Il kiwi Dorì è fra i più precoci e, quest'anno, il meteo ha rimarcato tale caratteristica. "Alla luce di ciò, fra la prima e la seconda settimana di ottobre puntiamo a iniziarne la vendita". Lo afferma Alessandro Zampagna, amministratore delegato di Dorì International e direttore generale di Origine Group, intervenuto il 17-18 settembre a Ricadi (Vibo Valentia) durante la sesta edizione del Dorì Day, il primo organizzato da Dorì International (la joint venture tra Origine Group e gli editor Innovation Fruit e Los Andes Fruit, nata con l'obiettivo dello sviluppo produttivo e commerciale del Dorì).
"Ci siamo prefissati alcuni obiettivi per i prossimi anni: passare da 900 a circa 2000 ettari coltivati, mantenere alto il livello qualitativo così come richiesto dal mercato, aumentare la diffusione e conoscenza del brand, migliorare la rete globale di Dorì".
Alessandro Zampagna amministratore delegato di Dorì International
Al convegno del 17 settembre hanno partecipato quasi 200 tra produttori, tecnici e manager, con un'importante presenza di partner da Francia, Spagna, Portogallo e Australia, e ha visto il collegamento con l'Assessore Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo.
L'evento, coordinato e con divulgazione televisiva da Agrilinea di Sauro Angelini, è stato aperto da Giampaolo Dal Pane, presidente di Dorì International, il quale ha ripercorso insieme ai docenti Andrea Ravaioli e Giorgio Miclet, rispettivamente dell'Università di Bologna e dell'Università di Udine, la storia di questa varietà, che oggi ha raggiunto gli oltre 900 ettari piantati nel mondo.
Un momento del convegno del 17 settembre in Calabria, a Ricadi (Vibo Valentia)
Sono seguite le testimonianze di Jamie Craig, direttore di Dorì Australia, il quale ha mostrato gli investimenti nel suo Paese, del tecnico Fabio Marocchi che ha approfondito le problematiche fitosanitarie del kiwi, e di Tommaso Donati di Unitec.
A sinistra, Giampaolo Dal Pane, presidente di Dorì International
Il 18 settembre si sono svolte le visite alle aziende di Dorì in Calabria, dove i risultati anche quest'anno sono estremamente positivi, grazie anche alla minore necessità di ore di freddo di questa varietà.
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