In molti mercati è ancora possibile trovare le arance provenienti dal Sudafrica, ma l'arrivo del clima invernale in tutto il Paese e i prezzi locali elevati del succo hanno causato una riduzione dei volumi di esportazione. A causa del maltempo si prevede che la carenza di arance da succo riscontrata in Brasile continui. Il prezzo elevato del succo d'arancia in Sudafrica dovrebbe protrarsi ancora per qualche stagione, dando ai coltivatori la possibilità di ottenere un buon reddito senza costi di spedizione e imballaggio. La crisi del Mar Rosso probabilmente persisterà anche a dicembre, quando l'Egitto inizierà la nuova stagione. I coltivatori e gli esportatori prevedono che la crisi influenzerà anche la prossima campagna. Per gli esportatori egiziani, da un punto di vista dei prezzi, è essenziale una riduzione dei volumi.
In Nord America la raccolta delle arance nazionali sta entrando nel vivo. In alcuni agrumeti della Florida è cominciata la raccolta anticipata delle arance, anche se il raccolto principale non sarà pronto prima della metà di ottobre. La resa è un po' in calo, anche se si prevede molta frutta per il mercato del fresco. Il Texas sarà pronto con la sua produzione tra tre o quattro settimane, così come il Messico. Il mercato cinese ha bisogno di una fascia di prezzo ragionevole per incrementare i volumi di arance sudafricane, con arrivi che attualmente sono solo al 60% rispetto a quelli registrati nello stesso periodo dell'anno scorso. I coltivatori e gli esportatori di arance in Argentina hanno avuto un'annata generalmente favorevole, a differenza dell'anno scorso quando i prezzi non furono adeguati.
A causa della mancanza di precipitazioni, in questa stagione l'offerta di agrumi siciliani non può essere garantita. In generale, per quest'anno si preannuncia una campagna di produzione molto difficile. Attualmente nei principali mercati all'ingrosso italiani sono presenti solo le arance di origine sudafricana. In Germania la domanda di agrumi d'oltremare, soprattutto di arance, è stata finora sorprendentemente bassa. In Francia la fornitura di arance sul mercato è carente. Questa situazione è destinata a protrarsi fino all'inizio della stagione spagnola, che avverrà a metà ottobre. Per la stagione 2024/25 si prevede una certa ripresa della produzione di arance in Spagna. La produzione di mandarini sarà inferiore a quella dell'anno precedente. La riduzione dell'offerta dall'emisfero meridionale fa prevedere un inizio interessante per la campagna spagnola delle arance. Il settore agrumicolo spagnolo ha già promosso gli acquisti nei campi a partire da fine agosto e inizio settembre per le prime arance Navelina con prezzi più alti. Le minori importazioni di arance nei Paesi Bassi, soprattutto dal Sudafrica, non hanno portato a un'impennata significativa dei prezzi.
Sudafrica: l'impatto del clima e gli alti prezzi locali del succo hanno portato a una riduzione delle esportazioni
Le ultime Valencia sudafricane sono in fase di spedizione. Le condizioni meteorologiche hanno giocato un ruolo fondamentale: piogge fuori stagione e inondazioni nel Capo, un inverno caldo e spaccature dei frutti nel Capo Orientale, oltre al freddo devastante nel nord, hanno determinato una riduzione dei volumi di esportazione. Questi fattori hanno portato a un costante adeguamento al ribasso delle stime di esportazione: per quanto riguarda le Valencia, la stima iniziale di 58,3 milioni di cartoni da 15 kg è ora di 49,1 milioni di cartoni, mentre l'ultima stima per le Navel è di 24,4 milioni di cartoni.
Il prezzo elevato del succo d'arancia è stata una sorpresa. "Se un anno fa mi aveste detto che il prezzo del succo d'arancia sarebbe stato così alto, non ci avrei mai creduto", afferma un coltivatore, sottolineando che il ritardo nella colorazione dovuto al clima ha complicato la raccolta. "La qualità interna era in anticipo di due settimane e quella esterna in ritardo di due settimane, per cui quando abbiamo potuto raccogliere i frutti erano già troppo maturi e molte arance verdi sono state semplicemente destinate alla spremitura".
Il prezzo insolitamente alto del succo d'arancia ha fornito alle esportazioni di arance un prezzo minimo che gli acquirenti d'oltremare hanno dovuto rispettare, innalzando le quotazioni delle arance, perché molti agricoltori hanno deciso di destinare le arance alle fabbriche di succo locali, evitando così i costi di imballaggio e spedizione. Di conseguenza, alcuni esportatori hanno riferito di aver avuto difficoltà a ottenere un numero sufficiente di arance da esportare in questa stagione.
Si prevede che questa dinamica continuerà almeno per i prossimi anni, man mano che l'industria mondiale si adeguerà alla minore offerta di arance brasiliane. Sono state costruite molte celle refrigerate per soddisfare i requisiti dei protocolli europei: in passato le arance passavano due o tre giorni in cella. Ora la permanenza è salita ad almeno cinque giorni, rallentando il flusso di frutta.
Egitto: la crisi del Mar Rosso persisterà nella nuova stagione che comincerà a dicembre
Le arance egiziane sono attese per dicembre. La crisi del Mar Rosso, che ha cambiato il corso della stagione precedente, persiste. I coltivatori e gli esportatori prevedono che anche la prossima campagna sarà influenzata da questa crisi. Un esportatore afferma: "La crisi non si risolverà né politicamente né pacificamente".
Dal punto di vista dei prezzi, per gli esportatori egiziani è essenziale una riduzione dei volumi per il successo della prossima stagione. Ricordiamo che nella precedente i prezzi erano scesi bruscamente a causa della produzione eccessiva e dell'eccesso di offerta in Europa, mentre le arance non riuscivano a raggiungere l'Asia a causa della crisi del Mar Rosso. Tuttavia, se da un lato i coltivatori si rendono conto che il controllo dei volumi è essenziale, dall'altro le decisioni individuali e decentralizzate di impiantare non seguono necessariamente l'esempio.
Gli esportatori si preoccupano anche per le condizioni di pagamento svantaggiose derivanti dall'eccesso di offerta in Europa. Un esportatore afferma: "Nei Paesi Bassi, ad esempio, ritengo che i pagamenti delle commissioni siano aumentati di almeno il 40%. I nostri termini di pagamento sono passati dall'80-20% al 50-50%. I prezzi sono diminuiti in media del 25%".
Gli esportatori egiziani devono far fronte a un forte aumento dei costi di imballaggio, dovuto a una riforma monetaria attuata quest'anno dal governo. Un altro esportatore afferma: "I costi di imballaggio hanno raggiunto il record la scorsa stagione a causa della carenza di materiali a livello globale, aggravata dalle fluttuazioni dei tassi di cambio".
Sul fronte della produzione le condizioni sono piuttosto favorevoli per la prossima stagione. Un esportatore riferisce: "Le condizioni climatiche sono state relativamente favorevoli, contribuendo a una qualità particolarmente elevata degli agrumi di quest'anno".
Le prospettive della domanda sono positive, nonostante tutti questi problemi. La crisi ha spinto gli operatori egiziani a diversificare i mercati, con un conseguente aumento dei volumi destinati a Nord America, America Latina e Africa. Un esportatore afferma: "Gli agrumi egiziani continuano a beneficiare della forte domanda globale e i risultati positivi dei nostri sforzi di diversificazione del mercato nella scorsa stagione rafforzano la nostra fiducia in una forte domanda per la prossima stagione. Questo ottimismo è ulteriormente rafforzato dagli attuali prezzi di mercato, dato che i primi contratti per gli agrumi egiziani sono paragonabili ai livelli pre-crisi del Mar Rosso".
Nord America: comincia la raccolta
In alcuni agrumeti della Florida è iniziata la raccolta anticipata delle arance, anche se il raccolto principale non sarà pronto prima della metà di ottobre. La resa è leggermente in calo, anche se si prevede un'abbondante quantità di frutta per il mercato del fresco. Nel complesso i volumi di raccolto destinati alla spremitura saranno leggermente inferiori. I livelli di Brix e il contenuto di succo sono in aumento. I prezzi saranno leggermente più alti rispetto all'anno scorso.
In California la qualità delle arance Navel è eccezionale, con un miglioramento significativo rispetto all'anno scorso, quando il settore ha sofferto per i danni da tripidi. I livelli Brix più elevati del normale dovrebbero portare a un inizio anticipato della stagione. Recentemente l'USDA ha pubblicato la stima del raccolto di arance Navel in California per la campagna 2024/25, che prevede un aumento del 2% rispetto al raccolto precedente.
Il Texas sarà pronto con la sua produzione tra tre o quattro settimane, così come il Messico. Per quanto riguarda le importazioni, l'offerta è stata limitata per le arance provenienti dal Cile e dal Sudafrica. Le arance Navel continuano ad arrivare e la transizione verso le Midknight Valencia è iniziata. I prezzi sono adeguati per la frutta disponibile al di fuori dei programmi. Le importazioni termineranno probabilmente entro la fine di ottobre.
Cina: il mercato ha bisogno di una fascia di prezzo ragionevole per incrementare i volumi di prodotto sudafricano
Le prime arance Cambria sudafricane sono arrivate sul mercato cinese nella settimana 28, con 2-3 settimane di ritardo rispetto a quanto previsto. Finora i volumi in arrivo sono rimasti modesti e i prezzi sono più alti rispetto al passato. In generale, le arance sudafricane hanno avuto prezzi elevati dall'inizio della campagna a causa degli arrivi limitati. Ad oggi il volume degli arrivi è pari solo al 60% dello stesso periodo dell'anno scorso.
Tale riduzione è dovuta sia alle condizioni climatiche sia alle dinamiche di mercato. Due importanti regioni di coltivazione nel nord del Sudafrica hanno registrato basse temperature, con conseguenti danni da gelo e una riduzione del 10-20% della produzione di arance rispetto allo scorso anno. La maggior parte delle arance destinate al mercato cinese, comprese le arance Cambria, proviene da queste regioni settentrionali.
Inoltre, la carenza di succo d'arancia a livello mondiale ha portato a prezzi più alti da parte delle fabbriche di succo locali in Sudafrica, attirando molti coltivatori. Anche la forte domanda europea, che offre prezzi migliori, ha spostato le priorità di esportazione. Al contrario, i rendimenti del mercato cinese sono diminuiti negli ultimi anni, rendendo i fornitori più inclini a esportare in Europa, Medio Oriente, Russia e Canada, mentre l'entusiasmo per le spedizioni in Cina e in Estremo Oriente si è ridotto.
Tuttavia, il mercato cinese rimane una priorità per le varietà premium come Cambria, Witkrans, Rustenburg e Midknight, che sono molto richieste grazie alla preferenza del mercato per le arance sudafricane di alta qualità.
Per quanto riguarda le arance Cambria, la qualità e la buccia arrivate finora sul mercato sono inferiori alle aspettative. Problemi come macchie verdi, il basso contenuto zuccherino e il sapore scadente rispetto agli anni precedenti hanno influito sulle vendite.
Argentina: prezzi generalmente migliori e domanda positiva
In Argentina i coltivatori e gli esportatori di arance hanno avuto un'annata generalmente favorevole in questa stagione, a differenza dell'anno scorso quando i prezzi non furono adeguati. L'anno scorso, inoltre, si sono dovuti affrontare molti problemi interni che hanno avuto un impatto sulla valuta, con un'inflazione del 100%. Un coltivatore ed esportatore ha osservato: "I prezzi in generale sono buoni e la domanda è alta per entrambi i tipi di confezioni che produciamo, ovvero cassette da 15 kg e bins in cartone da 550 kg. I mercati accettano tutte le qualità e quasi tutti i formati, il che è molto efficiente per i coltivatori in quanto quasi tutti i frutti vengono accettati ed esportati".
Alla stagione dei mandarini mancano solo poche settimane. Un esportatore ha notato che la campagna è stata un po' più breve del solito a causa del clima. "Abbiamo programmi di lunga durata fino alla fine dell'anno, quando l'Egitto e l'emisfero settentrionale inizieranno con maggiori volumi e prezzi competitivi".
Italia: la mancanza di piogge mette a rischio produzioni e sopravvivenza degli agrumeti siciliani
La situazione della produzione agrumicola non è delle più semplici e quest'anno le forniture non possono essere garantite come di consueto. In Sicilia, in particolare nella zona di Catania, non piove da molti mesi (con i dovuti distinguo). L'anno scorso non ha quasi neanche nevicato e ciò non ha permesso di formare le riserve idriche per le falde acquifere del territorio.
"In generale, quest'anno si prospetta una campagna produttiva molto difficile. La quasi assenza delle precipitazioni per molti produttori della Piana di Catania mette a rischio non solo le produzioni, ma addirittura la sopravvivenza degli agrumeti. Solo le aziende strutturate, capaci cioè di provvedere regolarmente alle irrigazioni, avranno una fruttificazione di qualità congrua alla commercializzazione dell'arancia bionda e pigmentata. La produzione siciliana non è ovviamente tutta a rischio, perché in altri areali dell'Isola le piogge si sono viste, ma la riduzione di merce si avvertirà sui mercati. Quello che sarà praticamente uguale per tutte le arance siciliane, sono i calibri in prevalenza piccoli. La campagna con le prime arance Navel inizierà da metà ottobre in poi, se il clima lo permetterà, altrimenti ai primi di novembre" riferiscono da un'organizzazione di produttori.
Nei principali mercati all'ingrosso italiani, al momento si segnala la sola presenza di arance di origine sudafricana: Navelina a un prezzo prevalente di 1,35 euro/kg, Navel Late e Valencia Late a 1,45-1,55-1,65 euro/kg, con tendenza al ribasso.
Secondo i dati di GfK Consumer Panel Services, le famiglie italiane che hanno acquistato arance sono circa il 70%. Il dato è stato praticamente stabile negli ultimi due anni, terminanti a luglio 2024. Seppur presenti sugli scaffali in tutti i mesi dell'anno, le arance superano i 10 milioni di acquirenti nei mesi invernali (da dicembre fino a marzo). Il fattore Bio potrebbe essere un driver di crescita da valutare per sviluppare questo mercato, considerando che la penetrazione ancora non raggiunge il 20% e che gli acquirenti italiani sono sempre interessati a benessere e sostenibilità.
Germania: la domanda di agrumi d'oltremare è stata finora sorprendentemente bassa
Le varietà Navel e Valencia Late dal Sudafrica stanno attualmente dominando la scena in Germania. Ad eccezione della Valencia Late nella calibrazione 7/8, i prezzi per tutte le varietà e le qualità sono inferiori al livello dell'anno precedente. Durante i mesi estivi i grossisti tedeschi hanno offerto soprattutto arance dell'emisfero meridionale. Sono stati offerti soprattutto prodotti provenienti da Sudafrica, Zimbabwe e Argentina. "La domanda di agrumi d'oltremare, in particolare di arance, è stata finora sorprendentemente bassa. Da questo punto di vista, è stata una campagna piuttosto faticosa", conclude un grossista.
Francia: mercato poco rifornito
In un momento in cui sono disponibili pochissime origini, il mercato delle arance da consumo fresco è attualmente carente in Francia. Questa situazione è destinata a protrarsi fino all'inizio della stagione spagnola, che partirà a metà ottobre. L'origine sudafricana è ora praticamente l'unica presente sul mercato. È una campagna molto difficile a causa di tutta una serie di fattori. C'è stato un leggero calo dei volumi rispetto all'anno precedente e molti ritardi causati dall'interruzione della logistica e delle spedizioni.
L'offerta è ancora più limitata a causa della forte concorrenza dei mercati asiatici. I produttori preferiscono inviare le loro merci ai mercati asiatici, che sono vivaci ed è più facile esportarvi. L'Europa non è la loro priorità. Di conseguenza, i prodotti disponibili sul mercato francese sono molto pochi.
Spagna: si prevede una certa ripresa nella produzione
Per la campagna 2024/25 si prevede una certa ripresa nella produzione spagnola di arance, soprattutto in Andalusia, la principale area di produzione di questo agrume in Spagna, che nelle campagne precedenti è crollata di oltre il 50% a causa degli effetti della siccità nella valle del Guadalquivir. D'altra parte, la produzione di mandarini sarà inferiore a quella dell'anno precedente, come anche per il limone, mentre la produzione di pompelmo rimarrà invariata.
In particolare, si prevedono 2,975 milioni di tonnellate di arance, l'8,8% (242.500 tonnellate) in più rispetto alla scorsa stagione, ma l'8,2% al di sotto della media (-266mila tonnellate). Come al solito, questo agrume sarà quello con la produzione più elevata, con il 51% del volume totale. Il 72% delle arance prodotte in Spagna sono varietà del gruppo Navel.
È a partire dalla fine di settembre che la domanda di agrumi inizia a risvegliarsi maggiormente dopo l'inizio del periodo scolastico, periodo in cui si prevede un'offerta sensibilmente inferiore di prodotti d'oltremare. Quest'anno, però, la disponibilità e la qualità degli agrumi dell'emisfero meridionale, soprattutto quelli provenienti dal Sudafrica, sono state notevolmente influenzate dalle avversità climatiche. Inoltre, le industrie locali di trasformazione degli agrumi hanno pagato prezzi molto buoni per i frutti, il che ha portato a una minore esportazione.
Questa situazione fa prevedere un inizio interessante per la campagna delle arance. Infatti, la consapevolezza di questa situazione nel settore agrumicolo spagnolo aveva già spinto gli acquisti nei campi a partire da fine agosto e inizio settembre per le prime arance Navelina, che avevano già un prezzo nei campi più alto rispetto all'inizio della campagna precedente e per le quali si prevede un raccolto anticipato. Situazioni come questa portano a un mercato di compravendita degli agrumi più speculativo, come è successo nella campagna 2023/24. Le prime arance spagnole arriveranno a ottobre.
Paesi Bassi: la diminuzione delle importazioni non porta a un'impennata significativa dei prezzi
Con l'avvicinarsi della scadenza del dazio del 15 ottobre le esportazioni di arance sudafricane in Europa stanno entrando nella fase finale. "Il mercato è abbastanza calmo, ma sta procedendo in modo costante. Abbiamo a che fare con un livello di prezzi molto piatto. Prezzi tra 15,50 e 18 euro sono storicamente molto buoni, ma data la ristrettezza dell'offerta, ci aspettavamo che i livelli salissero ulteriormente. A quanto pare, i prezzi elevati stanno facendo diminuire i consumi", osserva un importatore olandese.
Egli attribuisce la diminuzione del 25% dell'offerta a diversi fattori. "Innanzitutto stiamo affrontando prezzi elevati sul mercato del succo. Questo permette ai coltivatori di vendere i loro agrumi a un buon prezzo, senza troppi rischi, agli impianti di trasformazione. Di conseguenza, tutti i frutti di categoria II e quelli fuori calibro vengono destinati direttamente all'industria di trasformazione. Inoltre, molti frutteti sono stati inseriti nella lista nera, quest'anno o l'anno scorso, a causa della macchia nera degli agrumi, che li esclude dall'esportazione in Europa. Inoltre, questa fitopatia viene ancora intercettata nei campi e nei centri di imballaggio. Questo comporta un numero relativamente basso di intercettazioni, ma è una delle ragioni della riduzione delle esportazioni di frutta in Europa".
"Inoltre, a Citrusdal, zona di produzione tardiva, si sono verificate forti piogge sia qualche mese fa che di recente. Ciò ha portato a frutti non più adatti all'esportazione o che non possono essere raccolti. Di solito, a fine stagione si assiste a un'impennata dei calibri più piccoli, ma questa volta non prevedo un'impennata dell'ultimo minuto".