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Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, al convegno di Demeter Italia

"La biodinamica aveva intuito l'importanza della complessità ben 100 anni fa"

"Il nostro slogan, 'We Are Nature', riflette il profondo legame che ci unisce alla terra. La biodinamica aveva già intuito, 100 anni fa, che l'agricoltura è parte di un sistema complesso, dove ogni azione umana influisce su un equilibrio più ampio. Oggi, è evidente che sarà la natura a salvarci, se sapremo trattarla bene".

Così Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, in occasione del convegno "L'agricoltura che coltiva benessere: da 100 anni la biodinamica rigenera la terra e nutre la salute", organizzato da Demeter Italia in collaborazione con Slow Food per festeggiare il centenario dell'agricoltura biodinamica. Oltre 200 persone hanno seguito con attenzione l'evento, tenutosi a Torino, il 27 settembre, a Terra Madre-Salone del gusto 2024.


Oltre 200 persone hanno partecipato al confronto sull'agricoltura che traccia il futuro (Foto: Piero Di Stefano)

Nappini ha anche sottolineato come il modello industriale abbia fallito, aprendo la strada a una necessità urgente di ripensare il nostro rapporto con la terra e con il cibo. "La biodinamica aveva intuito e raccontato la complessità dell'esistente ben 100 anni fa. Questo è il senso dell'amicizia con Demeter e della mia partecipazione al centenario dell'agricoltura biodinamica. L'accoglienza della complessità, del considerare le azioni umane - dalla formazione pedagogica all'agricoltura, fino al consumo del cibo - è qualcosa che incide e fa parte del nostro percorso di coscienza. L'appartenenza a un cosmo, che è più grande di noi e ci include, è un'idea molto moderna, che 100 anni fa precorreva di gran lunga i tempi. Oggi i tempi sono maturi per proporre questo modello nelle sedi più istituzionali con la concretezza che è giusto gli venga riconosciuta".


Enrico Amico, presidente di Demeter Italia e Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia (Foto: Piero Di Stefano)

"Abbiamo scelto di festeggiare i 100 anni di Demeter a Terra Madre perché condividiamo con Slow Food gli stessi valori di rispetto per la terra e attenzione alla qualità del cibo. L'agricoltura biodinamica rappresenta una delle risposte più concrete e allo stesso tempo ambiziose alle sfide del nostro presente", ha affermato Enrico Amico, presidente di Demeter Italia, il quale ha specificato come l'agricoltura biodinamica rappresenti il futuro e sia in grado di avviare un percorso culturale per tutelare il vivente. "Cento anni fa, la biodinamica è nata da un'esigenza di qualità. Un gruppo di agricoltori, resosi conto che il modello agricolo chimico non garantiva la qualità del cibo, ha trovato in Steiner un'alternativa. Da lì sono nate le conferenze che hanno dato vita alla biodinamica, il primo movimento agroecologico a livello internazionale".


I festeggiamenti per i 100 anni di biodinamica (Foto: Piero Di Stefano)

Moderato da Anna Prandoni, scrittrice e direttrice di Linkiesta Gastronomika, il convegno ha visto gli interventi di Piero Bevilacqua, scrittore e saggista, il quale ha posto l'accento sull'approccio olistico e sostenibile dell'agricoltura biodinamica e di Sergio Maria Francardo, medico antroposofo, il quale ha testimoniato gli effetti benefici del cibo biodinamico sulla salute umana e ha evidenziato l'importanza del benessere animale.

"Steiner aveva già delineato il concetto di economia circolare molto prima che diventasse un tema di attualità. L'agricoltura biodinamica non solo rispetta la natura, ma è in grado di restituirle ciò che le è stato sottratto", ha dichiarato Bevilacqua. Il suo contributo si è inoltre concentrato anche su pratiche come l'uso del compost e del cornoletame, che vengono spesso sottovalutate dagli agricoltori convenzionali.


Folta partecipazione all'evento (Foto: Piero Di Stefano)

Un altro intervento significativo è stato quello di Helmy Abouleish, presidente di Sekem in Egitto, progetto nato da un'idea di suo padre Ibrahim con l'obiettivo di trasformare un pezzo di deserto in un'oasi biodinamica. "Siamo partiti con l'idea che il nostro metodo non solo avrebbe rigenerato il terreno, ma avrebbe anche creato un modello economicamente sostenibile, capace di far fronte ai cambiamenti climatici".

Oggi, Sekem è una realtà consolidata che non solo soddisfa i bisogni locali, ma contribuisce al fabbisogno alimentare dei Paesi europei, dimostrando come la biodinamica possa essere una soluzione concreta e applicabile su larga scala. "Sekem ha dimostrato come un futuro sostenibile sia possibile, integrando in modo equilibrato società, economia, cultura e ambiente - ha spiegato Abouleish - Questo modello è un esempio di come l'agricoltura biodinamica possa contribuire a un futuro migliore".

Per maggiori informazioni: www.demeter.it