Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Consorzio Uva di Canicattì IGP

Imbrunimento dell'uva Italia. No al declassamento del prodotto

Nel giro di poche settimane si è passati da un prezzo di 0,60 euro/kg a 1,30. Quest'ultima è la quotazione attuale dell'uva Italia alla produzione e ciò farebbe pensare che il comparto sia al rialzo. Invece non è del tutto così, perché parte del prodotto sulla pianta è fortemente interessato dall'imbrunimento della buccia.

Marsello Lo Sardo

Si tratta della presenza di macchie sulla buccia, dovuta a una concentrazione zuccherina elevata che si associa alle alte temperature: una fisiopatia che si evidenzia con macchioline minuscole che, al contrario di quel che possa sembrare, sono garanzia di una dolcezza incredibile, come dicono gli esperti.

Uva Italia interessata da imbrunimento

A intervenire sulla questione è Marsello Lo Sardo, presidente del Consorzio di tutela e promozione dell'uva da tavola di Canicattì IGP, il quale parla "non tanto di un difetto della merce, ma di una vera e propria caratteristica della varietà Italia".

Uva Italia interessata da imbrunimento

"Le macchioline si formano in concomitanza di temperature alte e condizioni ambientali siccitose - afferma Lo Sardo - condizioni climatiche che alle nostre latitudini, con i cambiamenti in atto, sono del tutto assimilabili alla normalità, ormai. Non bisogna quindi pensare a un prodotto ammalorato, o in fase di marcescenza, ma a una condizione distintiva della varietà Italia".

"Si fa tanto parlare di spreco alimentare e di educazione al cibo sano - continua il presidente - Purtroppo però alcuni addetti al controllo qualità delle GDO assimilano il prodotto interessato da imbrunimento a uno scarto. Un atteggiamento incomprensibile, giacché è solo l'aspetto esterno che cambia, mentre il prodotto è integro e, anzi, molto più dolce del solito. Si potrebbe dire che l'uva Italia in queste condizioni sia da veri intenditori. E infatti, alcune altre GDO non pongono alcun problema. Il grado Brix di queste uve raggiunge e supera facilmente quota 23/24, con un sapore e retrogusto davvero eccezionali. Certo la buccia dell'acino ha un colore giallo che vira sul marrone, di una tonalità che definiamo zucchero da canna, ma il prodotto è integro".

"I punti vendita dovrebbero investire, con noi al loro fianco, nell'educazione alimentare dei consumatori - conclude Lo Sardo - Perché è un controsenso parlare tanto di sostenibilità quando per un fatto puramente visivo poi la merce si butta via. Perché dovremmo sprecare del buon cibo? La nostra è un'uva coltivata con il massimo del rispetto per l'ambiente e per la sicurezza alimentare. A cosa servono le campagne di comunicazione sugli sprechi, se non si ha rispetto per un prodotto come il nostro anche in queste condizioni?".

Frattanto il Consorzio, presente al G7 di Siracusa assieme al Lyons Club di Canicattì, si è fatto promotore - come ogni anno - di una campagna di beneficenza, regalando l'uva a marchio ai bisognosi.

Per maggiori informazioni:
Marsello Lo Sardo
Consorzio per la Tutela e la
Promozione dell'uva da tavola
di Canicattì I.G.P.
92024 Canicattì (AG) - Italia
+39 338 290 2558
[email protected]