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Intervista all'agrometeorologo Luigi Pasotti

Siccità: il rischio è l'impoverimento del suolo

Il G7 di Siracusa è stato anche terreno di dibattito e confronto sui temi caldi della produzione agricola siciliana, che da tempo è caratterizzata da fenomeni fortemente limitanti, come la siccità. A margine di un apposito workshop organizzato sul tema è intervenuto Luigi Pasotti, agrometeorologo del Sias (Servizio informativo agrometeorologico siciliano), il quale ha sottolineato che "una carenza idrica come quella attuale non si registra dal 2002".

Luigi Pasotti

"A differenza di quell'ultima ondata, risalente ormai a più di vent'anni fa – ha aggiunto l'esperto – quella attuale è caratterizzata dalla sovrapposizione di due componenti. Da una parte vi è la carenza di precipitazioni atmosferiche, dall'altra un importante aumento delle temperature. Una combinazione che ha provocato notevoli problemi a diverse produzioni in tutta l'Isola, compresa la frutticoltura e l'agrumicoltura".

"Temperature così alte limitano pure la possibilità di accumulare acqua negli invasi - ha spiegato Pasotti - sottolineando che, proprio per questo, l'agricoltura siciliana avrà a che fare con questi disagi anche quando torneranno le piogge. Con l'elevata evapotraspirazione, infatti, si riduce la quantità di pioggia che i suoli riescono ad assorbire e che permetteva in passato un maggior accumulo di riserve idriche nelle falde e negli invasi. Le precipitazioni totali medie regionali del 2023 sono state inferiori alla norma, sebbene non eccezionali (588 mm), ma il 2° semestre dell'anno ha fatto registrare, nel mese di ottobre, il momento più asciutto della storia meteorologica della Sicilia (analisi dati dal 1921). Le precipitazioni del 2024 risultano meno anomale rispetto al 2° semestre 2023, ma restano insufficienti per ricostituire le riserve idriche dei suoli.

Le conseguenze del cambiamento climatico
"Per quanto riguarda le temperature – ha proseguito l'agrometeorologo - emerge che cambia il numero dei giorni con temperature tipiche delle medie di ogni stagione: si accorcia il periodo invernale, si allunga quello estivo. Cambia anche la data media di inizio/fine delle diverse fasi stagionali. Nonostante i cambiamenti in atto, non è corretto parlare di tropicalizzazione: fenomeni di freddo estremo continuano a essere possibili, pur con frequenza minore, ostacolando un acclimatamento totale di piante/animali evolute in ambiente tropicale; inoltre le ondate di caldo estremo sono spesso accompagnate da valori di umidità relativa tipici più del clima desertico che del clima estremo (luglio 2023)".

"Uno studio internazionale ha analizzato le cause dell'impatto della siccità 2024 in Sicilia e Sardegna utilizzando le analisi meteo ERA5 e l'indice combinato di siccità ed evapotraspirazione SPEI – ha concluso Pasotti - Il SIAS è stato coinvolto nell'analisi dei risultati. Lo studio ha evidenziato come l'aumento delle temperature causato dal cambiamento climatico di origine antropogenica abbia aggravato significativamente l'impatto della scarsità delle piogge. Altresì, si è evidenziato come i livelli di umidità media del suolo registrati dall'ottobre 2023 al maggio 2024 in Sicilia (dati Copernicus) siano stati eccezionalmente inferiori ai livelli registrati nei 30 anni precedenti (a partire dal 1995). Tutti fenomeni che contribuisco alla perdita delle sostanze nutritive del suolo. Evenienza quest'ultima che apre un nuovo, problematico, fronte con cui i produttori ortofrutticoli e non solo dovranno confrontarsi".

Per maggiori informazioni:
SIAS - Servizio Informatico
Agrometeorologico Siciliano
Luigi Pasotti
[email protected]