La maggior parte delle nocciole del mondo proviene da una catena montuosa costiera in Turchia, un Paese che domina la fornitura globale con oltre il 72% della produzione. In particolare, la regione del Mar Nero orientale, con al centro Giresun, contribuisce per circa il 60% di tale quota. Il legame di questa zona con la coltivazione di nocciole risale a millenni fa, con riferimenti anche da parte di storici antichi come Erodoto, e serve i mercati europei sin dal 1400.
A Giresun, la tradizione della coltivazione delle nocciole è stata prevalentemente portata avanti dalle donne. Queste non solo hanno svolto un ruolo fondamentale nella coltivazione, ma sono sempre più centrali anche nel settore commerciale, producendo e vendendo prodotti a base di nocciole. Tale sviluppo è testimoniato da aziende come Home of the Hazelnut, che punta a dare potere alle donne locali nel settore. Secondo Sayari Sungur, una co-fondatrice, le donne trasformano l'80% dei prodotti a base di nocciole nella regione, sottolineando il loro ruolo sia come coltivatrici che come decisori.
Tuttavia, il settore deve affrontare le sfide del cambiamento climatico, insieme all'aumento dell'umidità e dei parassiti che minacciano le colture di nocciole. Sebahat K Ozman-Sullivan, una scienziata locale nel campo della protezione delle piante, evidenzia queste nuove minacce, sottolineando la difficoltà nella gestione di parassiti e malattie emergenti aggravate dai cambiamenti climatici. Nonostante questi ostacoli, la dedizione della comunità nel preservare il loro patrimonio di nocciole rimane forte, con un focus sulle pratiche sostenibili per garantire la longevità della loro tradizione.
Fonte: BBC