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Pascual Prats, presidente dell'Asociación Española del Kaki:

"I parassiti come il 'cotonet' rappresenteranno una grande minaccia per i cachi di quest'anno"

La stagione dei cachi Rojo Brillante spagnoli è già iniziata. Tra le settimane 39 e 40, la maggior parte delle aziende dovrebbe commercializzare questo frutto, anche se in volumi limitati.

"Nella settimana 38 è iniziata la raccolta dei primi cachi Rojo Brillante in alcune aziende con coltivazione precoce e, al momento, si stanno raccogliendo i frutti con il colore migliore - spiega Pascual Prats, presidente dell'Asociación Española del Kaki - La prossima settimana ci aspettiamo che circa l'80% delle aziende private abbia cominciato con le vendite".

"È interessante poter 'allungare' la stagione iniziando il prima possibile, ma a condizione che il frutto soddisfi gli standard minimi di qualità, perché la vendita di cachi acerbi non favorisce il consumo", sostiene Prats.

"Come di consueto, per i primi 15 o 20 giorni della stagione i prezzi sono piuttosto alti vista la limitata disponibilità di prodotto, fino a quando l'offerta non inizierà ad aumentare e allora i prezzi si adegueranno", spiega il presidente dell'associazione.

Il clima, generalmente secco, influenzerà la produzione con dimensioni più piccole rispetto alla scorsa stagione. Finora non si sono verificati episodi meteorologici avversi, per cui sono state mantenute le previsioni iniziali di un raccolto di oltre 300mila tonnellate.

Tuttavia, Pascual Prats mette in guardia: "Parassiti come il 'cotonet' (cocciniglia) rappresenteranno una grande minaccia per i cachi quest'anno", e si rammarica che "il settore abbia sempre meno risorse per combattere queste minacce. Stimiamo che il 'cotonet' possa ridurre il raccolto di circa il 10% quest'anno".

Negli ultimi sei anni la superficie dedicata ai cachi si è ridotta di circa il 20% in Spagna, lasciando un potenziale di produzione tra le 340mila e le 350mila tonnellate, ma rimanendo di gran lunga il principale produttore ed esportatore di questo frutto in Europa. "In Italia, Grecia e Turchia la produzione è in aumento, ma non rappresenta ancora una concorrenza significativa per noi", sottolinea Prats.

Per maggiori informazioni:
Asociación Española del Kaki
Calle Hernán Cortés, 4, 1.ª,
46004 Valencia, Spagna
+34 902 920 515
[email protected]
www.aekaki.es

Data di pubblicazione: