Alberi di agrumi pronti per la raccolta tagliati e sfregiati: atti tanto intimidatori quanto ignobili e vigliacchi, che offendono il lavoro e i sacrifici degli agrumicoltori. Questo scempio è accaduto a Corigliano-Rossano, in località Timparella, dove sono state prese di mira alcune aziende.
"Un ennesimo episodio in questa zona – denuncia Coldiretti Cosenza – che evidentemente vuole soffocare l'imprenditoria onesta e rendere insicure le campagne. Possiamo ben dire che da diverso tempo il mondo agricolo è 'sotto attacco' della criminalità, che vuole insinuarsi nel settore e opera in vari modi, mandando questi segnali inquietanti. Simili episodi rendono difficile la quotidianità degli imprenditori agricoli che, insieme all'aumento dei costi di gestione e ai cambiamenti climatici, sono anche oggetto di questi gravi fenomeni".
L'autore (o gli autori) del misfatto sono ancora sconosciuti. "Sappiamo bene – aggiunge Coldiretti – che la capacità investigativa delle forze dell'ordine assicurerà alla giustizia i criminali, per evitare che si possa innalzare il livello di recrudescenza".
Quest'ultimo episodio segue quanto già accaduto a fine settembre, sempre nello stesso areale. Nell'azienda di Enrico Parisi, delegato nazionale di Giovani Impresa Coldiretti e presidente di Coldiretti Cosenza, erano state divelte e rubate piantine di agrumi messe a dimora su oltre un ettaro di terreno. "Noi agricoltori stiamo già affrontando un momento difficile, ma in questo modo si vuole colpire la speranza di chi lavora in onestà e trasparenza. Perdiamo soldi e un anno di crescita delle nuove piante di arance", aveva dichiarato Parisi.
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