza Alberto Mazzoni, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e presidente della Consulta di Forlì – Queste piogge stanno facendo emergere la fragilità del territorio: nelle ultime 24 ore sono già caduti più di 150 ml di pioggia nel forlivese, ci sono canali consorziali in uscita, come a Villagrappa, che stanno allagando strade e campi. In collina, poi, la situazione si sta facendo complessa: si stanno rimettendo in moto gli smottamenti in quelle zone già pesantemente colpite dalle frane nel 2023, qui non sono stati nemmeno riaperti i fossetti, una cosa banale per chi vive in collina, ma fondamentale per gestire precipitazioni di questa intensità".

"Gli agricoltori dovranno mettere in conto nuovo danni: la vendemmia è ancora in corso e le copiose piogge possono causare marcescenze e ritardare le operazioni di raccolta: tra l'altro ci troviamo fuori dalla copertura di garanzia, che parte 20 giorni prima dell'apertura delle cantine. Per alcuni giorni non si riuscirà a entrare in vigneto. C'è poi preoccupazione per le produzioni frutticole autunnali, dai kiwi ai kaki. Purtroppo nelle prossime ore è previsto un intensificarsi delle precipitazioni – conclude Mazzoni – tanto che è stata disposta la chiusura delle scuole, e l'entità dei danni diretti e indiretti è quindi destinata ad aumentare".