Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Le previsioni per l'Europa

Kiwi: in Italia quantitativi in lieve ripresa rispetto allo scorso anno

Il consueto incontro IKO (International Kiwifruit Organization) si è tenuto quest'anno in Grecia, ad Arta, alla fine del mese di settembre. L'IKO è un'organizzazione che raggruppa i principali paesi produttori di kiwi, Italia, Grecia, Francia, Nuova Zelanda, Cile, Spagna, Portogallo e Stati Uniti che ogni anno si scambiano informazioni su tutto ciò che concerne uno dei prodotti più importanti del nostro Paese. Erano presenti come invitati alla conferenza anche alcuni rappresentati da Sudafrica e Cina.

CSO Italy fa parte di questo tavolo in rappresentanza dell'Italia e quest'anno insieme a Elisa Macchi, Tomas Bosi e Chiara Bignami di CSO Italy hanno partecipato in qualità di delegati Gabriele Ferri di Naturitalia, Patrizio Neri di Jingold e Monica Guizzardi di Apo Conerpo; presenti inoltre Giovanni Casiraghi di Op Kiwi Sole, Alessandro Pernigo di Frutta C2, Alberto Garbuglia di Spreafico, Daniela Ballatore e Maurizio Ghelfi di RK Growers, Valentina Tilgher e Matteo Pirotta di Dole, con alcuni loro collaboratori.

L'occasione è stata l'ideale per scambiarsi informazioni sulla campagna entrante del kiwi.

Per Grecia e Italia, è prevista una lieve crescita produttiva pur rimanendo comunque lontane entrambe dal pieno potenziale, mentre gli altri produttori europei sembrano essere accomunati da previsioni al ribasso.

La Grecia, con un volume previsto per il 2024/25 di oltre 330.000 tonnellate di kiwi dovrebbe disporre di un raccolto superiore di 6 punti percentuali rispetto a quello della scorsa stagione. La crescente disponibilità di prodotto greco deriva dalla continua espansione delle superfici a kiwi, saliti a livello generale a circa 14.500 ettari. A livello complessivo si osserva una pezzatura più piccola rispetto alla precedente stagione, a causa del più limitato sviluppo dei calibri per le elevate temperature di questa estate.

L'Italia dovrebbe disporre, per il 2024/25, di quantitativi di kiwi in lieve ripresa rispetto allo scorso anno; sono attese circa 277.500 tonnellate a livello generale, +5% sul 2023/24. L'offerta di prodotto a polpa verde con circa 179.000 tonnellate dovrebbe salire del +6% sul deficitario 2023, attese circa 94.000 tonnellate di prodotto a polpa gialla, su livelli molto simili a quelli del 2023 e poco più di 4.000 tonnellate di kiwi rosso. Continua a influire negativamente la perdita delle superfici produttive (in particolare nel Centro-Nord per moria) e la mancanza delle ore di freddo nell'ultimo inverno (in particolare in questo caso nel Centro-Sud). Attesa una pezzatura media per questa stagione, con una distribuzione dei calibri normale.

La potenzialità produttiva della Francia è stabile, anche se per quest'anno si prevede un'offerta un po' inferiore a quella dell'anno precedente perché condizionata da un andamento climatico non sempre favorevole alla coltivazione, con forti precipitazioni in inverno e impollinazione non ottimale. Anche in questo caso il calibro appare mediamente più contenuto rispetto allo scorso anno.

Tendono a stabilizzarsi le superfici anche in Portogallo, dopo anni di ascesa e anche in questo caso la produzione di quest'anno dovrebbe segnare una diminuzione, piuttosto consistente a causa del caldo eccessivo in estate e per danni provocati da diffusi incendi.

Crescono lievemente invece le superfici in Spagna, ma nel 2024 è previsto un calo dell'offerta a causa anche in questo caso del caldo estivo e della siccità nel sud del paese.

A livello europeo i volumi raccolti quest'ano dovrebbero fermarsi a circa 717.000 tonnellate, +2% rispetto al raccolto 2023, un quantitativo simile al 2020/21, ancora una volta sotto il potenziale produttivo.

Fonte: CSO Italy per FreshPlaza.IT

Data di pubblicazione: