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Stefan Spanjaard, Agrovision Europe:

"Difficile recupero per la fornitura di piccoli frutti dopo un anno da El Niño"

Dopo la drastica riduzione della fornitura di piccoli frutti dal Perù dell'anno scorso, gli effetti di El Niño si fanno ancora sentire quest'anno. "È interessante notare che le aree colpite quest'anno sembrano differire da quelle dell'anno precedente. Infatti, l'anno scorso, la regione settentrionale di Lambayeque, dove abbiamo le nostre coltivazioni, è stata quella maggiormente colpita. Quest'anno, le aree di produzione di Piura, Lima e Ica sono le più colpite, mentre anche La Libertad è in difficoltà", spiega Stefan Spanjaard della Agrovision Europe. "I nostri dati sulle esportazioni mostrano chiaramente queste differenze a livello di regioni. Le nostre esportazioni dal Perù settentrionale sono aumentate dell'80% quest'anno, mentre quelle da altre regioni sono inferiori rispetto al 2023".

"Molti davano per scontato che, una volta passato El Niño, la fornitura avrebbe recuperato rapidamente, ma la natura ci ha mostrato il contrario. I nostri responsabili tecnici hanno chiarito che le conseguenze erano prevedibili, anche se è sempre difficile capire come si manifesteranno. Le differenze tra le temperature diurne e notturne rimangono estremamente basse nelle aree più colpite, il che conferisce a Lambayeque un netto vantaggio. In particolare, la varietà di mirtilli Ventura sembra maturare più lentamente. Non mi sorprenderebbe se le previsioni per le prossime settimane venissero nuovamente riviste al ribasso e parte del volume pianificato non si concretizzasse", osserva Stefan.

"Il raccolto di piccoli frutti ha dovuto affrontare sfide significative anche in Sudafrica. Sia la regione del Capo Occidentale che quella del Limpopo non stanno producendo i volumi previsti. Ciò ha messo sotto pressione il Regno Unito e diversi rivenditori europei che si riforniscono abitualmente di prodotti sudafricani", continua Stefan. "Di conseguenza, i prezzi di mercato rimangono elevati. I prezzi giornalieri in particolare, sono storicamente e incredibilmente elevati. Per le varietà premium di Sekoya che arrivano in Europa, i prezzi variano da 15 a 16 euro/kg. Anche le varietà standard hanno quotazioni molto alte. Nelle nostre recenti visite ai punti vendita, abbiamo spesso visto gli scaffali vuoti. Tuttavia, il nostro volume disponibile continua a crescere. Con l'aumento della domanda, ci concentriamo sull'ottimizzare la distribuzione dei nostri piccoli frutti per garantire una disponibilità costante per i nostri partner. Stiamo lavorando attivamente per aumentare la nostra fornitura e soddisfare una domanda più elevata".

"Per i rivenditori, questa situazione richiede un adattamento. Molti supermercati che solitamente vendono confezioni di tutte le dimensioni, da 150 a 500 grammi, stanno ora tornando a confezioni più piccole. Una confezione da 500 grammi è un'opzione molto interessante per le famiglie, ma se costa da 10 a 12 euro, lo è meno. In tutto il settore, e in particolare nella vendita al dettaglio, si avverte una crescente necessità di ristrutturazione. Dopotutto, l'anno scorso è stato piuttosto turbolento per il settore dei piccoli frutti, soprattutto in questo periodo che precede l'arrivo dei piccoli frutti marocchini. A mio parere, questa ristrutturazione si concentrerà su partnership, efficienze della catena di fornitura e introduzioni di marchi".

"Alla Agrovision, fin dalla nostra fondazione, abbiamo promosso il nostro marchio Fruitist in Nord America. Siamo convinti che questo ci consenta di operare da una posizione di maggiore forza e di associare il marchio a un elevato grado di efficienza lungo la catena di fornitura", afferma Stefan. "Uno svantaggio in Europa rimane il piccolo imballaggio, che comporta costi aggiuntivi lungo tutta la filiera. Tutti i nostri piccoli frutti venduti in Nord America sono confezionati in Perù e Messico. Grazie al nostro marchio, possiamo ottimizzare la catena di fornitura mantenendo la flessibilità, un aspetto che avrà un'importanza fondamentale anche nel mercato europeo".

Oltre a numerosi progetti sui mirtilli in tutto il mondo, Agrovision ha ampliato la sua attività con i lamponi in Marocco e Messico. Inoltre, sono in corso dei test in diversi altri Paesi per valutare lo sviluppo di varietà a marchio Pinkstar. "Quest'anno abbiamo anche lanciato un ampio progetto di coltivazione di mirtilli in Egitto. Ci aspettiamo di vedere i nostri primi piccoli frutti a gennaio e le prospettive sembrano promettenti", conclude Stefan.

Agrovision è un espositore a Fruit Attraction di Madrid: Padiglione 9 - stand 14

Per maggiori informazioni:
Stefan Spanjaard
Agrovision Europe
+31 (0)6 558 133 36
[email protected]
www.agrovisioncorp.com

Data di pubblicazione: