Arrivano sempre più responsi positivi dai campi sul progetto Candine®, l'innovativa mela club di Apofruit che oggi conta già 200 ettari messi a terra in diverse regioni italiane, ma che in prospettiva può arrivare ad aumentare sensibilmente le superfici.
A fare il punto della situazione è Ernesto Fornari, direttore generale di Apofruit, all'indomani di due Candine Days, svoltisi in provincia di Trento e di Rovigo, rispettivamente presso le aziende Bottura Giuseppe e Figli alla quinta foglia, e "Crema Andrea e Lucio" di Giacciano con Baruchella, alla terza foglia. "Pochi anni fa quello di Candine era solo un progetto sulla carta, seppur molto promettente – spiega Fornari – ma oggi lo possiamo confermare: tra le innumerevoli varietà presenti oggi sul mercato, questa mela ha davvero caratteristiche eccezionali, che la candidano a un futuro molto dinamico".
Candine, infatti, offre al produttore diverse caratteristiche ottimali, come il periodo di raccolta a partire a partire da metà settembre, una buona resistenza alla ticchiolatura, un'ottima pezzatura e un'elevata percentuale di prodotto di prima qualità, che si attesta in media all'80%, rispetto al 50% della Fuji, di cui è una discendente.
La varietà, inoltre, non presenta alternanza nella produttività e i suoi frutti si distinguono per un'elevata brillantezza. Oltre alle sue qualità in campo, Candine è apprezzata dal consumatore per sua la croccantezza, la dolcezza, la succosità e l'aromaticità, unite a una notevole shelf life.
"Ciò che rende unica questa mela, e che ne fa un progetto molto valido anche in ottica futura, sono le sue qualità intrinseche anche nel post raccolta – aggiunge Fornari – Rispetto a molte altre cultivar, infatti, è pronta per il consumo appena colta dalla pianta, e non necessita quindi di essere affinata in frigorifero. Inoltre, se correttamente conservata, può essere commercializzata fino a maggio".
"Insomma, quello che sembrava un buon progetto, e che oggi conta già 200 ettari in diverse zone d'Italia – adattandosi perfettamente a vari ambienti, dalla pianura alla montagna – sta rivelando risultati ben oltre le nostre aspettative. Molti produttori, soci della nostra OP e non solo, hanno potuto constatarlo durante i recenti Candine Days, visitando impianti alla terza e alla quinta foglia" conclude Fornari.
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