Su iniziativa di sei aziende storiche del settore, il 5 ottobre 2018 è stata fondata la prima rete di imprese italiana ortofrutticola. Per la prima volta, aziende di Regioni molto lontane tra loro, quali Puglia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, si sono unite mettendo in comune forze, esperienza e persone: 600 collaboratori, 13 magazzini e un fatturato globale di 120 milioni di euro.
"Si persegue una nuova missione – si legge in una nota aziendale – cioè valorizzare le filiere italiane con un modello del tutto nuovo per il settore. Tra gli obiettivi raggiunti in questi primi sei anni, degne di nota sono l'aggregazione e la valorizzazione delle filiere italiane per garantire sostenibilità economica, ambientale, sociale".
Inoltre, "si sono rimessi sul mercato prodotti italiani fra i migliori, tra cui alcuni a marchio IGP, come il Clementine di Taranto, la Pera Mantovana e la Pesca di Verona. Complessivamente, sono 7 i prodotti IGP che attraversano i nostri magazzini, oltre a quelli già succitati: Uva di Puglia IGP, Mela Rossa Cuneo IGP, Radicchio di Verona IGP e Cipolla Bianca di Margherita IGP".
"Grazie al modello di rete, si è potuta generare un'attività fieristica in tutte le principali manifestazioni del settore, per un totale di oltre 30 manifestazioni fieristiche e 10 convegni specialistici di prodotto. Non è da meno il fatto che sei aziende molto diverse tra loro in questi sei anni abbiano imparato a collaborare per uno scopo comune".
Foto di gruppo all'ultimo Macfrut
"Il principio cardine di tutta l'organizzazione è il coinvolgimento della parte produttiva, che diventa parte attiva fondamentale del progetto. Secondo noi, il coinvolgimento della base produttiva è la chiave per garantire la qualità promessa al mercato. Ogni anno vengono realizzati incontri e aree dedicate nelle fiere, dove la produzione può dialogare direttamente con il cliente finale", spiega Leonardo Odorizzi, uno dei soci fondatori della rete LGBI.
"Progetti per il futuro? Sviluppare nuove filiere, di cui alcune sono già in cantiere, al fine di costituire un catalogo che possa essere interessante per la Grande Distribuzione Organizzata, mercato di sbocco per la nostra mission", conclude.
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