"Per la campagna 2024 la produzione francese di pomodori destinata al mercato del fresco veniva stimata a 477mila tonnellate il 1° di settembre, con un aumento di 24.500 tonnellate rispetto al 2023 (+5%). Nell'agosto 2024 i prezzi sono stati più alti del 23% rispetto al 2023 e del 20% rispetto alla media 2019-2023 per lo stesso periodo. Questo aumento dei prezzi arriva dopo un periodo di commercializzazione complicato durante la primavera e l'inizio dell'estate". A rivelarlo è il recente rapporto economico di Agreste.
Livelli di produzione contrastanti tra le diverse aree di produzione
Secondo Agreste, si prevede che nel 2024 la superficie nazionale seminata a pomodoro per il mercato del fresco si manterrà stabile al livello dell'anno scorso, con 2.614 ettari, ma comunque inferiore del 3% rispetto alla media 2019-2023. La produzione nazionale di pomodoro per il mercato del fresco è stimata a 477mila tonnellate nel 2024, in aumento del 5% rispetto allo scorso anno, grazie all'incremento della produzione di quasi 40.000 tonnellate rilevato nel bacino del Centro-Ovest, dopo un raccolto particolarmente basso nel 2023. Tuttavia, la produzione nazionale dovrebbe avere perso un 6% rispetto alla media quinquennale, a causa della debolezza della produzione nell'area sudorientale e occidentale della Francia (rispettivamente -16% e -18% rispetto alla media quinquennale).
La campagna 2024 è caratterizzata da un ritardo nella produzione a giugno, dovuto principalmente a un basso livello di produzione nella regione del Centro-Ovest, dove la mancanza di luce ha causato una maturazione troppo lenta dei frutti.
Commercializzazione: una situazione più favorevole a partire da luglio
A maggio 2024 l'offerta si è ampliata in un contesto commerciale perturbato da un clima non favorevole al consumo. I prezzi sono scesi a un livello inferiore dell'8% rispetto al valore di maggio 2023, ma comunque superiore del 7% alla media quinquennale. A giugno il clima non è migliorato nel nord della Francia e la domanda non è stata sempre sufficiente a soddisfare l'offerta. I prezzi sono stati inferiori del 28% rispetto a giugno 2023. Questa flessione è particolarmente marcata per i pomodori di piccole dimensioni.
A partire dalla metà di luglio le vendite sono diventate più fluide e il mercato si è ripreso. Ad agosto il clima è stato più favorevole al consumo, consentendo di vendere volumi a prezzi superiori del 23% rispetto al 2023 e del 20% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
Tra gennaio e luglio 2024 le esportazioni (197mila tonnellate) sono diminuite del 6% e le importazioni (366.400 tonnellate) sono aumentate dell'8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Nel complesso, il deficit del commercio estero di pomodori in termini di volume è aumentato del 32% in un anno.
Fonte: agreste.agriculture.gouv.fr