Il Sudafrica, che è il più grande esportatore di agrumi al mondo dopo la Spagna, sta avviando un programma di sorveglianza a Gqeberha, una città chiave del Capo Orientale, la seconda regione produttrice di agrumi del Paese. Questa decisione fa seguito al rilevamento del ceppo africano del citrus greening nelle zone residenziali di Gqeberha. La fitopatia, trasmessa dagli insetti, provoca la formazione di macchie fogliari e incide gravemente sulla qualità dei frutti, rendendoli invendibili e inadatti alla lavorazione.
Gli sforzi di sorveglianza recentemente annunciati dal dipartimento dell'agricoltura mirano a valutare gli interventi necessari. Questa iniziativa si inserisce nel contesto di una disputa in corso con l'Unione europea sulle infezioni fungine, che ha imposto severi requisiti di controllo dei parassiti sulle importazioni di agrumi sudafricani. Queste misure, che riguardano la macchia nera degli agrumi e la falsa Cydia, minacciano la fattibilità economica delle esportazioni sudafricane di agrumi verso l'Ue, che l'anno scorso sono state valutate in 847 milioni di dollari. In risposta, il Sudafrica ha chiesto l'intervento dell'Organizzazione Mondiale del Commercio per risolvere le controversie commerciali.
Fonte: BNN Bloomberg