"Le richieste sono tante, ma la disponibilità di radicchio precoce è poca. I motivi sono da ricercare nelle condizioni meteo degli ultimi mesi. La campagna quindi ora è in una fase delicata". Lo afferma Cristiana Furiani, titolare di Geofur, azienda veneta specializzata nelle coltivazione e commercializzazione delle varie tipologie di radicchio.
Cristiana Furiani in una foto d'archivio
"Nel mercato si registra un buco produttivo - precisa - in quanto i trapianti estivi hanno dovuto fare i conti con temperature altissime. Pur nella situazione complicata in cui ci troviamo, noi ci riteniamo fortunati, perché siamo riusciti a gestire nel migliore dei modi le produzioni e oggi riusciamo a soddisfare buona parte delle richieste dei nostri clienti. Ma è chiaro che non è semplice".
Le forti escursioni termiche fra giorno e notte delle ultime due settimane sta aiutando la qualità. "Il colore dei radicchi è davvero brillante, il meglio che ci si potrebbe aspettare. Le rese in peso, invece, sono piuttosto basse ed è questo l'aspetto che penalizza le produzioni".
Rispetto ai prezzi, questi sono molto alti per il periodo, una situazione determinata appunto dalla mancanza di prodotto. "Sui radicchi medi e tardivi è difficile fare previsioni - conclude Cristiana Furiani - anche se la speranza è che la situazione migliori nettamente, specie dal punto di vista quantitativo".
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