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IGP Mazzarrone

Uva da tavola: il clima ha selezionato i grappoli migliori

Una campagna di tutto rispetto, quella dell'uva da tavola, per questo 2024 che sembra volersi concludere con l'ottimismo che l'ha caratterizzata per tutta la sua durata. Unica nota dolente è che la stagione siciliana per questa referenza chiuderà con un anticipo più ampio di quello registrato al suo inizio. Se, infatti, le uve precoci sono arrivate circa 15 giorni prima del solito, la chiusura, prevista per fine ottobre, segna sul calendario un mese di anticipo rispetto alla norma, in cui le ultime raccolte si effettuano anche a dicembre. Senza contare che, fino a una decina di anni fa, le aziende più strutturate riuscivano, clima permettendo, a raccogliere anche a gennaio inoltrato.

Giovanni Raniolo

A determinare la tempistica sono state ovviamente le condizioni meteo di quest'anno, con un inverno 2023/24 piuttosto caldo e asciutto. L'andamento climatico ha inoltre creato una sorta di selezione naturale della qualità del prodotto sulla pianta, favorendo solo i vigneti più moderni e lasciando indietro quelli vetusti la cui produzione, scarsa in qualità e abbondante in quantità, negli anni passati aveva inficiato il mercato delle varietà tradizionali.

Frattanto, nell'aerale dell'uva da tavola di Mazzarrone IGP, le uve apirene sono del tutto terminate e restano quelle con semi quali Italia, Red Globe e Black Pearl che, secondo quanto affermato da Giovanni Raniolo, presidente del consorzio di promozione e tutela "seguono l'andamento positivo riscontrato con le varietà precoci".

"Negli ultimi due anni, le condizioni ambientali – spiega Raniolo – ci hanno aiutato a compiere le necessarie scelte di miglioramento della qualità che non eravamo riusciti a fare negli anni passati. Cioè, lasciando indietro tutti quegli impianti che producevano solo uva di standard medio-basso. I minori volumi disponibili, d'altra parte, hanno generato grappoli dalle caratteristiche organolettiche nettamente superiori. Ne hanno guadagnato l'aspetto visivo, la tenuta in post raccolta e soprattutto il sapore, con un grado Brix alto, come raramente si era visto".

"Non possiamo non dispiacerci per i minori quantitativi – aggiunge il presidente – poiché la domanda è tutt'ora molto frizzante, ma la stagione è destinata a chiudersi per noi entro fine ottobre. Al calo di produzione del 30/40% corrisponde un aumento dei prezzi alla produzione del 25% in media, da inizio anno, con buona soddisfazione per i nostri produttori consorziati. È un buon compromesso perché la bilancia volumi/prezzo come abbiamo visto nel passato pende a favore della remunerazione solo se la qualità è buona. La possibilità per in nostri consorziati di commercializzare con il marchio IGP, nel contesto complessivo, è sempre un valore aggiunto che alza l'asticella del prezzo".

Per maggiori informazioni:
Giovanni Raniolo
Consorzio di Tutela dell'Uva da Tavola di Mazzarrone Igp
+39 335 1033575
[email protected]