Con oltre 150 milioni di euro di fatturato nel 2023, l'OP ABioMed si attesta come una delle realtà produttive del comparto ortofrutta più importanti della Sicilia e dell'Italia meridionale, con conti in salute che sono il frutto di un'ottima capacità manageriale dei vertici dell'organizzazione.
"I nostri conti continuano a essere in ordine e, fortunatamente, ancora in linea con i nostri obiettivi di crescita - dichiarano Giuseppe Alessi e Luciano Caruso, rispettivamente presidente e direttore dell'OP - nonostante le numerose difficoltà quotidiane dovute alle oscillazioni dei mercati e al costante incremento dei costi di produzione".
Giuseppe Alessi e Luciano Caruso
"In questo 2024 siamo stati comunque in grado di consolidare la nostra posizione sul mercato italiano ed europeo – proseguono i due manager - nel quale già operiamo da diversi anni. La volontà è quella di proseguire il trend espansivo in Europa. Tuttavia conosciamo bene anche i limiti dovuti allo scarso potere d'acquisto del consumatore europeo, causati da un quadro socioeconomico sempre più instabile".
Le sfide per il futuro prossimo
"Proveremo ad attrarre nuovi partner per dare continuità ai nostri progetti di ricerca scientifica - spiegano Alessi e Caruso - con l'obiettivo di una produzione ancora più sostenibile, capace di tutelare l'interesse dei produttori e il benessere del consumatore finale. Inoltre, quanto ai traguardi fondamentali di questi ultimi mesi, non possiamo non menzionare il rinnovo dell'accordo tra la nostra OP e gli Istituti di Credito Bancari che ci hanno permesso e ci permetteranno di facilitare l'accesso al credito e di rafforzare le potenzialità di sviluppo dei nostri soci produttori".
"Riteniamo che i rapporti con le banche, con soluzioni specifiche per coprire le esigenze di tutta la filiera - ribadiscono i due - siano fondamentali per implementare sempre nuovi processi di adeguamento tecnologico e digitale. Le aziende agricole hanno necessità di accedere alle operazioni di trasformazione in un'ottica sostenibile, con il supporto degli investimenti".
"L'attuale situazione commerciale, alla produzione, si contraddistingue per una generale mancanza di offerta - concludono gli esperti - Le produzioni sono in una fase di accrescimento e a breve arriveranno a raccolta. Assisteremo, di conseguenza, a una normalizzazione dei prezzi che, al momento, sono piuttosto alti. L'auspicio è che le condizioni climatiche, da qui in avanti, siano sovrapponibili al periodo stagionale, affinché i mercati restino in equilibrio".
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